Catanzaro, Vivarini: “Contava solo vincere. Arbitri? Mi chiedo se ci sia rispetto per la nostra squadra”
Soddisfatto ma anche polemico. Vincenzo Vivarini è un “camaleonte” nella conferenza stampa del post gara. Quella vinta contro il Taranto, di misura, per 1-0 (CLICCA QUI per gli highlights). L’allenatore del Catanzaro ha analizzato lucidamente la partita e ha giustificato le difficoltà offensive della sua squadra. Poi tanto nervosissimo nei confronti del direttore di gara che lo ha espulso nel secondo tempo per proteste. “Adesso basta, avevo detto soltanto una parola in più e sono stato buttato fuori. Siamo in credito di molto, ma non mi sono mai lamentato”, ha detto senza peli sulla lingua in sala stampa.
Catanzaro, Vivarini: “Siamo abituati troppo bene, ma le partite saranno più difficili adesso”
Vivarini ha commentato la vittoria dei suoi ragazzi contro il Taranto esterando grande soddisfazione: “Ringrazio i giocatori per la superlativa partita che hanno fatto. Abbiamo cercato di trovare gli spunti e di creare, ma quando trovi tanti giocatori avversari a difendere è difficile trovare la via del gol”. Poi sottolinea l’importanza del risultato: “La verità è che ci siamo abituati troppo bene, ma le partite di questo girone di ritorno saranno diverse. Oggi contava solo vincere e lo abbiamo fatto. Non è stata una questione di nervosismo la poca proiezione offensiva, ma di fluidità di manovra. Capita quando non giochi da tanto tempo insieme purtroppo, ma contavano soltanto i tre punti”.
Una partita non bellissima. L’allenatore spiega i motivi: “Per vedere una grande partita di calcio servono due squadre che giochino benissimo. Se una lo fa e l’altra si chiude in 11 dietro la linea della palla non è possibile. Noi abbiamo fatto una buona gara – ha continuato -. Abbiamo dominato, anche se non ho visto ancora i dati credo che abbiamo fatto un 70 o 80% di possesso palla”.
“Siamo in debito con gli arbitri”
Vivarini non le ha mandate a dire nella conferenza post Taranto. L’allenatore del Catanzaro ha lasciato uno spazio anche per le polemiche dopo l’espulsione che lo ha visto protagonista nel corso del secondo tempo. “Ho detto solo una parola. Quante volte altri hanno protestato e non gli hanno fatto niente”. Il nervosismo nasce, secondo lui, da una ammonizione esagerata a Vandeputte nel primo tempo: “Non c’era assolutamente. Quella del secondo tempo su Martinelli ci può stare però nel primo tempo non c’era. Mi sto sempre zitto però effettivamente siamo un po’ in credito con gli arbitri. Ci mancano almeno 2 o 3 rigori da inizio anno”. Poi ha concluso: “Mi chiedo, ‘Ma c’è un po’ di rispetto per questa squadra o no?’, adesso dico basta, analizzero tutti i fermi immagine. Tanta gente ha fatto lo show per tutta la partita e non gli è stato detto nulla“.