Si scrive Lecco-Renate, si legge Celjak-Galuppini. Quella di stasera non sarà solamente la partita che chiuderà la 10^ giornata di Serie C, ma anche la sfida tra due vecchi amici. Due giocatori che hanno condiviso mesi, esperienze, allenamenti. Ma, soprattutto, hanno condiviso un sogno: quello di diventare calciatori. Erano nella Sampdoria. Nella Primavera. Una categoria in cui quel sogno inizi quasi a toccarlo con mano. Inizia ad assumere una forma, a colorarsi di vita e concretezza. E ora, a quegli anni vogliamo tornare. Per farlo dobbiamo spostarci in Liguria. Destinazione? Bogliasco e Genova, sponda blucerchiata, come avrete già capito. Siamo arrivati. Ora non resta che camminare un po’, facendoci guidare e trasportare da quell’atmosfera che solo la terra ligure sa donare.
A Bogliasco arriviamo a piedi. Ci arriviamo percorrendo il sentiero che parte da Nervi. Sotto i piedi il rumore degli aghi di pino. Due bambini si passano le pigne che trovano per terra, come fosse un pallone. Nell’aria il profumo del mare. Lì, in lontananza si intravedono altre due persone, questa volta ragazzi. Hanno il borsone della Sampdoria. Un borsone pieno di sogni. Galuppini e Celjak a Genova passano assieme metà stagione nella formazione Primavera. Francesco alla Samp ci era già arrivato l’anno prima. Vedran, invece, vi approda nel gennaio del 2011. Condividono tanto, quasi tutto. Sono insieme nel convitto che ospita le giovani promesse blucerchiate. E sono insieme, naturalmente, nel campo da gioco. Se ci fermiamo a guardarla non è niente male quella squadra Primavera. I due ragazzi, infatti, condividevano lo spogliatoio con gente come Zaza, Obiang, Krsticic. O ancora con altre conoscenze della nostra Serie C: Masi, ora alla Pro Vercelli, e Martella, ora alla Ternana. E poi lui, quel ragazzo arrivato da Barcellona: Mauro Icardi. Giovani talenti cresciuti tra il campo e le crêuze de mä.
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A fine anno le strade si dividono. I due ragazzi lasciano Genova per iniziare la loro carriera nel calcio dei grandi. Carriere vissute interamente in Italia. I palcoscenici negli anni i campi delle diverse categorie nazionali. Vediamo, dunque, qual è stato il percorso dei due giocatori.
Il giocatore del Lecco è cresciuto nelle giovanili dell’NK Zagabria, con cui esordì anche nella massima serie croata. Come visto, nel 2011 la Sampdoria lo porta in quella che diverrà la sua seconda casa: l’Italia. Un arrivo, quello in Italia, che coincideva con un’emozione ben precisa: felicità. Felicità come il titolo della canzone di Albano e Romina Power, di cui il ragazzo era un fan sfegatato, come raccontò sul sito ufficiale la stessa Sampdoria. Gli anni successivi si dividono tra la Serie B, con Grosseto e Padova, e, soprattutto, la Serie C, di cui è ormai uno dei giocatori più esperti, grazie alle stagioni al Pergocrema, Benevento, Alessandria, Sambenedettese, Avellino e, infine, dal 2020, Lecco.
La storia di Francesco Galuppini la conosciamo già. Ce l’ha raccontata lui nell’intervista esclusiva a La Casa di C. Dopo la Sampdoria e una breve parentesi al Chievo Verona, torna a Lumezzane, squadra in cui aveva fatto le giovanili. L’impatto con la Serie C, soprattutto nelle successive esperienze a Vicenza e Feralpi, non è dei più semplici e l’attaccante scende in Serie D. Due grandi stagioni convincono Faggiano, che lo porta a Parma. Galuppini torna poi in Serie C di cui, anno dopo anno, diviene uno dei giocatori di riferimento e di maggio valore, a suon di gol e di prestazioni. In particolare, è a Renate che, come lui stesso ci ha raccontato, vive la sua piena maturità. E i numeri lo dimostrano. Basta tornare con la memoria a pochi giorni fa. A lunedì sera, per la precisione. Renate-Pro Vercelli 2-2. Doppietta Galuppini.
E stasera, come sarà capitato in qualche partitella negli allenamenti ai tempi della Sampdoria, saranno l’uno contro l’altro. Si rincontreranno e lo faranno da protagonisti in due delle squadre più in forma del girone A di Serie C: Lecco e Renate. 16 km la distanza in linea d’aria tra i due paesi. Un solo punto quello che divide le due squadre. Uno scontro ad alta quota, quello che andrà in scena alle 21. L’avvio di campionato molto positivo ha proiettato Lecco e Renate nei piani alti della classifica. Arrivano entrambe da un pareggio, rispettivamente contro Mantova e Pro Vercelli. Ora è tempo di tornare in campo, per ritrovare la vittoria. Quindi, appuntamento a stasera, per continuare a sognare.
E chissà che durante la partita i due ex compagni, ora avversari, non tornino con la mente a quei mesi condivisi alla Sampdoria. Un ricordo. Un sorriso. Come quando, dopo tanti anni, si ritrova un vecchio amico. La Sampdoria li ha fatti conoscere. La Serie C li ha fatti rincontrare. Al tempo erano giovani che inseguivano uno stesso sogno. Ora sono uomini, ma di sogni da realizzare ce ne sono ancora tanti. Questa volta, però, con due maglie diverse: quella del Lecco e quella del Renate. Buon Lecco-Renate. Buon Celjak-Galuppini.
A cura di Nicolò Franceschin
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