Kargbo: un giocatore che vale una “mas(S)a” per il Cesena
Il calcio è così. Questione di attesa, pazienza, tenacia e un briciolo di fortuna che non guasta. Sogni che si intrecciano con la realtà di un mondo nel quale avere tutto subito è impossibile. È questione di saper cogliere le occasioni giuste. Capire quando il destino estrae la tua carta e giocarla con attenzione e precisione. Augustus Kargbo, attaccante del Cesena sembra aver ben chiari questi concetti. Lui, che per calcare i campi del calcio professionistico affronta sfide e viaggi che si addicono più a un romanzo d’avventura. Dall’Africa all’Emilia Romagna il viaggio è lungo, ma quando la forza d’animo spinge tutto può sembrare più alla portata. Cesena e Kargbo: un connubio che val “na Mas(s)a“. Ci torneremo.
Kargbo: la “riserva” che diventa protagonista
In Romagna esistono pochi elementi della vita quotidiana che sono del tutto imprescindibili. Cibo, calcio e lingua. Il dialetto. C’è una parola che raccoglie una serie di significati che si addice a pieno a quanto accaduto all’Orogel Stadium nel match tra Cesena e Carrarese. “Masa“. Per indicare quanto qualcosa arriva in quantità: il troppo. Ecco Agustus Kargbo è la “masa” del Cesena che vince contro i toscani. Sì, perché la vittoria serve. Molto. Così come al calciatore africano sono utili minuti nelle gambe. Scalare le gerarchie è il suo traguardo sin da inizio stagione. Un nome da vertice che non mente. Quando tutti lo catalogano come la riserva di Shpendi. Lui, che entra e segna. Quindi, va bene se parte dalla panchina.
No, Agustus non ci sta. Lui nel Cesena vuole essere protagonista. E non esita a darne dimostrazione. Più di un banale desiderio. Sì, “una masa“. Un vero obiettivo senza pari. L’attaccante classe 1999 aspetta il suo momento. E con la scaltrezza e la precisione del pokerista decide di giocarsi la sua carta al meglio. Sfruttare le occasioni. Questo è essere Augustus Kargbo. Accelerazioni fulminee, strappi implacabili e strapotenza fisica. Palloni vaganti? Suoi. I difensori della Carrarese faranno fatica a dimenticarsi della freccia romagnola.
L’idolo Manè e la doppietta: Kargbo si è preso il Cesena
C’è una carriera alle spalle a dimostrarlo. Fatta di viaggi. Dalla lontana Sierra Leone dove a piedi nudi sulle strade sterrate immagina storie e futuro con la spensieratezza di un bambino. Sorrisi e occhi lucidi. Come quelli dopo il secondo gol alla Carrarese. Un gol che vale…una “masa“. E che peserà a “Massa”. Già, perché la doppietta rifilata ai toscani sancisce la decima vittoria del Cesena in campionato e mette l’accento su una stagione ancora tutta da scrivere. La Serie B da conquistare passa da questo match. E dai gol di Kargbo. Non più una “riserva”, ma candidato titolare.
Ancora in Emilia Romagna. Lui, che quella cadetteria la conquista con la diretta concorrente della stagione scorsa. Trionfare con la Reggiana e permettersi di giocare in seconda serie. Talento? Una “masa“. L’ambizione che cresce e quel Sadio Manè che frulla per la testa. E che lo spinge sul prato del Manuzzi. Quando Kargbo preme l’acceleratore Carrara non sembra poi così lontana dalla Romagna. L’africano corre, semina panico e affonda. La potenza del suo tiro e del suo strappo sono cosa rara. La sua tenacia e la sua abilità nel cogliere l’occasione sono maestria. Kargbo un giocatore che val una “mas(S)a” sul prato dell’Orogel Stadium. Il boato del pubblico romagnolo lo certifica. Quella palla azzurra calciata dal compagno Bumbu in Curva Mare al termine della partita dai compagni è l’essenza del bello. Armonia di sentimenti per la ricompensa più dolce. La doppietta di Augustus e la vittoria del Cesena sono la cornice del quadro emozionante del centrocampista. Complimenti Jonathan è un maschietto. Gioie condivise. Perché la “famiglia”- come afferma Bumbu – è stare bene insieme. E Augustus contribuisce a rendere una serata che, in ogni caso, sarebbe stata indimenticabile. Nel segno dell’amicizia. Tutto racchiuso in un pallone.