“La briscola e il tresette, si gioca all’ osteria. E col bicchiere in mano si canta in allegria”. Parole che profumano di tradizione in Romagna. Soprattutto all’Orogel Stadium dove risuonano a festa ogni domenica. Chi deve averle sentite e cantate più e più volte sin qui è il bomber bianconero Simone Corazza. Lui, che ha fatto una promessa ai suoi compagni davanti a tutti e che, come Tony Montana in “Scarface”, vuole onorare. E i brindisi non si fermeranno.
Simone Corazza, arrivato a Cesena nell’estate del 2022 sembra aver preso confidenza con lo spirito romagnolo. In Romagna ogni scusa è buona per far festa mangiando e bevendo in compagnia. E quale potrebbe essere l’occasione migliore per fare tutto questo per un calciatore? Nel caso di Simone non abbiamo dubbi. Un gol segnato. Dopo l’importante vittoria contro l’Ancona, in sala stampa, fa una promessa. “Tra due giorni (ieri n.d.r.) è il mio compleanno e pagherò la cena a tutti, soprattutto a Cristian Shpendi, che mi ha messo una gran palla”. E’ proprio il caso di dirlo: “Romagna e Sangiovese”.
Simone nasce il 22 marzo del 1991 e con lui quella passione per il pallone che rotola. Nella sua famiglia lo sport si segue, ma in altre sfumature. Tuttavia, Simone ci mette poco a capire che forse, nonostante gli inviti a lasciar perdere, conviene andare avanti. A 16 anni decide di allontanarsi da casa per dare forma al suo sogno. Lui, che nasce a Latisana e inizia a muovere i primi passi da calciatore sui campi di Portogruaro dove nella stagione 2008/2009 fa il suo esordio in Lega Pro. Giusto il tempo di segnare 10 gol in una stagione di Serie D e 6 in Serie C2 con la Valenzana e si ritorna alla base. Con i veneti segnerà altri 18 gol guadagnandosi l’interesse della Sampdoria che lo tessera, ma non lo unirà mai alla prima squadra.
Si torna, quindi, nella terza serie. La grande occasione? Novara. La prima annata in Piemonte è un tripudio di soddisfazioni. 12 gol in 36 presenze e la vittoria di un campionato che ha un solo sapore. Quello della Serie B. I numeri, anche in cadetteria, non sono poi così scontati. In quegli anni negli azzurri giocano attaccanti come Gonzalez, Galabinov, Lanzafame ed Evacuo. Giocatori che, come Simone, il gol lo hanno nel sangue. L’ex Sudtirol segue una filosofia molto semplice. “Riders on the storm”. “Un cavaliere lanciato nella tempesta” che può contare solo sulle sue predisposizioni innate e sulle proprie doti.
Dopo una stagione trionfale Simone sbatte contro uno scoglio che all’inizio sembra insormontabile. Ma come insegna quel Jim Morrison che ha tatuato sul braccio il ragazzo continua a ripetersi nella testa sempre la stessa frase. “Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza per riprovarci.” E’ così a Novara e poi di nuovo a Piacenza. “Riders on the storm”.
E’ ora di ripartire. Da zero. E magari anche da lontano. Simone, quindi, attraversa la Penisola e si trasferisce alla Reggina. Ancora in Serie C. Richiesto, voluto e cercato da Domenico Toscano. Con un unico obiettivo come a Novara. Conquistare la promozione nel campionato cadetto. La stagione in amaranto si può riassumere in un’immagine racchiusa nel film “Joker”. Sì, perché è proprio sotto la curva dello stadio “Granillo” che nasce quel soprannome che ancora oggi lo segue. Indici alle tempie, sorriso stampato in volto e si festeggia l’ennesima prodezza del “Joker”. Proprio come Joaquin Phoenix alias Arthur Fleck.
Quell’espressione accompagnerà i tifosi calabresi fino al traguardo. La vittoria della Serie C. Il ritorno sui campi della seconda serie per Simone deve però aspettare. L’anno seguente è di nuovo Lega Pro. Ad Alessandria. Ormai sulla sua carta d’identità alla voce “segni particolari” compare: “specialista in promozioni”. Vittoria in finale play-off contro il Padova, cuore che batte forte e gioia incontenibile. Perché questa volta la Serie B la gioca e la vive in prima persona mettendo a referto 12 segnature. I grigi retrocedono e Simone decide di cambiare aria.
Domenico Toscano lo vuole ancora con sé. Sempre con quell’unico scopo che ormai è parte del DNA di Simone. Si ferma, dunque, in Romagna. Al Cesena. Bastano poche giornate e l’Orogel Stadium è suo. La Curva Mare lo invoca a gran voce anche quando non è in campo. “Dai Corazza facci un gol”. Ad oggi Simone è a quota 17 reti, ma come insegna Al Pacino nel film tanto amato dal giocatore: “Accontentati tu, io prendo tutto, tutto quello che posso”. Nel mirino del “Joker” non c’è solo la promozione. Vuole anche il titolo della classifica marcatori del girone B.
È il momento di scrivere la storia con la maglia dei bianconeri. Simone ha eguagliato il record di Massimo Agostini, trovandosi a un passo dall’essere il miglior marcatore dei romagnoli in una stagione. Il diciottesimo gol è arrivato a due giornate dal termine della regular season in occasione della gara contro il San Donato Tavarnelle. Corazza, all’ottavo minuto del primo tempo, porta i suoi in doppio vantaggio contribuendo al risultato finale di 1-6. Ciò che è certo, è che il numero 18 bianconero non vuole fermarsi. Simone, l’attaccante di (Co)razza che fa infiammare il “Dino Manuzzi”.
A cura di Alvise Gualtieri
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