Cesena, la forza del gruppo: storia di un dominio
Raccontare della promozione del Cesena in B significa rappresentare al meglio il lavoro di una società con un progetto chiaro. Lo dimostrano le scelte sul mercato, l’idea di ri-affidarsi ad una guida esperta e la capacità di confermare un gruppo con una voglia di riscatto fuori dal comune. Non era facile cancellare la delusione dello scorso anno nella semifinale playoff col Lecco ma nel cuore della Romagna non si sono certamente abbattuti. Anzi son ripartiti con un’unica convinzione: riportare la squadra in B a distanza di 10 anni dall’ultima volta. Detto fatto e quel 9 giugno 2023 è ormai solo un lontano ricordo. Con grande serietà e con un progetto incentrato sull'”home-made“, i bianconeri hanno riscritto la propria storia ed ora possono proiettarsi già alla prossima stagione, in cui non vorranno certamente essere solo delle comparse.
Ripartire dalle proprie certezze
Nessuna rivoluzione. La già citata sconfitta con il Lecco non ha scalfito minimamente le certezze presenti nella passata stagione in casa bianconera. La squadra è stata puntellata nei reparti in cui più aveva bisogno senza nessuno stravolgimento. I cambi più importanti, probabilmente, sono arrivati nella direzione tecnica. Il Cesena si è affidato a Fabio Artico e ad uno degli eroi degli anni 80/90: Massimo Agostini. Su di loro il patron John Aiello a fine novembre dello scorso anno aveva detto: “Grazie a loro sono state sistemate le cose giuste“. Poche parole che però dicono tanto della filosofia vigente in casa bianconera. Un pensiero quello di Aiello che non è mai cambiato di una virgola. Così come il suo amore per il Cesena, rimasto intatto ed ora pronto a vivere una nuova fase.
I protagonisti di una stagione incredibile
Tanti, troppi i protagonisti di una stagione memorabile. Un gruppo straordinario. Gruppo, un termine di cui spesso si abusa nel mondo del calcio. A Cesena, invece, è stato l’elemento fondamentale per dar vita ad un campionato senza precedenti. Impossibile non menzionare la guida di questa squadra: Domenico Toscano che, dopo aver vissuto in prima persona la delusione dello scorso anno, non ha sbagliato nulla in questa stagione. Aveva già ottenuto due promozioni dalla C alla B da calciatore con Reggina e Cosenza; da allenatore è la quarta. Ma guai a dargli meriti. “L’unico che deve qualcosa ai ragazzi sono io” ha detto ai nostri microfoni qualche settimana fa. Umiltà. Questa un’altra parola chiave. Riscontrabile in tutti i giocatori. Coloro che sono partiti dal vivaio come Berti, Pieraccini o Francesconi. Shpendi: non serve aggiungere altro. Gli uomini copertina di questa squadra incredibile. Ma anche in chi nel cuore della Romagna ci è approdato in questa stagione per trovare il proprio riscatto personale. Un nome su tutti: Matteo Pisseri. Ad inizio anno non mancavano i dubbi sul portiere ex Catania e Juve Stabia. A suon di prestazioni e di clean sheets, il nativo di Parma, però, si è preso la scena ed ha colmato una delle poche mancanze della scorsa stagione. Numeri straordinari, i migliori dell’intera Serie C. 72 gol fatti ed appena 17 subiti. Numeri da capogiro. Infine i tifosi. Ciò da cui tutto parte. La Curva Mare non ha mai fatto mancare il suo sostegno. E ora, dopo 6 anni d’attesa, potrà intonare il “Romagna Mia” anche nella seconda serie del calcio italiano.