Cesena, quest’anno “c’è una grande novità”

Ultimi giorni dell’anno: tempo di bilanci. Cosa tenere o cosa buttare. La necessità di confrontarsi con il percorso guardando al futuro. Ripartire dagli obiettivi raggiunti e dai risultati ottenuti. Anche nel calcio ricominciare da ciò che di buono si semina è sempre fonte di stimolo. Succederà a Cesena dove a cancellare per sempre dalla memoria del popolo bianconero la beffarda eliminazione ai playoff della scorsa stagione ci pensano una squadra e un allenatore capaci, nel solo girone di andata, di inanellare una serie di record e traguardi memorabili. Dai 46 punti in classifica che valgono il titolo di “Campione d’inverno”, alla striscia di risultati utili consecutivi, fino all’esagerato numero di gol messi a segno. Manca poco alla fine dell’anno, ma in questo Cesena, “di vecchio” da eliminare sembra non esserci nulla. Anzi, forse è proprio ciò che è stato fatto che dona, giorno dopo giorno, nuova linfa per affrontare “l’anno che verrà”.

Cesena “Campione di inverno” come mai prima d’ora

“Vedi caro amico, come vedi ti scrivo perché c’è una grossa novità”. Così, prendendo in prestito la frase musicale più iconica di questo periodo dell’anno ci apprestiamo a raccontare quello che sta accadendo. Non guarderemo tanto “all’anno che verrà”, come esorta Lucio Dalla. Perché dalle parti di Cesena – al momento – è il presente a scaldare gli animi e accendere sorrisi di soddisfazione e godimento. Già, dalle parti dell’Orogel Stadium l’entusiasmo è alle stelle. Ed è questo che stimola a guardare al futuro con grande positività. Perché chiudere un girone di andata con il record storico di 46 punti in vetta alla classifica – in solitaria – far registrare la bellezza di 18 gare utili e guadagnarsi il titolo di “Campione d’inverno”, non è poi così frequente. Questa prima parte di stagione 2023-2024 è la prima in assoluto nella quale il club romagnolo si trova – al famigerato giro di boa – in cima alla classifica di un campionato professionistico in solitaria. “Così per distrarsi un po’ “.

Il caso che più si avvicina risale alla memorabile annata 1972-1973 in cui la squadra di Luigi Radice si piazza al primo posto in coabitazione col Genoa che manterrà quella posizione anche nel girone di ritorno e salirà diretta in Serie A. Epilogo che coinvolgerà anche il Cesena, ma dal secondo gradino della graduatoria. Altre occasioni di vedere i bianconeri sulla sommità della classifica al termine del girone di andata avvengono in campionati dilettantistici. Il caso più recente è la Serie D 2018-2019 nella quale Giuseppe Angelini mantiene saldi i suoi ragazzi lassù per l’intero campionato. Laureandosi “Campioni d’inverno” prima della sosta di Natale e conquistando la promozione in Lega Pro nel turno di ritorno. Stesso percorso fra 1959 e 1960.

Le vittorie si costruiscono nell’attesa

Non è dato sapere se “L’abbia detto la televisione” – come accade nella fantasia del cantautore bolognese – ma una cosa è certa: “Porterà una trasformazione”. Per un anno che se ne va ce n’è uno che arriva e che vale “Tutti quanti aspettare”. Nella Cesena del pallone accade a più riprese che per un girone di andata chiuso con qualche errore di troppo e qualche punto in meno, il ritorno porti con sé soddisfazioni e vittorie non sempre pronosticabili. Dagli anni Cinquanta in Promozione, passando per la Serie C dei Sessanta con Cesare Meucci in panchina che manda i tifosi a festeggiare il Natale con un punto solo di distacco dalla capolista Sambenedettese. Negli anni Novanta quando il Cesena di Corrado Benedetti lanciato dai gol di Massimo Agostini e da un Emiliano Salvetti proiettato verso il vessillo di capitano si congeda per la sosta con un -2 dal Livorno primo in solitaria. Fino all’indimenticabile stagione 2008-2009 nella quale un Cesena che, al termine della regular season, salirà in Serie B chiude il turno di andata al terzo posto lontano da una Pro Patria primissima. Insomma, per un titolo di “Campione di inverno” che fatica ad arrivare c’è, spesso, una stagione che si chiude con gli onori della vittoria. In fondo, è solo questione di “Inventare per riderci sopra e continuare a sperare”.

Un girone di andata da record per “L’anno (del Cesena) che verrà”

“Vedi come diventa importante che in questo istante ci sia anche io”. Sì, perché un anno “passa in un istante”. E di quella fugacità bisogna saperne approfittare. Per assaporare e godere ciò che lascia di bello. Questa è la sensazione che provano in Riva al Savio i tifosi del Cesena. Quella di chi desidera esserci sempre. Perché una prima parte di stagione con 46 punti totali è qualcosa di non facile da replicare. Perché porta con sé una media di 2,42 a partita. Mai successo. La squadra che vince la Serie D nel 2018-2019 lo fa con lo score più alto in un singolo campionato mai registrato ai piedi della Rocca Malatestiana, ma nel girone di andata sono “solo” 44. Stesso numero di vittorie registrato dalla squadra di Toscano in questa stagione: 14.

Con la differenza che De Rose e compagni subiscono una sola sconfitta contro le tre della squadra di Angelini. Per un complessivo di 18 risultati utili in 19 partite. Record assoluto. Battuta la striscia massima di 17 risalente alla stagione 1956-1957 in Promozione. “E vedi come son contento di essere qui in questo momento”. E ne ha ben d’onde il sostenitore bianconero perché non capita tutti gli anni di poter assistere a un Cesena che segna più dell’invincibile Inter di Lautaro o della Juve volta al gol di Vlahovic e Chiesa fino all’intera Serie B. Questa volta senza inventare nulla. I 44 gol di Shpendi e compagni sono realtà. Ebbene sì, “L’anno che sta arrivando tra un anno passerà”, ma “Cesena si sta preparando”. Ma questa – forse – oggi non è neanche poi una vera “novità”. In ogni caso “Caro Cesena, come vedi ti scrivo”.