Cosa c’è di meglio per un ragazzo di 19 anni che sogna di fare il calciatore di segnare un gol tra i professionisti? Facile. Farne due. Per conferme chiedere a Simone Pieraccini. Già perché il difensore centrale, classe 2004, del Cesena realizza la sua seconda rete personale fra i professionisti contro la Juventus Next Gen. Non un gol banale. Ma quello più importante. Anzi determinante. Sì, perché l’incornata sottoporta del ragazzo biondo col cerchietto in fronte è quello vincente. Che consegna al Cesena la dodicesima vittoria stagionale e il trentottesimo gol in questa Serie C. Numeri da promozione? No. A Cesena non sono altro che…numeri.
Avete presente quella pubblicità che, in un inglese piuttosto “maccheronico”, spiega che “due è meglio di uno”? In quel frangente si tratta di un gelato, che come temperatura poco si allontana da quella che accoglie Cesena e Juventus Next Gen all’Orogel Stadium, ma questa è un’altra storia; nel caso di specie il protagonista è un ragazzo che forse, quella pubblicità non l’ha nemmeno mai vista. Il dubbio viene considerati i suoi neanche vent’anni. Ma nonostante questo c’è qualcosa in Simone Pieraccini, difensore centrale classe 2004 del Cesena, che riporta a quello spot. Il due. Già, perché il giocatore non solo nell’arco della stagione si guadagna la titolarità nella squadra di Toscano ma segna pure. Un gol contro la Lucchese, il più bello. Quello dolce e indimenticabile. Perché il primo. No, non vogliamo banalizzare. Non dolce come un gelato. Ma meglio due che uno senza dubbio. Ecco dunque che Pieraccini decide di raddoppiare. E lo fa in grande stile. Contro una squadra che di nome fa Juventus. Next Gen, l’Under 23, è vero, ma ad appena 19 anni, quando sogni di fare il calciatore, se avviene anche sotto la curva che segna la tua infanzia poco importa. Simone fa gol e regala tre punti al suo Cesena. Fa esplodere la Curva Mare e inizia a saltare come solo la spensieratezza e l’entusiasmo della gioventù permettono. Perché “Two il megli che uan”.
Una soddisfazione non indifferente quella di Simone. Segnare in Serie C il secondo gol personale allo stadio Dino Manuzzi, sotto la Curva Mare. Un sogno? Forse una volta. Oggi è il quadro reale e concreto griffato Pieraccini. Perfetto e unico. Del quale non vorrà mai privarsi. Perché è bello così. In special modo per chi quella maglia e quel cavalluccio lo ha tatuato sul petto fin da quando il calcio è ancora un “banale” passatempo. L’unico, ma nulla di più. Sì, perché il difensore romagnolo è un vero prodotto del settore giovanile del Cesena. Un vivaio quello bianconero che sta regalando molte soddisfazioni al club e all’allenatore Toscano. Una conferma che Pieraccini rappresenta a pieno. Lui, che con la Primavera vince, persino, una Supercoppa Italiana di categoria nel 2021-2022. E pensare che la sua carta di identità alla voce luogo di nascita recita: Ravenna. Quando un pallone è sufficiente a placare qualsiasi rivalità. Questo è essere Pieraccini. Romagnolo nel sangue e nel pallone. Perché “Two il megli che uan”. Simone Pieraccini: uno spot vincente per i giovani del Cesena.
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