Si ferma ai calci di rigore il percorso del ai playoff del Cesena di Domenico Toscano. Non è servita la vittoria dell’andata e la consapevolezza di poter contare su due risultati su tre. Il Lecco ha fatto la sua partita. Ha attaccato, spinto e quando si è presentata l’occasione Buso ha affondato il colpo. Ma è la lotteria dei tiri dal dischetto a condannare i romagnoli. Pesa l’errore di Mustacchio che viene bloccato da Melgrati. Un risultato amaro, difficile da ingoiare. E la tristezza negli occhi di Toscano davanti ai giornalisti è lampante.
ll Cesena abbandona la corsa alla Serie B. ll risultato è di quelli pesanti. Delusione. E’ questa l’unica sensazione che prova l’allenatore bianconero. “Tanta amarezza. C’è da sbollire. Mi dispiace non aver regalato una grande gioia ai nostri tifosi“. Tifosi che anche questa sera non hanno mancato di far sentire il loro apporto. “Ci hanno seguito tutto l’anno anche questa sera. Ho visto i ragazzi piangere perché ci tenevano molto“. Ma la squadra ha dato il massimo. “Non vanno incolpati di nulla perché hanno dato l’anima. Tra infortuni e acciacchi e recuperi all’ultimo è andata così”. Con qualche defezione in meno forse la partita avrebbe preso un’altra direzione. “Se non siamo al 100% della forma paghiamo qualcosa. Abbiamo pagato le occasioni sprecate“.
Uno sguardo a ciò che è stato. “E’ anche lo specchio del campionato. Per quello che abbiamo prodotto abbiamo segnato poco, mentre per quel poco che han fatto gli avversari nell’arco della stagione abbiamo subito molto“. La ferita rimarrà a lungo e rimarginarla non sarà semplice. “Non sarà facile togliersi questa amarezza di dosso. Io ho visto quello che hanno dato questi ragazzi. Quanto hanno lavorato, quanto hanno sofferto insieme. Sono una squadra vera”. Sulle prestazioni dei giocatori. “Forse è mancata la prestazione di qualche giocatore importante però non rimprovero nulla a questi ragazzi perché hanno fatto il massimo“. Ma nessun rimpianto. Toscano è orgoglioso delle sue scelte e dei suoi giocatori. “Non tornerei mai indietro e non rinnego nulla di quello che ho fatto”. Parlare di ciò che sarà adesso è difficile. Forse inutile. “Futuro? Dobbiamo sbollire l’amarezza. Parlare del futurio adesso non è facile”.
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