“Già dal primo giorno in cui sono arrivato mi ero immaginato una scena del genere e oggi si è avverata”. Esordisce così Erasmo Mulè nella consueta conferenza post partita, al termine del poker che il suo Cesena ha rifilato alla Fermana. Il difensore centrale, alla sua tredicesima apparizione da super titolare, ha svolto un lavoro certosino davanti alla porta insieme ai suoi colleghi della retroguardia, consentendo a Nardi di sporcarsi poco i guantoni nell’arco di tutti i 90′. Normale amministrazione per il Cesena, che ha la difesa più solida del girone B di serie C con sole 5 reti incassate in 15 giornate. Quando poi la retroguardia inizia anche a fare gol, la storia si fa ancora più complicata per gli avversari.
Il gol nasce da un schema perfetto che i bianconeri avevano preparato in allenamento. La palla battuta da Ilari trova la deviazione di Caturano e finisce su Mulè, che con freddezza segna il 2-0 dopo solo 4′ dall’inizio della ripresa: “Ho continuato la corsa fin dentro l’area, il capitano ha messo la palla dentro e per fortuna ho preso io il rimpallo“. La gioia incontenibile si sprigiona in una scivolata proprio sotto la Curva Mare. “Speravo di arrivare più lungo, ma l’avevo sognata più o meno così”. Fare gol è importante ma il pensiero principale di uno che di mestiere fa il difensore rimane sempre e solo uno: non prendere gol. E ci sono riusciti stando corti, attenti ad ogni palla e alle marcature, ma soprattutto mettendo tanta grinta e credendo alle ripartenze sulle fasce, vero punto di forza del Cesena: “Si vede chiaramente che i meccanismi tra noi funzionano. Siamo consapevoli dei nostri mezzi, poi sognare non costa nulla“. Se i bianconeri continueranno a lavorare in questo modo possono seriamente sperare di agguantare la prima posizione.
Arrivato in agosto, Erasmo Mulè, classe 1999, ha subito preso in mano le chiavi della difesa. Nonostante la sua giovane età vanta esperienze importanti da nord a sud, dal Palermo con il quale cresce a Sampdoria e Juventus. Dopo appena una stagione da blucerchiato, passata in prestito al Trapani. Poi è una big di Serie A a mettere gli occhi sul gioiellino Mulè: nientemeno che la Juventus. È proprio in U23 che si consacra nella stagione 2019-2020 come uno dei perni imprescindibili segnando anche un gol contro il Como. Il successivo prestito, alla Juve Stabia, dura un anno e rientrato a Torino riparte per la sfida con gli altri bianconeri, quelli romagnoli del Cesena. Viali ripone molta fiducia nel numero 13 e le prestazioni magistrali lo confermano. Rimarrà a fine anno? Chi lo sa, quel che è certo è che il suo talento farà nascere ancora tante belle partite, da vivere assieme a un gruppo strepitoso di atleti sognanti. Il grande salto è possibile.
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