Pugno al portiere dell’Olbia di papà Shpendi, cosa rischia il Cesena?
Ha semplicemente del clamoroso quanto accaduto al termine del match tra Cesena e Olbia, che per la cronaca ha visto il successo dei bianconeri. Al triplice fischio, uno degli spettatori si è fiondato in campo a tutta velocità dagli spalti e si è diretto verso il portiere dell’Olbia Rinaldi scagliando un pungo dritto sul viso al numero uno ospite. A compiere il gesto Alex Shpendi, padre di Cristian, attaccante del Cesena e di Stiven oggi in forza all’Empoli (CLICCA QUI PER LEGGERE LA RICOSTRUZIONE).
Cosa rischia il Cesena?
Fare ipotesi certe è complicato dato che bisogna attendere il referto dell’arbitro e di conseguenza il comunicato del Giudice Sportivo. Al termine della partita, gli ispettori hanno ascoltato tutti i tesserati che sono stati coinvolti nell’alterco finale. Per Shpendi senior potrebbe arrivare la sanzione del Daspo per un anno. Per il club bianconero una multa salata o la squalifica del campo per responsabilità oggettiva. Giudice Sportivo che inoltre potrebbe emettere un primo verdetto o disporre un supplemento di indagine.
I motivi del gesto
Il motivo del gesto sarebbe da ricondurre a un intervento di Rinaldi ai danni di Cristian Shpendi durante il match. I due vengono a contatto durante un’azione di attacco del giovane albanese che prova il tiro in caduta. Il portiere esce in presa bassa e colpisce Shpendi in fronte. Il giocatore bianconero rimane a terra dolorante, Rinaldi si avvicina e lo esorta a rialzarsi con un buffetto sulla testa. Non si accorge che l’avversario sta sanguinando dalla fronte e ha necessità dell’intervento del medico. Che, puntuale, l’arbitro invita a entrare per soccorre il ragazzo. Capita la situazione, il portiere si avvicina a Cristian per scusarsi. Il gemello continuerà la partita con una vistosa fasciatura sulla fronte per poi abbandonare il terreno di gioco qualche minuto dopo in presa ai continui giramenti di testa.
Cesena, il comunicato ufficiale
Questa la nota ufficiale del club bianconero nella giornata dell’8 gennaio: “Il Cesena FC, con riferimento all’episodio verificatosi ieri, in occasione della partita Cesena – Olbia, stigmatizza con fermezza il comportamento del familiare del proprio tesserato, condannando e dissociandosi da qualsiasi forma di violenza e ogni condotta antisportiva che nulla hanno a che vedere con i principi di lealtà e fair play che da sempre contraddistinguono il club. Sono altresì già state poste in essere, in collaborazione con le autorità competenti, anche mediante consultazione del sistema di videosorveglianza dello Stadio, tutte le attività necessarie alla ricostruzione dell’accaduto e all’identificazione del soggetto resosi protagonista dell’episodio accaduto al termine della gara, allo scopo di consentire l’adozione dei provvedimenti previsti dalla Legge. La società continuerà a promuovere con convinzione i valori positivi del calcio e a compiere ogni sforzo per garantire la sicurezza di tutti i propri tifosi ed addetti ai lavori, affinché possano assistere con serenità agli eventi sportivi di cui Cesena FC è protagonista“.