Pugno al portiere dell’Olbia, tre anni di Daspo per il padre di Shpendi
Decisione presa dal questore di Forlì-Cesena, Claudio Mastromattei: Daspo di tre anni per Liman Shpendi (più comunemente noto come Alex), padre del giocatore del Cesena Cristian Shpendi. Provvedimento in seguito a quanto accaduto al triplice fischio di Cesena-Olbia di domenica 7 gennaio allo stadio Manuzzi, quando l’uomo è entrato in campo tentando di colpire con un pugno il portiere della squadra ospite, Filippo Rinaldi.
La nota del Questore di Cesena
Questa la nota ufficiale: “Grazie alla visione delle immagini del sistema di video-sorveglianza dell’impianto sportivo è stato possibile ricostruire le dinamiche dei fatti e stabilire che Liman Shpendi al termine dell’incontro, dopo aver invaso il terreno di gioco, si è avventato contro il portiere dell’Olbia, Filippo Rinaldi, con l’intento di colpirlo con un pugno al volto. Solo grazie all’intervento di un presente Shpendi falliva dal suo proposito, arrivando a colpire soltanto al braccio il giocatore. Alla base del gesto la convinzione che Rinaldi fosse responsabile di aver procurato una contusione al figlio a seguito di un intervento durante l’attività di gioco. Per i fatti accaduti il padre del giocatore è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di scavalcamento e invasione di campo e per percosse, benché le parti offese non abbiano inteso presentare al momento formale querela. Alla base dell’adozione del Daspo da parte dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, vi è la ritenuta gravità del gesto, avvenuto nel corso di un evento sportivo di grande visibilità, e l’esigenza di impedire che condotte simili possano ripetersi in altre manifestazioni sportive” (LA RICOSTRUZIONE)