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Cesena-Reggiana, Diana: “Non abbiamo fatto nulla. Servono ancora tanti punti”

Cesena Reggiana Toscano Diana

Il triplice fischio è arrivato. Anche l’ultima partita della 28^ giornata del campionato di Serie C è terminata. Cesena Reggiana ormai è storia. Una storia a tinte granata. Una storia che potrebbe aver già scritto il futuro del girone B. La Reggiana vince e lo fa sfruttando il talento dei suoi giocatori. Dopo quasi un tempo intero trascorso tra falli e contrasti in mezzo al campo la svolta arriva con un tuffo in area avversaria da parte di Nardi. Il giocatore degli emiliani con il guizzo dell’attaccante si avventa su un pallone messo in mezzo dalla destra e con il classico “volo dell’angelo” toglie la ragnatela dall’incrocio dei pali. Al rientro dagli spogliatoi la situazione non cambia. Dopo altri 40 minuti avari di emozioni è ancora la giocata di un singolo a risvegliare i bollenti spiriti dell’Orogel stadium. Muahamed Djamanca Varela fa impazzire la difesa romagnola. Strappo in stile Rafael Leao, dribbling secco e rete che si gonfia. Anche il Cesena va a segno con Mustacchio, ma è troppo tardi. Vince la Reggiana. Emiliani a +7 sui romagnoli.

Cesena-Reggiana, le parole di Toscano

E’ un Toscano orgoglioso della sua squadra quello che si presenta in conferenza stampa al termine del match con la Reggiana. Sconfitta? “Assolutamente no. Abbiamo fatto una grande prestazione. Non posso e non voglio rimproverare nulla ai miei ragazzi. Ci hanno creduto fino alla fine. E’ stata una prestazione impeccabile. Hanno mantenuto sempre l’atteggiamento giusto. E’ un squadra che sa qual è il suo dovere”. I gol? “E’ stata una partita molto equilibrata. E’ stata condizionata dagli episodi che hanno decisamente cambiato l’equilibrio della gara. Anche il colpo di testa di Prestia per esempio, anche quello avrebbe potuto indirizzare la gara in un altro verso. Abbiamo fatto un buon primo tempo, forse gli abbiamo concesso qualche ripartenza di troppo, ma nel complesso direi che i ragazzi si sono comportanti bene”.

Domenico Toscano Cesena

I cambi? “Dunque, Saber e Mustacchio sono partiti dalla panchina perché hanno entrambi dei problemi fisici da tempo e quindi vanno dosati. Chi ha iniziato la partita al posto loro ha fatto il suo dovere. Ho fatto entrare Saber e Mustacchio perché volevamo dare più intensità alla loro difesa. Non volevamo farli ripartire da dietro perché conosciamo il loro potenziale nelle ripartenze”. Futuro? “L’importante è non guardarsi mai indietro. Mai girarsi. Il passato serve per rispondere presente al futuro e reagire. E’ un campionato equilibrato. Bisogna solo ripartire”.

Cesena-Reggiana, le parole di Diana

E’ la volta dell’allenatore granata. Sorriso stampato sul viso, due battute con i giornalisti per stemperare la tensione accumulata durante la gara e si comincia. “La corsa sotto la curva dei nostri tifosi è stata liberatoria. Una corsa frutto della tensione. Mi sono accorto che stavo esagerando quindi mi sono fermato. Volevo salutare Toscano come si deve”. La vittoria? “Abbiamo vinto contro una squadra forte. Forse la squadra più forte del girone. Io sono sicuro che sarà una battaglia fino all’ultimo tra noi, loro e l’Entella. Siamo stati bravi come squadra; abbiamo ribattuto colpo su colpo i loro attacchi. Siamo una squadra che vuole sempre fare risultato e ce lo siamo andati a prendere”. Gli episodi? “Difficilmente in queste partite trovi molte occasioni. Devi crearle. Siamo stati bravi a sfruttare quelle poche che abbiamo avuto. Siamo stati abili a ribaltare le situazioni. Anche nel secondo tempo abbiamo botta”.

Diana Reggiana
Aimo Diana

Una domanda sul significato di questa vittoria: “E’ una vittoria bella, sentita, ma che non ci dà ancora nulla. Dobbiamo restare seri e concentrati. Vale 3 punti come le altre. Bisogna cavalcare l’entusiasmo, ma per ragionare su quello che dobbiamo ancora fare. Dobbiamo guadagnare ancora tanti punti”. Sulla squadra: “Ho dei giocatori di qualità. Qualcuno deve sistemarsi dal punto di vista atletico e cercheremo di farlo in fretta. Avere 4/5 titolari fuori è tosto, ma gli altri che hanno giocato sono stati bravissimi”. I gol’ “Sono l’esempio di quello che stiamo provando in allenamento. Stiamo lavorando sugli inserimenti e Nardi l’ha dimostrato. Varela attacca la profondità, punta l’uomo. In quel momento avevo bisogno di un giocatore con quelle caratteristiche. La chiosa finale è tutta per il coach: “Di serate e partite belle ne ho vissute, ma questa sicuramente è una quelle, forse una delle partite più belle”.

A cura di Alvise Gualtieri