Home » Cesena-Rimini, il palcoscenico della Coppa Italia per un derby che dà spettacolo

Cesena-Rimini, il palcoscenico della Coppa Italia per un derby che dà spettacolo

Cesena Rimini tifosi

Ci risiamo! L’atmosfera, nonostante temperature vicine allo zero, un tasso di umidità difficile da stimare e una nebbia costante che copre i dolci colli circostanti, l’atmosfera si sta scaldando. È di nuovo ora di derby all’Orogel Stadium. Cambia la competizione, ma Cesena-Rimini resta un match ad alto contenuto emozionale. Il palcoscenico, questa volta, sarà quello della Coppa Italia Serie C, ma la trama dello spettacolo non varierà. Le due formazioni si daranno battaglia come consuetudine impone. Facile aspettarsi qualche avvicendamento nei rispettivi cast, ma nessun timore. La sceneggiatura rimarrà di quelle coinvolgenti per l’intera durata dell’opera. Novanta minuti che in caso di pareggio potrebbero diventare centoventi fino all’eventuale “finale a sorpresa” determinato dai calci di rigore. Chi vince passa il turno. E, per una notte, potrà arrogarsi il diritto più conteso. Quello di poter affermare: “La Romagna siamo noi!” Su il sipario! Che lo show abbia inizio!

Toscano
Credit Cesena Calcio

Cesena, una sceneggiatura da “boom” ai botteghini

Come ogni spettacolo che si rispetti la prima parola va al (o ai) regista. “I numeri dicono che il Rimini è una squadra diversa dopo avere cambiato allenatore e modo di stare in campo. Noi dobbiamo affrontare questa partita come fosse campionato. È un derby e quindi è uno stimolo in più per fare bene”. L’introduzione all’evento di Domenico Toscano, allenatore del Cesena. Una presa di coscienza di come sia cambiato il canovaccio della stagione del Rimini. Sembra non esserci più nulla di quella squadra che incassa 5 gol nel fortino bianconero dell’Orogel Stadium alla sesta giornata di campionato. La matematica, come afferma Toscano stesso, non mente. Al momento spiega che nelle ultime cinque partite di campionato Cesena e Rimini si equivalgono. 4 vittore e un pareggio per entrambe e lo score di 13 punti. Nessuno riesce a far meglio. La Romagna si impone. Scendendo nei particolari della trama del derby degli ottavi di finale di Coppa Italia Serie C ci si accorgerà che il copione del Cesena cela una serie di passaggi da vero capolavoro. Gubbio: l’ultima partita senza vincere. Un punto in Umbria che funge da molla verso l’alto. 5 vittorie consecutive, contando anche il match con la Vis Pesaro proprio in Coppa Italia. Con le quali arrivano anche 5 clean sheet che corrispondono a oltre 400 minuti senza reti al passivo.

Cesena-Rimini, un cast di alto profilo

A riprova dell’affidabilità del reparto difensivo dei bianconeri spicca un giovane Pieraccini in grande crescita che non sta facendo rimpiangere l’infortunato Ciofi. Da sottolineare anche le ultime prestazioni del portiere Pisseri. A Pescara attenzione e reattività dell’ex Alessandria salvano il risultato a più riprese. Flash back: in 15 partite di campionato il Cesena raggiunge 11 vittorie (12 con la Coppa Nazionale), 37 gol segnati e 11 subiti. Solo la capolista Torres (9) e la Carrarese (10) fanno meglio in copertura. L’unica sconfitta risale alla prima giornata di Serie C: 3 settembre 2023 a Olbia. Poi solo sorrisi. Quelli provocati, s’immagina, anche dalla soddisfazione di una media pari a 2.5 punti a partita. Fra gli interpreti di questo spettacolo sulle rive del Savio spicca la confermata stella Cristian Shpendi che con 8 gol si piazza al primo posto della classifica marcatori del girone B. Vuoi non metterci anche 2 assist? E sia. Corazza a quota 6. Discorso opposto per Adamo. Definirlo “assistman” è quasi riduttivo. L’esterno napoletano è il giocatore che fornisce più palle gol ai compagni di tutta la Lega Pro: 10. Questo il capitolo intitolato Cesena. Ricco di spunti e di contenuti interessanti. Vedremo cosa avrà in serbo la pièce Coppa Italia. Foriera di sorprese già nella stagione 2022-2023. Per il momento è un “boom” ai botteghini.

La regia di Troise per la nuova trama del Rimini

Ciak si gira! Parola di Emanuele Troise. Anche l’allenatore del Rimini scrive la sua sceneggiatura: “Andremo a Cesena per giocare il miglior derby possibile. Se dovessimo passare il turno potremo cominciare a fare dei ragionamenti interessanti”- afferma in conferenza stampa. Un riassunto dell’ultimo periodo della squadra che guarda al futuro in maniera del tutto positiva e giustificata. Che nessuno meglio dell’ex difensore del Napoli potrebbe azzardare. Sì, perché l’artefice della visibile ripresa del club biancorosso è soprattutto merito suo. Subentra all’ottava giornata a Raimondi, subisce una pesante sconfitta a Pontedera all’esordio e da lì ribalta la squadra. Un mese e mezzo per cambiare le sorti di una stagione. Così poco ci mette Troise per trascinare il Rimini lontano dall’ultimo posto della classifica del girone B. Oggi, dopo la rivoluzione tecnica imposta dai dirigenti, il club della Riviera è dodicesimo con 18 punti. I playoff distano solo due lunghezze.

Rimini squadra
Credit: Rimini FC

Rimini, a Cesena per un colpo di scena?

Quel ventesimo piazzamento che implica la certezza della retrocessione è solo un amaro ricordo. Un intreccio insolito quello di inizio regular season che non piace agli spettatori del Romeo Neri. Frutto di una serie a episodi che raccontano di 22 gol subiti nelle prime gare di campionato e la peggior difesa dell’intero panorama professionistico italiano. Pontedera il massimo livello del “pathos”. Al quale seguono una serie di cambi di scena che oggi sono climax. Sei risultati utili consecutivi: 4 vittorie e 2 pareggi. L’apice: 4 gare a porta inviolata. Segnare? Morra non delude prima figuriamoci quando tutta la squadra gira. Insegue Shpendi nella lotta al titolo di miglior marcatore: 7 reti per lui. Lamesta l’uomo in più. Iacoponi in impostazione la scommessa di Troise. Capitan Gigli sempre una sicurezza. Il derby con il Cesena va oltre i numeri e le statistiche. È una questione di orgoglio. Perché le sconfitte passano, ma i ricordi e il rammarico restano. Tuttavia, se il prologo della rappresentazione è quello descritto non ci resta che assistere alla messa in scena e dare libero sfogo all’immaginazione del finale. Silenzio in sala…ehm…sugli spalti. Si alzi il sipario e che lo spettacolo abbia inizio!