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Rossi: “All’interno del club c’è chi non vuole il bene del Cesena”

Seba Rossi Cesena

Credit: calciocesena.com/it

Si è fatto da parte da qualche mese, ma non smette mai di pensare al Cesena. Si presenta così Sebastiano Rossi nella conferenza stampa da lui stesso indetta presso gli studi di Teleromagna. Lui, nominato nell’estate del 2022 quale responsabile dell’area tecnica dei portieri con competenza dalle giovanili alla prima squadra. Decide di allontanarsi dagli uffici bianconeri quando il clima nei suoi confronti inizia a farsi troppo acceso. I tifosi contestano alcune scelte circa i portieri e accreditano la colpa all’ex campione del Milan. C’è poi la questione preparatori a tenere banco per tutta la seconda parte della stagione 2022-2023. Oggi, venerdì 21 luglio, Rossi decide di fare chiarezza. Ma non scrive la parola fine sul capitolo Cesena.

Sebastiano Rossi: “Io amo il Cesena, sono il primo tifoso”

E’ un Sebastiano Rossi sereno, tranquillo e tutt’altro che amareggiato quello che compare negli studi di Teleromagna davanti alla stampa locale per la sua personale conferenza stampa. Fin dall’esordio: Io amo il Cesena. Voglio ricordare lo scudetto Primavera vinto a Cesena con Arrigo Sacchi, io sono nato a Cesena e sono il primo tifoso del Cesena, al Manuzzi ho sputato sangue”– riporta il portale web CesenaToday. Ed è per questo che l’ex portiere si presenta davanti ai microfoni della stampa. Per fare chiarezza e per manifestare il suo affetto per il Cesena. Così da spiegare che le colpe che gli sono state affibbiate, in realtà, non dipendono da lui.

“Mi hanno messo in mezzo ad una situazione e ritengo che non sia giusto. Voglio sapere qual è la mia colpa. Sono pronto anche ad un confronto coi ragazzi che hanno scritto quello striscione“. Il riferimento è ad un manifesto esposto dalla Curva Mare nei mesi scorsi sul quale campeggia la scritta: “Agostini, Rossi e Scalabrelli siete la rovina del Cesena“. Il tifo bianconero non digerisce l’ingaggio di Cristiano Scalabrelli quale preparatore dei portieri dopo l’allontanamento di Flavoni. Le ragioni del disaccordo dei supporters romagnoli sono da ricercare indietro negli anni.

Tuttavia – precisa Rossi – “Diciamo che Flavoni ha avuto delle divergenze con lo staff tecnico. Mi hanno chiesto di indicare un sostituto e io ho fatto tre nomi, tra questi c’era Scalabrelli, è stato scelto da chi è tra i responsabili della società, non da me, probabilmente anche per un motivo di convenienza economica”. Da questa agitata situazione scaturisce la decisione dell’ex numero uno. Io mi sono allontanato dalla società quando ho capito che non c’era chiarezza e trasparenza. Voglio ricordare che ero il responsabile dei preparatori dei portieri, nelle scelte di chi giocava la domenica io non ho nessuna responsabilità”. Riferimento esplicito al caso Luca Lewis.

Luca Lewis
Credit: calciocesena.com/it

Scelta, quella di schierarlo titolare alla prima di campionato, spesso contestata dal popolo cesenate. “Le scelte di formazione le fa il mister. Devo ammettere che vedere Luca Lewis titolare all’esordio è stata una sorpresa, direi un azzardo, ma non penso che il Cesena non sia andato in Serie B per colpa dei portieri”. Lui, che di parate se ne intende. A tal proposito precisa: “Non ho mai fatto pressioni affinché giocasse Lewis che comunque è un profilo interessante, ma deve giocare e fare esperienza. Solo chi se lo merita scende in campo”

Rossi: “Per andare avanti servono chiarezza, trasparenza e competenza”

Si passa poi alle questioni riguardanti la società. Sebastiano Rossi non ha peli sulla lingua. “In questo momento all’interno del club c’è chi non vuole il bene del Cesena. I tifosi fanno bene ad avere un po’ di paura. Non ho mai chiesto a Robert Lewis di fare il direttore generale. Gli americani possono andare avanti? Io spero di sì, sarebbe una grande delusione se mandassero tutto a monte, ma servono chiarezza, trasparenza e competenza”. Semplice e diretto. Sull’altro simbolo bianconero presente nell’apparato societario Giacomo Agostini:Con lui non ho avuto un grande rapporto lavorativo e non lo sento da tanto tempo, ma del resto le persone si rivelano sempre per quelle che sono”.

seba rossi milan

C’è spazio anche per il nuovo direttore sportivo Fabio Artico e per un’osservazione generale. “Non so neanche chi sia. So solo che ha fatto l’attaccante. Non gli ho mai chiesto niente. Io non ho mai domandato il rinnovo, ho firmato per un anno proprio per vedere e per capire chi avevo davanti. Ho chiesto chiarezza alla società ma non ho mai ricevuto risposte”. Spezza una lancia in favore dell’avvocato Aielllo. “E’ negli Stati Uniti, ma è sempre molto informato e vicino al Cesena, sarebbe bello vederlo qui più spesso”. A salvarsi è solo Stefanelli, predecessore di Artico appena trasferito al Pisa: “Un ragazzo d’oro che non è stato sfruttato e valorizzato per le qualità e competenze che possiede”. 

Puntare su Toscano e ritrovare serenità. La strategia dell’ex portiere

L’ex portiere del Milan chiude la conferenza stampa con alcune affermazioni che hanno più l’identità di un tifoso che quella di un membro dello staff amministrativo. “Al Cesena auguro solo di vincere”. E spiega cosa occorra all’ambiente che circonda il mondo Cesena per affrontare il prossimo campionato di Serie C e per conquistare l’ambita promozione in Serie B. “Direi che adesso manca sicurezza, tranquillità, trasparenza, fattori indispensabili in una società di calcio”. Quale direzione percorrere? Puntare tutto sull’allenatore Domenico Toscano. “Spero possa far carriera, ma purtroppo i giocatori risentono di quello che succede a livello societario. Devo dire che ha saputo creare un gruppo straordinario”. Una chiusa sul futuro. “Io ormai conduco una vita serena, se c’è bisogno di me sono pronto a tornare“.