Cesena Spal, Lega Pro o Serie B: è sempre un derby d’alta classifica
Ci siamo. Si fa attendere, ma arriva. Mercoledì 27 settembre è il giorno di Cesena-Spal Recupero della seconda giornata di campionato rinviata a causa delle convocazioni delle nazionali. Un big match che profuma di alta classifica. Così affermano i bookmakers che non temono di catalogare le due realtà tra le favorite alla vittoria del girone B di Serie C. Una gara sentita da entrambe le tifoserie. Il teatro della sfida sarà il caldissimo Orogel Stadium Dino Manuzzi della città romagnola. Un palcoscenico che vede Cesena e Spal confrontarsi in altre 15 occasioni dal 1945 a oggi. Otto volte in Serie B, cinque in Serie C e due in Coppa Italia. L’ultimo incontro in Lega Pro risale alla stagione 2008-2009, mentre il più recente in ordine di tempo avviene in Serie B nell’annata 2016-2017. Partite che apriranno la strada a due stagioni memorabili. In Emilia e in Romagna.
L’ultimo derby tra Cesena e Spal in Lega Pro
Stagione 2008-2009. Telegrafico, ma sufficiente per riaccendere nella memoria dei tifosi del Cesena il ricordo di emozioni forti. Quasi dimenticate. Ma con la consapevolezza che un giorno sarebbero tornate a riempire i cuori bianconeri. Quell’annata segna l’inizio di una scalata indimenticabile. Il Cesena di Pierpaolo Bisoli e i sostenitori bianconeri hanno un solo obiettivo. E il destino, in questi frangenti, non sbaglia. Al termine della stagione i romagnoli vincono la Serie C, allora ancora denominata Lega Pro Prima Divisione, e tornano in cadetteria. Lo fanno anche giocando partite sulla carta molto complesse. Contro avversari ostici, organizzati e motivati quanto i bianconeri. Tra queste c’è la Spal di Aldo Dolcetti. Squadra solida con giocatori che conoscono la categoria e pronti per un match così sentito. Si presentano allo stadio Dino Manuzzi con il più classico degli schemi: l’“albero di Natale”. In un sei dicembre qualunque. Un match “natalizio” dal sapore amaro. Nessun regalo per i ferraresi. Il Cesena domina per gran parte del match. Bisoli urla ai suoi di mantenere alta l’attenzione. Martucci e La Grotteria sono una coppia d’attacco che sa far male.
Il Cesena domina e vince una partita che porterà fortuna
Il Cesena mantiene il possesso del pallone. 14 minuti di gioco e i bianconeri passano in vantaggio con un gol di Veronese. L’esperienza e il cinismo di un attaccante da oltre 90 presenze in cadetteria. La Spal prova a respingere gli attacchi avversari e a ripartire. Capitan De Feudis lì nel mezzo è una garanzia. Filtro, contenimento e qualità. A completare l’opera i vari Giaccherini e Schelotto proiettati verso orizzonti gloriosi. Il raddoppio arriverà nel secondo tempo con l’idolo della Curva Mare. Un simbolo per la Romagna bianconera. L’italo-argentino Franco Chiavarini fa 2-0. Spal in difficoltà, ma che al novantesimo riesce a togliersi la soddisfazione di bucare la quasi impenetrabile difesa romagnola. La fame di gol La Grotteria. La partita termina 2-1 per i padroni di casa. E da quel momento in poi sarà un susseguirsi di successi. Che troveranno il culmine nel trionfo in campionato e nel ritorno del Cesena nell’ambita Serie B abbandonata solo l’anno prima.
Da Lazzari a Laribi passando per Cerri e Ciano: Cesena Spal in Serie B
L’incontro più recente in ordine di tempo tra romagnoli ed emiliani sul prato dell’Orogel Stadium risale al campionato di Serie B 2016-2017. Una partita che, prima del calcio di inizio, racconta una storia opposta a quanto accade nella sfida precedente in Lega Pro. Se in terza serie la grande favorita è il Cesena, in cadetteria le previsioni si ribaltano. La Spal di Leonardo Semplici è una delle squadre più temibili della categoria. L’ambizione di salire in Serie A è alta e le possibilità di riuscita evidenti. I giocatori che compongono la rosa ne sono la dimostrazione. Al Manuzzi i ferraresi vogliono fare la partita. E Manuel Lazzari sembra averlo compreso alla perfezione.
L’esterno della Lazio è la spina nel fianco della difesa bianconera. L’incubo di Ligi e Filippini. Corre, salta l’uomo e perfeziona assist al bacio per Zigoni e Finotto. Tiri in porta? A profusione. Suo il primo sussulto dal limite dell’area avversaria. Agazzi segue la palla e la accompagna con lo sguardo impietrito a lato del palo. Laribi, fantasista romagnolo, commette un errore grossolano sulla trequarti e Lazzari non perdona. Recupera palla e prova un altro tiro. La fascia destra è monopolio incontrastato del classe 1993. Il primo tempo è un monologo biancazzurro. Mora da distanza considerevole fa partire un destro che si stampa sulla traversa, la palla finisce sui piedi di Finotto che scheggia il palo esterno. Al quarantacinquesimo è 0-0.
Il pareggio della Spal e il gol di Antenucci nella gara di ritorno
Il secondo tempo vede il primo acuto del Cesena. Cross preciso di Ciano, Cascione spizza di testa e prolunga per Rodriguez che calcia a lato da distanza ravvicinata. Brivido per Branduini. Al cinquantasettesimo il sussulto dei padroni di casa. Ancora una volta Ciano disegna un traversone perfetto dalla bandierina che con il contagiri arriva preciso sulla testa di Cinelli. Inaspettato vantaggio bianconero. Poco dopo Mora commette un fallo ingenuo e l’arbitro estrae il secondo giallo. Semplici agisce. Toglie il centrale di difesa Vicari e inserisce una punta: Alberto Cerri. Scende Del Grosso entra il terzino sinistro Beghetto. Spazio al tridente davanti. Quarto minuto di recupero. Corner per i biancazzurri tutti riversati in avanti. Palla in mezzo, Cremonesi, difensore centrale, svetta più in alto di tutti e insacca. Al Manuzzi cala il gelo. Finisce 1-1. Anche questa partita condurrà a un lieto fine: la Spal tornerà in Serie A. Per la cronaca: la gara di ritorno sarà decisa da un certo Mirco Antenucci…
Cesena Spal: comunque vada sarà una sfida dal sapore di vertice.