Cesena, il “Rockin’1000 scende in campo” all’Orogel Stadium

Gli stadi. Luoghi di aggregazione, divertimento e condivisione. Non solo grazie al calcio, ma anche per merito di altre forme di cultura che vanno oltre lo sport. La musica, per esempio. Non vale solo per San Siro o l’Olimpico. Non sono solo gli stadi di Serie A a richiamare l’attenzione. Lo dimostra l’Orogel Stadium di Cesena dove sabato 29 luglio si terrà un concerto unico nel suo genere: il “Rockin’ 1000″. Mille musicisti tra batteristi, chitarristi, bassisti e cantanti che suoneranno all’unisono i brani più iconici della storia del rock internazionale. Con l’unico scopo di aiutare la regione che li ospita: la Romagna. Sì, perché il ricavato dell’evento verrà interamente devoluto alle Amministrazioni competenti delle zone colpite dall’alluvione del maggio scorso. In piccolo anche la Serie C è pronta a “salire sul palco”.

Al Dino Manuzzi “I Mille” suoneranno per la Romagna

Ci siamo. E’ quasi tutto pronto per l’evento dell’estate in quel di Cesena. Da giorni per le strade della città romagnola è facile imbattersi in gruppi di ragazzi che caricano e scaricano i loro furgoncini. Tamburi, piatti, chitarre, amplificatori, microfoni. Forse neanche Woodstock nel lontano 1969 vede tante attrezzature tutte insieme. Ma c’è un motivo. E per scoprirlo basta recarsi all’interno dell‘Orogel Stadium. Nell’impianto che ogni domenica ospita le partite del Cesena FC, in questi giorni, il calcio si fa da parte. Lo stadio Dino Manuzzi, per una sera, non sarà più “il tempio” del club bianconero. Si trasformerà in una vera e propria arena nella quale il protagonista sarà la musica.

Mille musicisti provenienti da tutta Italia e non solo si sono dati appuntamento sul prato dello stadio romagnolo per dare vita ad un evento senza eguali. Si tratta del “Rockin’1000″. Il concerto della band più grande al mondo. Sabato 29 luglio alle ore 21:30 Cesena intera sarà avvolta in una bolla di sinfonie, armonie e assoli di chitarra che faranno tremare i vetri dei condomini. “I Mille“, nome coniato negli anni per questa band, porteranno sul palco i brani più celebri della storia del rock mondiale. Dall’hard rock dei Led Zeppelin, passando per il metal dei Metallica fino al punk anni Novanta dei Ramones. E poi il grunge dei Nirvana a suon di distorsioni disperate. Senza dimenticare le origini: quella “Learn to fly” dei Foo Fighters che scrive l’inizio di una storia dai “mille colori“. Questa volta con un ospite d’eccezione come Diodato.

Calcio o musica l’Orogel Stadium di Cesena risponde sempre “presente”

Sono già stati venduti oltre 14.000 biglietti dei 18.000 disponibili per assistere all’evento. Le code alla biglietteria del Manuzzi sono all’ordine del giorno da una settimana. E questa è la più grande soddisfazione per “I Mille” e per l’ideatore del progetto Fabio Zaffagnini. Lui, cesenate doc e profondamente innamorato della Romagna. Un sentimento che trova la sua testimonianza nella decisione di accollarsi, ancora una volta, l’organizzazione di un “Rockin’1000″. Il più bello. Forse il più dolce e significativo per lui e per chi “scenderà in campo”- così, per non allontanarsi troppo dal calcio. Sì, perché l’intero ricavato della serata verrà devoluto alle Province di Forlì-Cesena e Ravenna per far fronte ai danni causati dal drammatico alluvione che nel maggio scorso ha colpito l’intera Romagna.

Come nasce il “Rockin’1000”?

Solo a raccontarlo sembra impossibile. Pura follia. Invenzione, fantasia. Immaginazione. Forse utopia. Questione di coraggio, pazzia o fortuna non lo sapremo mai. Ciò che rimane è che l’idea di far suonare contemporaneamente sullo stesso palco mille musicisti uniti dal solo desiderio di fare musica è realtà. Il merito è di Fabio Zaffagnini, un geologo cesenate che da un giorno all’altro abbandona la sua professione perché pensa che sia giunto il momento di fare qualcosa di grande.

Mosso dalla sua sfrenata passione per la musica e dall’amore per la città di Cesena decide di organizzare un evento indimenticabile. Per “portare” Cesena nel mondo. Come? Riunendo, nell’estate del 2016, la bellezza di mille musicisti tra chitarristi, batteristi, bassisti, tastieristi e cantanti all’interno dell’ippodromo della città malatestiana. Lo scopo? Suonare dal vivo un brano: “Learn to fly” dei Foo Fighters. Ma perché proprio quella canzone di quella band? Semplice. Per far si che Dave Grohl e compagni sentano e assistano all’evento da oltre Oceano e decidano di tenere un concerto in quel di Cesena.

Quella volta che i Foo Fighters suonarono a Cesena

I Foo Fighters a Cesena? Occhi sbarrati, bocche spalancate e qualche sorriso beffardo. Queste le reazioni all’indomani della notizia del progetto firmato Zaffagnini. Ebbene, quella migliaia di artisti si esibisce, ottiene un successo planetario – nessuna iperbole – e l’anno seguente l’ex batterista dei Nirvana e i suoi colleghi suonano allo stadio Dino Manuzzi per la città di Cesena. Rimarrà negli almanacchi della storia della città. Perché quella è solo la prima di una serie di appuntamenti che porteranno la carovana di Zaffagnini a girare l’Italia e il mondo. Milano, Firenze, Parigi allo Stade de France, Madrid al Civitas Metropolitano – lo stadio dell’Atletico. Poi San Paolo in Brasile e tante altre.

Insomma, un tripudio. Che troverà il suo culmine “a casa” – come afferma Zaffagnini in un’intervista al Resto del Carlino. In quella Cesena che, ancora una volta, riempirà il suo stadio. Non ci saranno De Rose e compagni in mezzo al campo, ma altri campioni che faranno comunque cantare l’Orogel Stadium. Sul prato scompaiono le porte compaiono casse e impianti audio in ogni angolo. Non un pallone, ma strumenti capaci di ricreare la medesima armonia di un gesto tecnico. Forse più dolce e travolgente. Non undici uomini, ma mille. Uniti dal solo scopo di aiutare. Questione di cuore. Solo così si può “imparare a volare”. Un volo che varrà anche per la Lega Pro.