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Cesena-Torres: superata quota 12.000 spettatori, oltre 550 fra gli ospiti

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C’è chi ne fa oggetto di opere letterarie, chi prova a darne una spiegazione razionale. Altri la ricollegano al corso della storia. Ma tutti concordano sul suo valore. L’attesa è essa stessa il principio del piacere. E il calcio, nel suo piccolo, dà il suo contributo. Cesena-Torres e gli oltre 12.000 tifosi che popoleranno l’Orogel Stadium domenica 17 dicembre alle ore 14:00 ne sono la dimostrazione. Una partita che, per entrambe le squadre, potrebbe segnare il cammino dell’intero campionato. Uno scontro diretto che cattura attenzione. Che avvolge i sostenitori di entrambe le realtà intorno a un sentimento di trepidazione che accende gli animi. Di cui l’attesa rappresenta l’origine. Aspettare è pregustare il futuro.

L’Orogel Stadium non si smentisce: sarà tutto esaurito per Cesena-Torres?

Dici Orogel Stadium dici numeri. Alti. Cifre sempre al limite dell’incredibile per un campionato di Lega Pro. Stadio vivo e festante. La Romagna del pallone non si smentisce mai. Curva Mare sempre gremita e tra le più calde del torneo. Per un match come quello fra la prima e la seconda in classifica nulla potrebbe interrompere questa consolidata tradizione. Ecco, dunque, che come accade nella stagione passata in occasione del match con la Reggiana, o come successo con la Spal e nel derby col Rimini si prevede un tasso di presenza piuttosto importante per la sfida con i sardi.

La squadra di Toscano potrà contare senza dubbio sul sostegno di una Curva Mare già esaurita. Inoltre, martedì 12 dicembre è iniziata la vendita dei biglietti. A meno di 24 ore di distanza dal fischio di inizio si registra l’emissione di 5.469 tagliandi sparsi nei vari settori dello stadio. Grande risposta anche da parte dei tifosi ospiti che, al momento, contano 555 presenze in Curva Ferrovia. Numeri che sommati ai 6.535 abbonati bianconeri danno un totale di 12.004 spettatori già sicuri. La società romagnola mette a disposizione del popolo rossoblù quattro settori, ma non esclude la possibilità di aprirne un terzo ove necessario. L’attesa di un possibile tutto esaurito fomenta ancor di più gli animi per quella che potrebbe essere la classica partita che vale una stagione. Cesena-Torres anche senza il pallone è già uno spettacolo.

Cesena, l’attesa che scalda gli animi

Freddo. Temperature vicine allo zero. Vento gelido che sferza le guance. Campi coperti di ghiaccio e fumo grigio che esce dai camini delle case. Questo lo scenario intorno alla Romagna. Terra sorridente e florida d’estate che in inverno sembra spegnersi, ma che trova forza nel saper valorizzare l’attesa. Senza fermarsi, ma pensando a cosa verrà dopo. È così che a Cesena fanno fronte alla rigidità della stagione fredda e alle sue insidie. Trovano sollievo nelle piccole cose. Come una partita di calcio. Magari una delle più importanti. Quella che potrebbe valere il salto decisivo verso un traguardo agognato da troppo tempo. Questo è Cesena-Torres. L’esatta rappresentazione di quello che la poesia definisce come “Ma in attendere è gioia più compita”. La partita in programma domenica 17 dicembre alle ore 14:00 all’Orogel Stadium è un insieme di emozioni. Quello prevalente, capace di riscaldare la settimana che precede il match, è proprio il dono di saper aspettare. Di valorizzare l’evento.

Coglierne il peso specifico e vivere a pieno ogni singolo istante. Farsi trovare pronti. Questo è il tifo del Cesena. Sfidare la stagione e mettersi in coda alle prime ore del mattino del giorno dell’apertura dei botteghini e rimanervi finché non si ha in mano quel fatidico biglietto. È far registrare il tutto esaurito nella calorosissima Curva Mare in meno di 24 ore. È incitare, con ogni mezzo, l’intera popolazione della piccola cittadina malatestiana a presenziare allo stadio perché questa potrebbe essere l’occasione per avvicinarsi al Cesena come mai prima d’ora. Il tifoso bianconero è quello che “che bello è andare allo stadio quando gioca il Cesena!” che vinca o che si perda. L’ardore del sostenitore di De Rose è compagni è quello che nel derby col Rimini c’è perché Romagna è identità. E poi se sono oltre 13.000 sugli spalti quasi non fa notizia. Questo è il clima che accompagna, giorno dopo giorno, il Cesena e la Torres verso il big match. E se non è “gioia compiuta questa”…

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Credit: Ufficio Stampa Torres Sassari foto di Alessandro Sanna

Torres, un’attraversata entusiasmante

L’attesa è pregustare il piacere. Quel sentimento appagante che stimola nel credere in qualcosa. Così i tifosi della Torres affronteranno un lungo viaggio verso la terraferma. Fino in Romagna con un bagaglio di entusiasmo, euforia e trepidazione che si materializzerà nella passione più sfrenata in uno degli stadi più popolati della Serie C. Cesena-Torres vista dalla Sardegna. Un’attraversata di 683,7 km che troverà il suo sfogo in novanta minuti di totale abnegazione ad una sola causa: sostenere la propria squadra. Una realtà, la Torres, capace di sbaragliare le carte dei pronostici e presentarsi a due partite dal termine del girone di andata a sole due lunghezze di distanza dal Cesena capolista. 42 punti per i rossoblù e terzo miglior attacco del girone con 27 reti segnate. Sarà il match dei bomber: Shpendi e Corazza contro Ruocco e Fischnaller. L’attesa vale il prezzo del biglietto si sarebbe detto qualche anno fa. E in quel di Sassari sembrano aver recepito il messaggio. In meno di una giornata di acquisiti i supporters di Scotto e compagni hanno già fatto staccare oltre 550 tagliandi. Attesa: la sensazione del bello.