1-1. Finisce così lo scontro d’alta classifica del girone B di Serie C fra Cesena e Torres. Un pareggio che consolida il primato della squadra di Toscano che sale a quota 43 punti. E che regala all’allenatore dei romagnoli la consapevolezza che la sua squadra sia sempre sul pezzo. Attenta e sempre pronta a offendere l’avversario. Il risultato soddisfa sul piano della prestazione e dona la giusta motivazione per affrontare il girone di ritorno dove non dovrà calare l’intensità. Queste le considerazioni di Toscano davanti ai giornalisti nella conferenza stampa post match.
Appare fiducioso e soddisfatto Toscano, l’allenatore del Cesena, nel post match contro la diretta concorrente Torres. “Questo pareggio lascia una partita in cui il Cesena è riuscita a prendere le misure. Ha creato molte occasioni. Nel secondo tempo siamo riusciti a metterci carattere. Una buona gara da parte nostra contro una squadra che sta meritando di essere dove si trova”. Sullo sviluppo della gara. “Rendere la vita difficile a una squadra del genere non era semplice”. Qualche dettaglio da sistemare, ma senza grandi preoccupazioni. “Rimpianto? Io ho detto ai ragazzi che i pochi metri presi all’avversario fanno la differenza. Sono cose sulle quali dobbiamo lavorare. Ogni gol che prendi o che fai porta con sé anche situazioni sulle quali non puoi sbagliare. Nel secondo tempo poi la Torres non ha creato nulla, sia chiaro”. Sull’atteggiamento dei suoi ragazzi. “Alle volte manca quel guizzo, quella giocata. Come il cross messo bene che potrebbe essere determinante. Non dobbiamo mai forzare la giocata.”.
Dal punto di vista delle scelte tecniche: “Kargbo? L’ho sostituito perché era arrivato al limite. Rischiava l’affanno. Ho scelto altro: la fisicità di Varone. Potevamo sfruttarla meglio, ma la squadra era concentrata e sul pezzo. Io volevo quello”. Cosa eredita l’allenatore da questo scontro? Risultato? “Stiamo facendo un percorso dove dobbiamo migliorare ogni partita. Per pericolosità abbiamo superato il test”. Quello attuale è un Cesena diverso, frutto del lavoro e della costanza. “Cosa è cambiato nella preparazione della gara rispetto all’anno scorso? Avevo la sensazione che un calo fisico, un minimo errore perdessimo mentalmente. Siamo cresciuti tanto sotto questo aspetto”. Piccolo appunto. “Non scordiamoci dei tanti giovani in campo. Potrebbero perdere lucidità in qualsiasi istante, ma non lo stanno facendo. Questo è crescere. Le qualità vanno solo affinate. L’aspetto mentale deve reggere l’urto dell’intero campionato”. Nello specifico. “Con Berti titolare volevo più fluidità nella manovra. Pensavo calassero nel secondo tempo. Quindi, ho inserito forze fresche come Saber. Occasioni create? La pressione nostra c’è stata sempre”.
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