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Cesena, la città e gli oltre 13.000 tifosi ripartono dall’ Orogel Stadium

“Ripartire!” E’ questo l’imperativo che circola da giorni nei territori della Romagna colpita dall’alluvione. Dopo giorni trascorsi a svuotare cantine allagate, liberare dall’acqua che si è infiltrata ovunque e spalare montagne di fango nella speranza di salvare ancora qualcosa è il momento di rialzarsi. La popolazione vuole guardare avanti. Troppe sono le lacrime già versate. Pensare positivo, alzare lo sguardo al sole che è tornato a splendere in riva al Savio e convincersi che anche questa orribile esperienza può fortificare gli animi. Mai come in questo caso anche il calcio può diventare fondamentale. Cesena Vicenza, il ritorno del secondo turno della fase nazionale dei playoff non sarà una semplice partita. Sarà l’occasione per tornare a sorridere, per dimenticare, anche fosse solo per 90 minuti quanto di terribile accaduto. La gente di Cesena ha necessità di credere in qualcosa. Anche una promozione in Serie B dei bianconeri può essere il giusto trampolino di lancio.

Cesena, passare il turno contro il Vicenza per regalare un sorriso alla città

Si presenta più difficile e pressante del previsto il compito del Cesena di Domenico Toscano. Non serve solo una prestazione di spessore contro il Vicenza, il Cesena vuole regalare alla sua gente una soddisfazione, un momento di serenità. Deve riuscire a far tornare il sorriso sul viso dei cesenati. I troppi giorni passati nella disperazione di chi ha perso tutto hanno reso il popolo romagnolo più fragile. Non c’è più quasi la voglia di scherzare, di fare quella battuta che anche se è “una giornata no” ti strappa il sorriso sotto i baffi. Non c’è più nulla in cui credere. Sembra tutto perso. Lo sport può ribaltare questa drammatica situazione. Una partita di calcio può essere un nuovo “inizio”. E’ quello che si augura la popolazione della città Malatestiana. Mercoledì 31 maggio il Cesena può scrivere la parola fine ad uno dei capitoli di storia più strazianti della Romagna intera.

Come? Con una gara ad alti livelli e un passaggio del turno ambito come mai prima d’ora. La squadra dovrà caricarsi sulle spalle una città intera, una regione al completo. Una settimana fa è la “pala” oggi è la palla da cogliere al balzo. Con la spinta di uno stadio “Manuzzi” in formato Serie A è importante che quel pallone finisca nella rete del Vicenza. Il rientro di Corazza può fare la differenza. Una, due, tre volte, non importa, l’importante è sentire e vedere Cesena e i suoi abitanti tornare a gioire. Perché la Romagna ha bisogno solo di questo. E’ lo stesso Toscano a prendersi questo impegno: “Vogliamo regalare una gioia alla nostra gente”. Ogni parola è debito nella terra del “Gallo”, ma adesso a parlare dev’essere il Cavalluccio. L’ Orogel Stadium risponderà presente. Ancora una volta. Cesena e il Cesena “tengono botta”.

I numeri dell’Orogel Stadium per la partita di ritorno con i veneti

L’ “Orogel Stadium” non stupisce più. Anche in occasione della gara di ritorno del secondo turno della fase nazionale dei playoff lo stadio sarà quello delle grandi occasioni. La vendita dei biglietti è partita fortissimo. Nel primo giorno, domenica 28 maggio, la Curva Mare ha registrato quasi il tutto esaurito con la sola conferma dei posti occupati dagli abbonati che hanno esercitato il loro diritto di prelazione. Sono rimasti vacanti solo 350 posti.

Credit Cesena FC

Nell’arco della giornata di lunedì 29 maggio, primo della vendita libera, sono stati staccati oltre 3.000 tagliandi. Altri 2.000 il giorno seguente. Per un totale di 13.106 presenze per la partita contro il Vicenza. 1.089 i tifosi biancorossi seduti nel settore loro dedicato per la trasferta in Romagna. Non c’è stato il tutto esaurito al “Manuzzi”, ma lo spettacolo anche sugli spalti non è mancato. Se c’è un aspetto del quale non c’è motivo di dubitare è che lo l'”Orogel Stadium” sia sempre una bolgia.

Alvise Gualtieri

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