Toscano e un tabù da sfatare, Thomassen: la “prima volta”. I playoff degli allenatori di Cesena e Vicenza
I playoff di questa stagione non sono solo l’occasione per assistere alle sfide tra le squadre che più si sono contraddistinte in campionato. L’appeal per queste gare trova fonte anche sulle panchine delle realtà coinvolte. Dalla Pro Sesto di Andreoletti, l’allenatore più giovane in attività in un campionato professionistico, alla sfida tra Delio Rossi e Pazienza con gli anni di Bologna sullo sfondo. L’iconico Zeman che sfida la bandiera dell’Entella Gennaro Volpe. E adesso Cesena – Vicenza. L’occasione per mettere a confronto un allenatore esperto della categoria e di promozioni come Domenico Toscano e un giovane “esordiente” come Dan Thomassen. Quest’ultimo capace in pochi mesi di attività di mettere in bacheca il suo primo trofeo tra i professionisti.
Esperto in promozioni dirette Toscano a Cesena ci riprova dai playoff
Quella di mercoledì 31 maggio all’ “Orogel Stadium” tra Cesena e Vicenza sarà una sfida da dentro o fuori. Il minimo errore potrebbe compromettere quanto di buono fatto sin qui dalle due squadre. Ne è consapevole l’allenatore bianconero Domenico Toscano. Lui, che di promozioni se ne intende. Per conferme chiedere ai tifosi di Cosenza, Ternana, Novara e Reggina. E’ il 2007 quando riceve il suo primo incarico di allenatore. Il Cosenza milita in Serie D, ma Toscano ha altre mire. In due anni ne dà la dimostrazione. L’allenatore calabrese realizza un doppio salto di categoria con i rossoblù. Dai dilettanti alla C1.
Nell’estate del 2011 è la Ternana ad affidargli il nuovo incarico. Il campionato? La Serie C, anzi, all’epoca si chiama ancora Prima Divisione. Toscano non si pone limiti. Il risultato dev’essere solo uno. Vincere e conquistare la Serie B. Detto fatto. Con due giornate d’anticipo gli umbri tornano tra i cadetti. E per Toscano arriva anche un riconoscimento personale e professionale che conferma il suo talento anche ai lati della linea bianca del terreno di gioco. La “Panchina d’Oro di Prima Divisione”. L’anno seguente rimane a Terni togliendosi la soddisfazione di debuttare anche in Serie B. Taglia il traguardo delle 100 panchine rossoverdi per poi essere allontanato prima della pausa natalizia.
I rischi del mestiere. Ma gli ostacoli servono per crescere e acquisire consapevolezza. Una maturazione professionale che continua alla guida del Novara. La stagione 2014-2015 è ricca di soddisfazioni per l’allenatore di Cardeto. Trascorre il campionato sempre ai vertici del girone A di Lega Pro e l’epilogo non può che essere dolce. Il Novara è promosso in Serie B. Direttamente, senza passare dalla lotteria dei playoff. Costruisce una squadra solida in difesa, capace di mantenere ritmi alti durante le partite e di creare occasioni da gol. La presenza di quel Simone Corazza che oggi a Cesena gli regala la bellezza di 18 gol stagionali è il “quid pluris” di quel Novara.
Non pago Toscano e i suoi ragazzi vincono anche la Supercoppa Serie C. All’esperienza in azzurro seguono un ritorno a Terni e una breve avventura alla guida dell’Avellino. Detto delle promozioni dirette, Toscano, prima del Cesena, affronta i playoff anche in un’altra occasione. Quando siede sulla panchina della FerapliSalò. E’ la stagione 2017-2018. La squadra lombarda chiude la regular season al sesto posto e deve affrontare anche la fase a giorni degli spareggi. Il primo match li vede contrapporsi al Pordenone. Sono gare a eliminazione diretta. Mantenere la concentrazione e non commettere disattenzioni è il “dictat” dell’allenatore.
La Feralpi vince con un secco 3 a 1. Al secondo turno li attende la trasferta contro l’AlbinoLeffe. Il risultato non cambia. Nella fase Nazionale l’avversario è l’Alessandria. Al “Turina” i padroni di casa perdono per 3 a 2. Al “Moccagatta” serve l’impresa. Toscano non ha timore di nulla. La sua squadra sembra aver assimilato questo spirito. La FeralpiSalò con i gol di Raffaello, Ferretti e Guerra vince e passa al secondo turno. Verrà eliminata dal Catania proprio nella fase in cui oggi Toscano e il Cesena prendono parte alla competizione. La stagione successiva, sempre in riva al Garda, il quarto posto in classifica consegna un’altra qualificazione alla postseason. Toscano verrà esonerato proprio a ridosso dell’inizio degli spareggi.
La Serie C è ormai l’habitat naturale dell’ex centrocampista, le richieste non mancano, ma quando a chiamare è la Reggina non ci sono esitazioni. La trepidazione di una promozione con i granata è la benzina per affrontare una stagione a marce altissime. A Reggio Calabria Toscano è il primo a raggiungere la Serie B sia da calciatore che da allenatore. Nel secondo caso con il contributo, ancora una volta, di Simone Corazza. 14 gol e primo record personale del “Joker”. Per l’allenatore bianconero le sirene della Serie B hanno ripreso a squillare. L’ambizione è che sia un suono di festa. C’è un tabù playoff da sfatare. Il Cesena può essere l’occasione giusta? In Romagna le speranze non muoiono mai. In fondo Corazza c’è…
Vicenza, Thomassen a pochi mesi dal primo successo c’è una nuova sfida da affrontare
Se a Cesena possono affidarsi all’esperienza di Toscano, a Vicenza c’è un Dan Thomassen che gioca i playoff per la prima volta. Lui, che allenatore lo diventa quando ancora difende l’area di rigore. Da calciatore è il classico difensore dalla struttura fisica imponente e con una buona abilità nei contrasti aerei. Diventa allenatore nel 2016, ma il primo incarico arriva nel 2018 quando lascia il calcio giocato. Il Vicenza gli affida i giovani del vivaio. Scala in fretta le gerarchie e nel 2021 la società biancorossa gli assegna la squadra Primavera.
La svolta arriva nel marzo del 2023 quando l’esonero di Modesto lo porta sulla panchina della prima squadra. “Chi ben comincia è a metà dell’opera”- recita un vecchio detto. Thomassen porta il Vicenza alla vittoria della Coppa Italia Serie C battendo la Juventus Next Gen. Oggi la missione è la vittoria al “Manuzzi”. Alla prima esperienza da allenatore si gioca la Serie B ai playoff. La fortuna del principiante farà il suo corso? Solo il campo saprà giudicare, intanto Thomassen scala un altro gradino.