Come fa un club di League One (la Serie C inglese) 17esimo in classifica ad affrontare una squadra come il Manchester United? È una di quelle classiche favole che ritornano spesso nel calcio ma di cui non ci stanca mai. Nascosto tra le case (come vuole la tradizione degli stadi inglesi) nel distretto di Greenwich sorge il “The Valley“, casa del Charlton Athletic Football Club. Ed è proprio qui che la magia del football sta regalando un sogno ai tifosi degli Addicks che il 10 gennaio partiranno per Old Trafford sperando di poter festeggiare una storica semifinale in Carabao Cup.
La Carabao Cup è una delle competizioni a cui ogni anno partecipano le squadre inglesi. A differenza della più nota FA Cup che comprende anche i club dilettantistici, la Carabao Cup (il cui nome originario è EFL Cup) è riservata solamente alle quattro leghe professionistiche del calcio inglese (Premier League, Championship, League One e League Two). Il cammino del Charlton Athletic in Carabao Cup è iniziato il 9 agosto in un derby londinese contro il QPR, squadra di Champhionship. Un percorso iniziato con una vittoria ai calci di rigore e proseguito con le vittorie contro Walsall, Stevenage e l’ultima contro il Brighton di De Zerbi, sempre ai calci di rigore.
Una stagione a due facce quella del Charlton. Mentre in Carabao Cup sta stupendo tutti, in campionato fatica a trovare continuità. Al momento si trova al 17esimo posto in classifica (in un girone composto da 24 squadre). Una posizione che nelle scorse settimane è costata la panchina all’allenatore Ben Garner. Il Charlton ha quindi affrontato il Brighton con in panchina Anthony Hayes, scelto ad interim dal club londinese. Ora il nuovo allenatore degli Addicks è invece Dean Holden. Spetterà a lui quindi cercare di regalare a tutta la comunità di Charlton una storica semifinale in Carabao Cup. E per farlo dovrà battere il Manchester United il 10 gennaio all’Old Trafford, meglio conosciuto come “il Teatro dei Sogni”. Con la speranza che questi sogni per il Charlton diventino realtà.
Ma in Italia è possibile che una squadra di Serie C giochi contro una big di Serie A? Fino al 2021 anche le squadre di Lega Pro partecipavano alla Coppa Italia. Dal 2021 è entrato in vigore il nuovo format che consente la partecipazione solo alle quattro squadre neopromosse (che quindi parteciperanno alla Coppa Italia quando faranno già parte della Serie B) e le quattro migliori squadre di Serie C. Queste sono le tre seconde classificate dei rispettivi gironi e la vincente della Coppa Italia Serie C. Gli esempi più recenti e simili a quello del Charlton in Italia sono di Alessandria e Pordenone.
Nel 2016 l’Alessandria venne eliminata dal Milan in semifinale di Coppa Italia grazie all’1-0 dell’andata firmato Balotelli e al 5-0 del ritorno. Il più recente invece è quello del Pordenone che nel dicembre 2017 venne eliminato in Coppa Italia solamente dall’Inter ma agli ottavi di finale. Nell’edizione ancora in corso hanno partecipato FeralpiSalò, Catanzaro, Reggiana e Padova. Solo la FeralpiSalò è riuscita a passare il turno preliminare venendo poi eliminata dall’Udinese. In attesa di poter rivivere l’emozione di vedere una squadra di Serie C sfidare una big di Serie A, l’appuntamento è al 10 gennaio 2022. Una serata che, a prescindere dal risultato, per il Charlton Athletic Football Club entrerà nella storia.
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