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Dalla panchina di Avellino alla vittoria contro la Spagna: in un anno è cambiato il mondo di Cheddira

Cheddira Bari

6 dicembre 2021. Il Bari pareggia ad Avellino nella 17^ giornata del girone C di Serie C e Walid Cheddira gioca due minuti più recupero, sostituendo Ruben Botta all’88’. Quella del Partenio-Lombardi è per l’attaccante 23enne la partita numero 16 in campionato con i biancorossi, con 3 reti all’attivo. 6 dicembre 2022, esattamente un anno dopo: Cheddira viene chiamato dal Ct del Marocco Hoalid Regragui per sostituire En-Nesyri. Si alza dalla panchina e gli occhi sono quelli di un ragazzo partito dal retrobottega del calcio italiano e arrivato agli ottavi di finale del Mondiale. Di fronte c’è la Spagna, il punteggio è di 0-0. E “Walo” gioca 40 minuti, recupero e tempi supplementari inclusi, a modo suo: attaccando a testa bassa, magari sbagliando qualcosa ma tenendo in apprensione costante la difesa avversaria. A marcarlo non ci sono più Dossena e Silvestri, come un anno prima, ma Rodri e Laporte. Che nella vita di tutti i giorni giocano per il Manchester City.

Cheddira e la prima volta al Mondiale: il racconto del pomeriggio di Doha

Anche nella serata dell’Education City Stadium di Doha, così come in quella di Avellino, nello specchietto retrovisore di Cheddira c’è stata la panchina. All’epoca quella in Bari-Latina 3-1 di fine novembre, oggi le ben tre di fila vissute con il Marocco, senza mai vedere il campo: Walo ha assistito da spettatore non pagante allo 0-0 contro la Croazia e ai successi su Belgio e Canada. Lo ha fatto pazientando. La gavetta e l’attesa non fanno certo difetto a questo ragazzone che dopo la D con la Sangiustese ha toccato la C con Mantova, Arezzo e Lecco. Fino alla chiamata del Bari nell’estate del 2021. Un film che Walid avrà ripercorso alle 17.39 del 6 dicembre 2022, quando ha preso il posto di En-Nesyri, che di professione fa (anche lui) il centravanti e gioca nel Siviglia. Stessa squadra di Bounou, eroe di giornata ai calci di rigore. Ma questa è un’altra storia.

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La partita di Cheddira è stata fatta di scatti, impegno, qualche errore in fase di controllo ma tanta voglia di essere protagonista. Con successo. Al primo pallone toccato ha cercato la girata in area, controllata agilmente da Unai Simon. Dopo essere stato rimontato da Laporte su un lancio che l’aveva portato in area avversaria, ma in posizione irregolare, ha fatto urlare tutti al gol al 13′ del primo tempo supplementare: scambio al limite dell’area con Ounahi, sinistro dal dischetto e respinta con i piedi di Unai Simon. Altre due sgroppate nel secondo supplementare prima della festa collettiva ai calci di rigore. Il Marocco ha riscritto la propria storia, toccando per la prima volta i quarti Coppa del Mondo dopo essere diventata nel 1970 la prima africana di sempre a raggiungere la fase a eliminazione diretta. Walo, che un anno fa partiva dalla panchina in C e che nella prima parte della sua stagione di esordio in B (il Bari ha creduto in lui e lo ha riscattato dal Parma per una cifra vicina ai 150mila euro più il 50% sull’eventuale cessione futura garantito al club emiliano) ha segnato 14 gol, compresa la Coppa Italia, e servito 5 assist, è pronto a scrivere ancora altri capitoli della sua.