Dal progetto della Juventus Next Gen alla sera che ha cambiato il club: la storia di Cherubini
28 novembre 2022. L’universo (del calcio) ha gli occhi proiettati sui Mondiali in Qatar. Il Brasile ha vinto con la Serbia. In campo ci sono Portogallo e Uruguay. Cristiano Ronaldo ha toccato quel pallone? O è gol di Bruno Fernandes? Ma, all’improvviso, quegli occhi si spostano, almeno in parte, da un’altra parte del mondo. C’entra, anche, il passato del numero 7 portoghese. Dal “Lusail Iconic Stadium” a Torino. 5.640 i km di distanza se si cerca su Google Maps. Una notizia ha scosso il calcio. A sorpresa. Tutti i componenti del CDA della Juventus si sono dimessi, compresi il presidente Andrea Agnelli e il vicepresidente Pavel Nedved. Fine di un’era. Gianluca Ferreroil sostituto ai vertici del club. Un cambiamento che segna e segnerà un prima e un dopo. Un processo di trasformazione in cui si innesta un segno di continuità rappresentato dall’area sportiva e da due nomi: l’allenatore Massimiliano Allegri e il direttore sportivo Federico Cherubini.
Il percorso di Cherubini
Un futuro, quello di Cherubini, che poteva essere, però, diverso. Il ds bianconero, infatti, come ha rivelato Sky Sport aveva presentato le sue dimissioni. Dimissioni respinte da Andrea Agnelli, Cherubini resta al suo posto. Lui e Massimiliano Allegri, così, rappresenteranno la continuazione tra l’era Agnelli e il futuro che è pronto ad aprirsi. Una storia che parte da lontano quella dell’attuale ds. La gavetta con il Foligno, l’interesse di alcuni club e poi nel 2012 la chiamata da Torino. Cherubini entra nella Juventus. Due i riferimenti da cui imparare: Marotta e Paratici. Proprio i due che provarono a portarlo alla Sampdoria. E anche all’interno del club, quello compiuto da Cherubini è un percorso. Graduale e di crescita. Insomma, un processo.
Dal settore giovanile al ruolo di Football Director, fino alla carica di direttore sportivo, per sostituire Paratici. Nel mezzo un altro importante traguardo: la creazione e la crescita del progetto della seconda squadra. La Juventus U23, ora denominata Juve Next Gen. Un progetto di cui è tra i principali fautori. Nato nell’era Agnelli, è pronto per svilupparsi ancor di più. I primi, e importanti, frutti si sono già visti. E proprio la partita della formazione di Brambilla contro il Mantova è stata l’ultima partita di Agnelli come presidente della Juventus.
Cherubini e la Juventus Next Gen
Un progetto. La Juventus U23. Federico Cherubini, il responsabile del progetto Juventus Under 23. “Vogliamo avere ragazzi che possano diventare giocatori della Juventus o, in alternativa, giocatori di club europei di prima fascia”, l’obiettivo dichiarato dall’attuale ds nel corso di una intervista a Ultimo Uomo. Una storia iniziata nell’agosto del 2018. L’unica seconda squadra in Italia. Il campionato di Serie C come punto di partenza. Il 21 dello stesso mese la prima storica partita ufficiale contro il Cuneo. Il 26 agosto 2022, il cambio ufficiale in “Juventus Next Gen”. “Un forte desiderio di innovazione che è figlio di una mentalità, quella bianconera, che ha sempre lo sguardo rivolto al futuro”. Anni fatti di crescita e traguardi raggiunti. La prima salvezza, la vittoria della Coppa Italia di Serie C, playoff vissuti da protagonisti, la prima all’Allianz. Ma, soprattutto, i tanti giovani lanciati in prima squadra. Una realtà di crescita, formazione e maturazione per un salto più consapevole e sicuro. Da Fagioli a Miretti, passando per Soulé, De Winter, Iling e molti altri.
Una realtà divenuta esempio e oggetto anche di una tavola rotonda tenutasi prima della partita allo Stadium contro il Mantova. “Oggi voglio solamente fare un ringraziamento. Non ho particolari cose da aggiungere. Voglio ringraziare chi è intervenuto. Questo evento nasce da una chiacchierata con Ghirelli qualche mese fa. Oggi speriamo ci siano 25 mila persone allo stadio. Voglio ringraziare le persone che negli anni hanno portato avanti questo progetto. Ora iniziamo a raccogliere i primi frutti. Il valore della nostra seconda squadra è aver congiunto due mondi che nella Juventus erano paralleli: la prima squadra e la Primavera”. Le parole di Cherubini durante l’incontro. Ora parte un nuovo corso per la Juventus. Con una certezza. Il progetto Next Gen.