L’Avellino ha concluso al quattordicesimo posto del girone C la passata stagione di Lega Pro. I 43 punti messi a referto dalla squadra campana sono valsi una salvezza diretta, ma non sono bastati per garantirsi l’accesso ai playoff. Per poter riportare la società nelle categorie che le spettano, la dirigenza ha effettuato un mercato estivo ricco di colpi importanti. L’arrivo del bomber Patierno, l’innesto in mediana dell’ex Pescara Palmiero e, non per ultimo, l’approdo in maglia biancoverde di Gabriele Gori. Un’altra doppietta nell’ultimo turno di campionato contro il Brindisi per l’attaccante classe 1999, la seconda in questo campionato. La prima contro il Potenza alla settima giornata, tra l’altro i primi gol in maglia biancoverde. Tra ottobre e novembre sono 7 le reti in campionato, più una in Coppa Italia Serie C nei trentaduesimi di finale contro il Monopoli.
Il nuovo attaccante dell’Avellino è nato nel 1999 a Firenze. Dopo una stagione tra le file della Sestese, è proprio il club viola a mettere gli occhi su di lui decidendo di inserirlo all’interno del proprio settore giovanile. Dopo 8 anni con il giglio sul petto, Gori si sposta in prestito al Foggia. A soli 19 anni esordisce tra i professionisti in una piazza calda e focosa come quella pugliese. Sfortunatamente, durante la stagione non riesce ad imporsi come sperava inizialmente, cominciando quindi una lunga trafila di prestiti. Nel gennaio dello stesso anno si accasa a Livorno. Nonostante la rete all’esordio, in maglia amaranto disputa solamente 9 partite prima di trasferirsi all’Arezzo. In Toscana trova continuità e 9 reti che gli valgono il ritorno in cadetteria con il Vicenza. Nella passata stagione, ha giocato da protagonista la Serie B con la Reggina, si tratta di un acquisto dall’estremo spessore per l’Avellino.
Dopo un grande mercato estivo, per i biancoverdi era chiaro fin da subito che non sarebbe stata una stagione di transizione. Grazie all’acquisto di Gori, Pazienza può contare su un’altra soluzione per sviluppare la propria manovra offensiva. Mancino, rapido, ma anche ben piazzato e abile nelle palle alte, una spina nel fianco per i difensori della categoria. Assieme a Cosimo Patierno, reduce da 19 gol nella passata stagione con la Virtus Francavilla, doveva andare a formare una coppia d’attacco potenzialmente devastante per la Serie C. Complice però l’infortunio di un mese dell’attaccante classe 1991, la coppia non si vede in campo insieme dalla sfida di Coppa Italia contro il Monopoli. Nel frattempo l’esplosione proprio di Gori con la doppietta al Potenza e il feeling con Sgarbi, nuovo partner in attacco. Per l’ex Fiorentina il magic moment è arrivato tra ottobre e novembre, con i gol tra gli altri al Monterosi, Catania, Virtus Francavilla e appunto la doppietta al Brindisi. Vola l’attaccante e vola l’Avellino che ha raccolto nelle ultime 7 partite 6 vittorie e un pareggio, a due soli punti dalla Juve Stabia capolista. Ora c’è abbondanza davanti nel 3-5-2 di Pazienza, non dimenticando neppure Marconi. Quel che è certo è che la cura dell’allenatore subentrato a Rastelli funziona, sia per la squadra che per lo stesso Gabriele Gori.
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