Chi è Matteo Abbate, il nuovo allenatore della Pergolettese che nella vita ha sempre saputo reagire
Matteo Abbate è ufficialmente il nuovo allenatore della Pergolettese. Per lui è l’inizio di un nuovo capitolo lontano da Piacenza, che sente come una seconda casa. È un ragazzone pieno di vita che ha saputo affrontare la sfida più dura che la vita poteva mettergli davanti. Ne aveva parlato lui stesso ai microfoni di Tggialloblu: “Ho avuto un tumore maligno. Non l’ho detto quasi a nessuno, non volevo essere compatito.” Matteo ha voluto lanciare un messaggio di speranza e coraggio: “Lottare sempre, credere nella guarigione, se ne può uscire”.
Abbate, da Orbetello insegue il sogno di diventare calciatore
Originario di Orbetello, lascia la Toscana nel 2003 per fare presto il suo esordio in Serie A da calciatore. Infatti, dopo aver fatto la trafila tra le giovanili del Piacenza, è stato portato in prima squadra dove ha condiviso lo spogliatoio con giocatori del calibro di Eusebio Di Francesco a centrocampo e Dario Hubner in attacco. Nella prima stagione tra i professionisti ha raccolto 6 presenze, purtroppo il finale di quella stagione non è stato da ricordare per il classe 1983 ed il suo Piacenza. L’annata è terminata con la retrocessione, Abbate scende così di categoria assieme agli emiliani e lì è rimasto fino al 2009, eccezione fatta per una breve parentesi in Serie C con l’Ancona nella stagione 2006/07.
L’esperienza a Verona sotto la guida di Mandorlini
Nel 2009/2010 ha vissuto una nuova esperienza con il Gallipoli in Serie B, prima di scendere di nuovo di categoria, in Serie C, per aiutare l’Hellas Verona a ritornare in cadetteria. I gialloblù ci mettono solo una stagione per risalire in Serie B, anche grazie alla guida di Andrea Mandorlini. É il Verona di Hallfreddson, Jorginho e Juanito Gomez. Lì Abbate ha passato un altro anno e mezzo, prima di passare alla Pro Vercelli nel gennaio del 2013.
Un lungo girovagare per l’Italia fino al ritorno a Piacenza
Dopo aver concluso la stagione in Piemonte, il difensore scende di nuovo di categoria. In Serie C milita prima nella Cremonese, poi nel Pavia, e infine ritorna a Piacenza, dove gioca sia con i biancorossi che con la Pro Piacenza, squadra con cui Abbate ha concluso anticipatamente la sua carriera da calciatore a causa di un brutto infortunio, la rottura del legamento crociato posteriore del ginocchio dopo un fortuito scontro di gioco. La diagnosi parlava di quattro mesi di stop e un rientro appena dopo Natale. Il rientro c’è stato ma la seconda ricaduta ha portato a una diagnosi pesante: ricostruzione del legamento con altri 7-9 mesi di stop. È il 2018 e Abbate sulla soglia dei 35 anni ha preferito dire stop al calcio giocato per intraprendere la carriera da allenatore.
L’inizio della carriera manageriale: l’incontro con Baschirotto
La prima esperienza di Abbate da allenatore è nella provincia piacentina: nell’estate del 2018 Matteo diventa viceallenatore dell’ASD Carpaneto, squadra del girone D di Serie D. In quella squadra Abbate ha trovato un difensore che oggi sta sorprendendo tutti in Serie A: si tratta di Federico Baschirotto, oggi colonna del Lecce nel massimo campionato italiano. Dopo il Carpaneto l’ex difensore continua la sua gavetta nelle giovanili di Monza e Alessandria e Piacenza.
A cura di Gian Maria Abelli