Colombi, dall’esordio in A ai consigli di Buffon: chi è il portiere del Rimini
Il Rimini sta vivendo un inizio di stagione complicato. I soli 4 punti raccolti nelle prime sette giornate hanno spinta la società emiliana a cambiare la guida tecnica. Fuori Raimondi e dentro Troise. Un altro dato preoccupante, però, è quello relativo ai gol subiti: 18 in 7 giornate. Troppi da digerire. Così il Rimini ha pensato di muoversi anche sul mercato degli svincolati per regalare al neo allenatore un nuovo portiere. Il profilo scelto è quello di Simone Colombi, estremo difensore di esperienza con un passato in serie A.
Colombi, dalla B con la Juve Stabia fino all’esordio in A con Zeman
È una storia di perseveranza e tenacia, quella di Simone Colombi. Il classe 1991 si forma nel settore giovanile dell’Atalanta. Ben 8 anni sotto l’ala protettiva dei bergamaschi. Nella stagione 2008-2009 arrivano le prime panchine in serie A, sempre con il club nerazzurro. L’esordio, però, è da rimandare. L’anno dopo arriva il primo prestito al Pergocrema, squadra di serie C1 con cui colleziona 18 presenze. A gennaio dell’anno seguente arriverà la prima soddisfazione in carriera. Nella finestra del mercato invernale Colombi viene cercato dalla Juve Stabia, con la prospettiva di giocarsi le sue carte da titolare. Risultato? Intero girone di ritorno dal primo minuto e storica promozione in serie B dopo i playoff. Chiusa la parentesi con il club campano, nel 2012 passa al Modena. Un’altra stagione da titolare e ottavo piazzamento nel campionato di B. L’anno successivo, a 23 anni si divide tra Padova e Carpi, sempre in serie B. Ma si dice che tutto arriva per chi sa aspettare. Terminato il prestito al Carpi fa rientro a casa, all’Atalanta. Il club bergamasco trova un accordo a titolo definitivo con il Cagliari. I rossoblu nella stagione 2014-2015 sono in serie A e a guidarli dalla panchina c’è un certo Zdenêk Zeman. È in una afosa giornata di fine Agosto che arriva il debutto in A per Simone Colombi. Sul campo del Sassuolo finisce in pareggio, ma per il portiere classe 1991 quella data è scolpita nella storia.
Colombi, dalle 100 presenze con il Carpi al Parma con Buffon
Nel 2016 Colombi fa ritorno a Carpi, ma questa volta la squadra emiliana è in serie A. Disputerà la sua unica partita stagionale nell’ultima giornata e con il Carpi già retrocesso. Un’annata amara, ma nella carriera di Colombi c’è sempre la forza di ripartire. Dopo 2 anni da titolare in serie B con i biancorossi, il 26 gennaio 2019 l’ex Cagliari entra nella storia del club emiliano: nella sconfitta per 3-1 contro il Cittadella Colombi diventa il sesto portiere nella storia del Carpi a toccare le 100 presenze. Un’altra data da ricordare. La stagione del 2019, però, è un’annata che ricorderà solo per questo traguardo. Perché a fine campionato non solo il Carpi retrocederà in serie C, ma lo farà senza l’aiuto di Colombi, impossibilitato da un infortunio alla mano destra che lo terrà fuori per metà anno. Smaltito l’infortunio e la delusione, Simone tornerà in A con il Parma. Coprirà per lo più il ruolo di riserva di Sepe e nel 2020-21 retrocederà in B con il club emiliano. Ma ancora una volta, come ci insegna la carriera di Colombi, non tutti i mali vengono per nuocere. Nell’esperienza in B con i crociati, infatti, conoscerà l’idolo di una vita: Gianluigi Buffon. Aver attorno ‘Gigi’ tutti i giorni e apprendere da lui è qualcosa che possono vantare in pochissimi in carriera. Alla conferenza stampa di presentazione con la Reggina, dopo la parentesi Parma, parlerà così: “Ho avuto modo di conoscere Gigi fuori dal campo e ho cercato di rubare più segreti possibili. Cercherò di mettere a disposizione un po’ di quello che ho appreso da lui”.
La Serie C e la missione Rimini
Nell’ultima stagione è sceso in campo 25 volte in serie B con la maglia della Reggina. Ha collezionato 196 presenze totali in B, 10 in A. Un passato importante. Adesso, a 32 anni, è arrivata la chiamata del Rimini. Alla squadra emiliana, ultima per gol subiti a ben 6 di distanza dalla penultima, arriva con il compito di portare esperienza e sicurezza ad un reparto difensivo apparso fin troppo incerto. La missione è di quelle importanti: provare a blindare la porta del Rimini ultimo in classifica. Adesso, spazio al campo e ai suoi verdetti.
A cura di Lorenzo Avagliano