Chi è Mario Somma, il nuovo allenatore del Foggia
Mario Somma è il nuovo allenatore del Foggia. La settimana della squadra pugliese è stata molto movimentata: lunedì sono arrivate le dimissioni a sorpresa di Gallo dopo la convincente vittoria per 3-0 contro la Juve Stabia. Martedì poi la conferenza stampa di Canonico, presidente della società, che non le ha mandate a dire all’ormai ex allenatore. Ieri, 22 febbraio, è poi arrivata la risposta di Gallo, preso in causa dai commenti del massimo dirigente foggiano. Oggi, giovedì 23 febbraio, è il giorno del nuovo allenatore dei rossoneri: si tratta di Mario Somma, 59 anni, alla prima esperienza in Puglia e che verrà presentato in giornata.
La Serie A con l’Empoli di Di Natale e Ciccio Tavano
“Il mio mestiere non è gestire uomini. La gestione dell’uomo la lascio ai presidenti, ai direttori sportivi e alle fidanzate. Il mio mestiere è allenare uomini“. Parola di Mario Somma che, in carriera, di uomini importanti ne ha allenati parecchi. Ma andiamo con ordine. Gli inizi del suo viaggio da allenatore non sono a Latina, sua città natale, ma in Toscana. Dopo un primo anno con l’Arezzo in Serie C, Somma nella stagione 2003/04 allena l’Empoli in B. É l’Empoli di Tavano, Rocchi e Di Natale, guidato fino alla promozione. Il battesimo nel massimo campionato italiano non è però dei migliori, e dopo 20 giornate viene esonerato.
Tanta Serie B con Hamsik e Nainggolan
Poco male, si riparte da Brescia, in Serie B. Siamo nella stagione 2006/07 e nella squadra lombarda ci sono due talenti che avrebbero fatto, a loro modo, molta strada. Si tratta di Alessio Cerci e, soprattutto, di Marek Hamsik. Marekiaro fa davvero un’ottima impressione all’allenatore, che lo ricorda così in un’intervista a Radio CRC: “Hamsik era un predestinato, a livello personale dico che Marek è un ragazzo da presentare alla propria figlia. È un ragazzo eccezionale ed è sempre sorridente, è davvero un piacere lavorarci insieme”.
Nella stagione successiva è un altro grandissimo talento a fare breccia nel cuore di Mario Somma. Dopo aver terminato anzitempo l’avventura a Brescia, l’anno dopo l’allenatore laziale viene chiamato a stagione in corso dal Piacenza. L’obiettivo? Condurre la squadra alla salvezza. Sarà, a tutti gli effetti, una missione: a fine stagione la squadra emiliana si piazzerà al 15° posto, garantendosi la permanenza in Serie B. Ad aiutare Somma in questa avventura, un centrocampista niente male: Radja Nainggolan. Il belga, all’epoca 17enne, mostrava già un grandissimo talento, ma doveva essere guidato nel modo giusto. E di ciò Somma ne era perfettamente consapevole, dato che in un’intervista di qualche tempo fa ricordò le parole esatte pronunciate all’attuale giocatore della Spal: “Sappi che dipende tutto da te, non mi stupirei se fra tre anni sarai diventato un giocatore del Real Madrid così come al tempo stesso non mi stupirei neppure di ritrovarti, sempre fra tre anni, a giocare in Eccellenza“
Dopo un lungo viaggio, ecco Foggia
Questi sono anni caratterizzati da un forte girovagare per Somma. Dopo il Piacenza per l’allenatore ci sono state altre avventure in Serie B tra Mantova, Triestina, Grosseto e Latina. Nel mezzo anche il Cosenza in Serie C. Categoria in cui tornerà per allenare Catanzaro e Potenza, e Serie C che lo rivedrà protagonista sulla panchina del Foggia.
“Io entro nello spogliatoio e trasmetto ottimismo” diceva Somma in un’intervista post partita nel 2016. Ottimismo che è proprio quello di cui ha bisogno l’ambiente foggiano: dopo aver disputato una stagione a ottimi livelli, lo shock dell’addio di Gallo può essere superato solo con ottimismo. Anche perché l’allenatore laziale trova una squadra in salute e al quarto posto in classifica. Il matrimonio tra Somma e il Foggia s’ha da fare: da una parte, la squadra pugliese vuole mantenere l’ottimo piazzamento play-off; dall’altra, Somma è pronto a rilanciarsi e a mettersi in gioco. Se questo matrimonio sarà vincente, lo dirà solo il campo.