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Ciurria o…”Fante”: dalla Serie C al primo gol in Serie A contro l’Inter. Una storia da raccontare

Chi lo ha detto che, in fondo, il mondo non sia un intero campo da battaglia. Lo è, di sicuro, quello da calcio. E la storia che vogliamo raccontare è quella di un “Fante”. Un soldato, uno che non si ritira facilmente. Sedetevi comodi, perché si parte. Voce del verbo Patrick Ciurria. 27 anni, di Reggio Emilia., con un passato in Serie C con la maglia del Pordenone. Ma facciamo un passo in avanti: se vi dicessimo che è partito dal Castellerano e che proprio contro l’Inter ha segnato il suo primo gol in Serie A, ci credereste? Forse no. Invece, è proprio così. Una di quelle storie che non si sentono tutti i giorni. Un piattone sinistro a battere Onana. Una corsa verso i propri tifosi. Quella tipica di chi è incredulo. E di chi, ha vissuto un sogno dopo una gavetta infinita. Un sogno appena iniziato, che vuole ancora alimentarsi di emozioni. Una dopo l’altra.

Dal Castellerano alla favola Pordenone: come Di Carlo e Tesser valorizzarono Ciurria

“Fante”, come lo chiamavano ai tempi dello Spezia, dove si può dire sia partita la sua carriera. Ma non il suo percorso inteso quale inizio di tutto. Della fatiche, dei piccoli passi in avanti, degli enormi sacrifici. Fante, appunto. Perchè disposto a morire sul campo di battaglia. Perchè nato per aiutare i suoi compagni. Da Castellerano, un piccolo comune italiano in provincia di Reggio Emilia, iniziamo la narrazione di una storia dalle mille sfumature. Il calcio dilettantistico, i campi in terra battuta. Ma Ciurria non si è mai arreso. Era sicuro di poter scalare posizioni. Gli occhi attenti degli osservatori su di lui, capiscono che non si tratta di un giocatore come gli altri. Così, il telefono squilla. Non come le altre volte. Era lo Spezia, che lo fa giocare in Primavera nella stagione 2012-2013 prima di tesserarlo in Prima squadra. Il club ligure punta su di lui e lo acquista a titolo definitivo.

Mg Monza 07/01/2023 – campionato di calcio serie A / Monza-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: gol Patrick Ciurria

Il debutto arriva. E presto. Era un sfida di Coppa Italia contro la Pro Patria. Ciurria fa il suo esordio tra i grandi, attorniato dall’emozione generale. Anche se, il bello, doveva ancora venire. 14 giorni: è esattamente il tempo che passa dalla sua prima apparizione in Coppa a quella in campionato, in Serie B. In totale, tra il 2012 e il 2013, ben 5 presenze in serie cadetta e 3 in Coppa Italia. Dopo aver “saltellato” a lungo tra Primavera e Coppa Italia sempre con i bianconeri, la stagione 2015-2016 sarà quella giusta. Saranno ben 18 le apparizioni in campionato e 1 il gol.

Il primo gol tra i Pro: “Lo aspettavo da tanto tempo”

Il primo, tra i professionisti. E’ da un bel pò che aspettavo questo gol – disse in sala stampa dopo la vittoria sul Vicenza -. Ringrazio davvero tutti per avermi aiutato a fare in modo di riuscire a spedire in rete quel pallone e voglio dedicarlo alla mia famiglia, alla mia fidanzata, ai miei compagni ed a tutti coloro che mi hanno sempre sostenuto, anche nei momenti difficili”. Fu Di Carlo, ai tempi, a dargli fiducia.

Dopo le brevi esperienze con le maglie di Sudtirol e Siena, lo tessera il Pordenone. Qui, la sua esplosione, con Attilio Tesser in panchina. Un anno di rodaggio, ma quello dopo è una favola immensa. 37 presenze, 3 reti e 7 assist. Ma, soprattutto, una fantastica promozione in Serie B. E in cadetteria, la seconda punta si conferma ancora, per altri due anni. 37 gettoni (35 in campionato e 2 ai playoff) nella stagione 2019-2020 e 38 l’anno successivo (di cui 2 in Coppa Italia). Un “Fante”, a battagliare, a soffrire.

Esperto di promozioni: la A col Monza, la svolta di Palladino e il primo storico gol contro l’Inter

Dopo le straordinarie prestazioni con il Pordenone, Galliani gli mette gli occhi addosso. L’ex direttore sportivo del Monza lo vuole nell’organico di Stroppa. Coi neroverdi, Ciurria aveva messo a segno 14 reti e fornito 18 assist in due anni di Serie B. Non male, per uno che è partito dai dilettanti al Castellerano. Coi brianzoli, Patrick si conferma spietato: 34 presenze, 5 gol e 6 assist in bacheca. 4 apparizioni anche ai playoff con 2 assist. E un’altra fantastica promozione, conquistata agli spareggi, in finale contro il Pisa. Serie A: qualcosa di impensabile solo qualche anno fa. E Ciurria fa la sua figura, anche nel massimo campionato. All’inizio è Birindelli ad oscurarlo un po’, poi la svolta con l’arrivo di Palladino in panchina.

Lo sposta da seconda punta ad esterno di tutta fascia. Imprevedibilità, corsa, dinamismo. La capacità di saltare l’uomo come pochi e l’abilità di saper valorizzare gli inserimenti di Colpani e Pessina. Insomma un valore tattico, oltre che umano, fondamentale. Il Monza ha bisogno di Ciurria e Ciurria ha bisogno del Monza. E Contro l’Inter, il numero 84 ha prima segnato con un sinistro a giro da fantascienza a battere Onana, e poi disegnato la parabola per l’autogol di Dumfries di testa, su pressing di Caldirola (all’inizio il gol era suo per la Lega). Ciurria, o se volete, “Fante”. Al servizio del suo popolo. Palladino ha trovato il suo soldato ideale.

A cura di Manuele Nasca

Redazione

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