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Cos’è il Club 15, il progetto della Juventus

La Juventus è tra le pioniere in materia: la crescita dei giovani è da sempre un focus importante per la società torinese. Lo dimostra il passato, il presente e anche il futuro, viste le solide basi già gettate per  coltivare i campioni che verranno. Il settore giovanile è tra i più floridi del nostro paese, con il progetto Under 23, poi diventato Next Gen, a fare da punta di diamante di un vivaio importante. La seconda squadra della Juventus è nata nel 2018 come un progetto unico in Italia, un serbatoio importante per la prima squadra ma anche per i club internazionali. La collaborazione con le società estere nasce da un progetto voluto da Federico Cherubini, attuale direttore sportivo della Juventus che è stato per anni direttore del settore giovanile bianconero. Il “Club 15” è sinergia, progettazione e collaborazione sul mercato.

Club 15, cos’è il progetto

Il “Club 15” è una rete di contatti internazionali, dove il “15” indica il numero di paesi in cui la Juventus mantiene attiva questa collaborazione. Lo stesso Cherubini in un’intervista a Tuttosport nel 2017 rivelò, da braccio destro di Paratici e Marotta, in cosa consistesse il progetto. “Sei anni fa (2011, ndr) è stata istituita una divisione su volontà di Marotta e Paratici. Avevamo 46 giocatori di proprietà e nacque l’idea di creare una figura apposita che li seguisse a livello tecnico e personale: un ds dei prestiti. La cosa funzionò, poi casualmente Vryzas, allora presidente del Paok Salonicco, mi invitò in Grecia. Dal confronto capimmo che l’estero poteva essere un’opportunità enorme, visto che le percentuali di utilizzo dei ragazzi in B e C erano basse. Con Marotta e Paratici pensammo idealmente alla possibilità di ‘piantare bandierine’ nei 15 Paesi europei più interessanti. Tra noi demmo al progetto il nome di Club 15, puntando a valorizzare nel tempo il rapporto con alcuni club. Non conta solo avere un calciatore in prestito, ma far parte di una galassia. Creando questa rete e consolidando i rapporti in un network di club dal livello più basso del nostro c’è la possibilità di avere informazioni, assistenza e supporto su un ambito completamente diverso dallo scouting“. 

Club 15, le squadre che ne fanno parte

Dai più piccoli alla Next Gen, che milita in Serie C, il settore giovanile della Juventus dedica molta attenzione alla crescita dei calciatori. Lo stesso Cherubini è sempre stato in prima linea per promuoverla, e il progetto “Club 15” della Juventus dimostra questa tesi. Negli anni i contatti, la sinergia e la strategia si sono allargati e rafforzati, e la Juventus ha iniziato a collaborare con i club esteri. Questo rapporto privilegiato facilita le trattative e i trasferimenti, ma soprattutto consente ai giovani bianconeri e, viceversa, ai giovani delle squadre associate di crescere in realtà adeguate. Non è un circolo chiuso e i contatti sono sempre in espansione, ma ad oggi sono queste le società ad aver aderito al progetto “Club 15”:

  • Den Bosch, Den Haag, Vitesse e FC Utrecht in Olanda
  • Losanna, St. Gallen, Sion e Lugano in Svizzera
  • WSG Swarovski Tirol in Austria
  • Zulte Waregem in Belgio
  • Deportivo Mirandés e Deportivo Alavés in Spagna
  • AEK Atene in Grecia
  • Cincinnati FC negli Stati Uniti
  • Aberdeen in Scozia

Club 15, i giocatori coinvolti

Le collaborazioni fruttano e i rapporti si intensificano. Ogni anno – o addirittura ogni sessione di mercato – la Juventus tratta i prestiti di circa 50 giocatori, creando una sinergia con i club esteri. La società preferisce trattare con società straniere per far crescere quei giovani che in Italia non avrebbero spazio. Negli anni diversi giocatori hanno fatto parte di questa rete di scambi, come Vajebah Kaliefah Sakor, mediano classe 1996 in forza alla Triestina. Acquistato dalla Juventus nel 2013, Sakor ha disputato un ottimo campionato in Primavera prima di partire per i vari prestiti in Belgio, Norvegia, Olanda e Finlandia. Stesso destino capitato a Stefano Beltrame, ora centrocampista del CS Marítimo (Portogallo), che dopo varie esperienze italiane (Bari, Modena e Sampdoria tra le altre) è partito in prestito per l’Olanda. 

Dario Del Fabro, oggi al Cittadella, ha affrontato lo stesso percorso che dalla Juventus lo ha portato in Scozia, Olanda e Belgio, così come Nikita Vlasenko (ancora di proprietà dei bianconeri) tra Sion ed Excelsior (Olanda). Anche il terzino classe 2000 Wesley è maturato al Sion, mentre Nikolai Baden Frederiksen lo ha fatto tra Fortuna Sittard, WSG Swarovski Tirol e Vitesse. Al WSG è stato legato anche Giacomo Vrioni, attaccante che è stato recentemente ceduto al New England Revolution, diventando il primo calciatore dell’Under 23 bianconero a passare in MLS.

Redazione

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