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Riccardo Colombo lascia il calcio, dal Torino alla fascia di capitano della sua Pro Patria

39 anni e un amore profondo per il pallone. Riccardo Colombo appende definitivamente le scarpette al chiodo e lascia il calcio. E finisce dove tutto è iniziato: Busto Arsizio con la sua Pro Patria. Dal gol in A col Torino insieme a Rolando Bianchi alle promozioni ottenute proprio in Lombardia dalla D alla C e dalla C alla B con la Salernitana. 

Colombo, una vita a Busto Arsizio

Un amore per il calcio. Un amore per la Pro Patria. Dal 2016 al 2022 sono stati gli anni passati da Riccardo Colombo a Busto. Il centrocampista si è messo a servizio della squadra che lo ha lanciato, vincendo il campionato di Serie D e tornando in Lega Pro. 169 presenze in Lombardia e 10 reti in 6 stagioni. Numeri che lo hanno fatto entrare di diritto nella hall of fame dei giocatori passati nella Pro Patria. Il club ha deciso di omaggiare il calciatore con un video e di promuoverlo Responsabile del Settore Giovanile. Una nuova avventura fuori dal campo per uno dei simboli della squadra.

Quel primo gol in Serie A al “Massimino” di Catania

La prima volta non si dimentica mai. Soprattutto se si tratta del primo e unico gol messo a segno in Serie A. L’occasione arriva con la maglia del Torino nella stagione 2008/09, conclusasi con una amara retrocessione in Serie B. La rete è siglata al “Massimino” di Catania contro i rossazzurri di Walter Zenga e arriva nei primi minuti di gioco. La gara poi si conclude con la tripletta di Peppe Mascara. Poi in totale sono 27 le presenze in massima serie coi granata. 

Colombo, una carriera tra promozioni guadagnate e sfiorate

Una carriera di spessore e di livello, quella di Riccardo Colombo. Ben due promozioni guadagnate sul campo, con Pro Patria e Salernitana verso il finale di carriera. E poi tanti salti di categoria sfiorati, come quello con l’Albinoleffe. I bergamaschi arrivarono in finale playoff per la Serie A contro il Lecce nel 2008 dopo una grande stagione, l’ultima vissuta con questa maglia da Colombo.

Anche a Reggio Calabria ha potuto sognare un’altra grande promozione. Sotto la guida di Gianluca Atzori la formazione amaranto ha potuto giocarsi un’importante semifinale playoff contro il Novara di Attilio Tesser. Non è bastato però un doppio pareggio che è valso il passaggio del turno ai piemontesi, sfumando il sogno della Reggina e della sua gente. Una carriera fatta di passione, cuore e un amore incondizionato per il calcio. Ora una nuova pagina di vita, sempre con il pallone al suo fianco.

A cura di Federico Rosa

Redazione

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