Un punto importante per il Catania di Baldini contro il Campobasso. I siciliani riescono, grazie al pareggio interno, a portarsi a +8 sulla zona playout. Il rammarico della vittoria sfumata, vista la mole di occasioni create appare chiaro ed evidente. “La prestazione è stata fatta anche oggi -esordisce Baldini– abbiamo rallentato dopo il vantaggio concedendo un po’ troppo campo al Campobasso ma non ricordo una parata di Sala. Avevo la sensazione nel primo tempo che la squadra fosse stanca ma mi devo ricredere perché dopo il gol preso ha riaccelerato creando due occasioni importanti con Biondi e Russotto. Abbiamo ridato pressione buttando via una ventina di minuti dove non siamo stati brillantissimi ma contento perché il pareggio ci allontana di un ulteriore punto da Paganese e Messina e ci avvicina alla zona playoff visto che siamo a -2. Ci è mancato il colpo del ko”.
Rammarico, si, ma anche tanta gratitudine. Quella che i tifosi della Curva Nord hanno espresso alla squadra tramite un eloquente striscione (“In condizioni ideali sarebbe stato un successo, malgrado tutto avete vinto lo stesso”). L’allenatore rossazzurro, alla lettura ne è molto colpito. “Bellissimo, conferma quello che ho detto fin ora. Questa squadra ha 40 punti e 44 sul campo. Oggi non dobbiamo dimenticare assolutamente un’impresa che hanno fatto i ragazzi, i quali hanno bisogno di un attestato di stima importante. Raggiungere questo risultato, a sette giornate dalla fine, con tutto quel che è successo quest’anno è qualcosa di cui dar merito a loro”.
“Capisco che per una piazza come Catania una salvezza in C non è eclatante. Lotteremo fino all’ultimo per entrare nei playoff. È stata una stagione incredibile, le cose che possono sapere tifosi e giornalisti sono la metà della metà di quelle che si possono raccontare” dice Baldini. Lo stesso allenatore poi continua: “Questo libro che stiamo scrivendo non penso sia alle fasi conclusive, c’è una storia importante da poter scrivere ancora nelle prossime gare”.
Molto sorprendente, il ritorno in campo di Luca Moro. Il bomber d’Italia (21 reti in 24 partite), è infatti tornato titolare dopo due gare di assenza. “L’abbiamo recuperato al 90’ -racconta Baldini – non avevo alternative. Ho messo dentro Russo, classe 2004, a dieci minuti dalla fine, dobbiamo giocare tante partite ravvicinate. Per andare a Foggia faremo non so quante ore di pullman e dopo andremo ad Avellino. Luca si è impegnato come sempre e voleva esserci ma era evidente potesse avere delle difficoltà, anche la squalifica di Šipos ci ha costretto a farlo giocare”.
Non solo calcio giocato. Catania-Campobasso, infatti, ha rappresentato, dopo l’ok inviatagli dal Tribunale, la prima gara da patron rossazzurro di Benedetto Mancini. “Il gruppo ha pensato alla partita come ha sempre fatto. È logico che tra il giorno prima ed il giorno della gara c’è stato un tourbillon incredibile, com’è sempre successo in passato, perché in occasione delle partite è sempre successo qualcosa di complicato. Son tutte cose che portano via energie ma noi abbiamo pensato alla squadra. Con Mancini non ci siamo incontrati. Avremo un mese e mezzo di tempo per conoscerci”.
A cura di Damiano Tucci
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