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Contini, dai consigli di Pavoletti a Legnago: “Voglio far bene per realizzare il mio sogno”

I gol per un’attaccante sono vita, lo sa bene Gianluca Contini. Con le sue reti ha contribuito alla salvezza del Cagliari Primavera nella scorsa stagione e ora spera di ripetersi per regalare una gioia anche ai tifosi del Legnago Salus. Di certo l’impegno non è mai mancato da parte del classe 2001 che, a proposito di gol, ha segnato quello decisivo contro l’AlbinoLeffe. Rete che ha completato la rimonta e consegnato tre punti importantissimi alla sua squadra. Da Cagliari a Legnago, Gianluca ci ha raccontato la sua storia.

Cagliari lo step per la crescita: il cambio ruolo, capocannoniere e la Serie A

Gianluca nasce a Massa Marittima, cresce nell’Empoli prima di andare a Cagliari. Una maglia, quella rossoblù, che ha nel destino e per la quale sin da bambino ne ha sempre provato grande ammirazione: “Sono cresciuto guardando con mio papà, che è sardo, le partite del Cagliari la domenica. Ammiravo quella squadra con Conti e Agostini. Arrivare lì ed averli come maestri, uno direttore e l’altro allenatore, è stato bello ed emozionante”.

Proprio l’allenatore della Primavera ha avuto l’intuizione di spostarlo in un ruolo più centrale d’attacco: “Io ho sempre giocato esterno per le mie caratteristiche, ma lui ha avuto l’intuizione di spostarmi al centro dicendomi che mi avrebbe aiutato e così è stato”. Cambio ruolo, fiducia e consigli: “ha creduto più di tutti in me, sentire questo mi ha aiutato in campo. Mi ha sempre detto di credere nelle mie capacità e tutt’ora lo sento per qualche consiglio”. La stagione con la Primavera si chiude con la palma di capocannoniere, ma oltre a questo ha trascinato i compagni da vero leader: “sentivo la responsabilità di dover dare qualcosa in più anche nei confronti dei compagni più piccoli. Poi è stato anche grazie a loro se sono arrivato a segnare 18 gol”.

Ricevere questo premio un grande traguardo, ma nel mezzo della stagione le emozioni sono state tante, soprattutto gli allenamenti e le convocazioni con la prima squadra: “ho avuto la fortuna e il privilegio di allenarmi con giocatori del calibro di Joao Pedro, Pavoletti e Simeone. Ho cercato di rubare il più possibile da loro e mi ha aiutato tanto, soprattutto, a livello mentale per capire come lavorare con i grandi e la mentalità con cui si approccia alle cose”. Quando entri nello spogliatoio dei ‘grandi’ lo fai in punta di piedi, quasi impaurito, e devi trovare compagni che ti aiutino nell’inserimento e a sbloccare un po’ le paure:Pavoletti è quello che mi ha dato più consigli. Non solo i compagni ma anche Di Francesco: “grande persona oltre ad essere un ottimo allenatore, mi ha aiutato tanto facendomi sentire parte della rosa”.

Credits Martina Cutrona

Contini e il gol decisivo: “Momento non facile, era importante vincere”

Dalla Primavera del Cagliari alla prima esperienza tra i professionisti con il Legnago: “un campionato totalmente diverso, ci sono obiettivi diversi. Più fisico e più tattico rispetto a quello dei giovani. In questi primi mesi mi sono ambientato e sto trovando continuità e credo sia importante”. Un’esperienza che al momento gli sta regalando tanto e dove sono arrivati anche i primi gol: “il primo più emozionante, il secondo più importante per la vittoria e per la corsa salvezza”. Una spinta personale e non solo: “venivamo da un momento non facile e ritrovare la vittoria è stato importante”. Un punto da cui ripartire e cercare di chiudere il girone d’andata nel migliore dei modi”. Il gol contro l’AlbinoLeffe è stato doppiamente positivo dunque, per i tre punti e per il morale. Uno slancio per gli obiettivi.

Ufficio Stampa Legnago Salus

Tra Formula 1 e calcio: Contini corre verso obiettivi e sogni

Non solo calcio per Gianluca. L’altro sport preferito è la Formula 1, che guarda quando non gioca: “mi è sempre piaciuta. Sono un tifoso della Ferrari e di Leclerc, ma in queste stagioni ho ammirato tanto Hamilton. Speravo in una sua vittoria”. Le corse su strada come passione e quelle in campo per Gianluca. Il classe 2001 corre per raggiungere obiettivi “voglio fare bene qui a Legnago e dare il mio contributo alla squadra”, e sogni “mi piacerebbe esordire in Serie A con la maglia del Cagliari”. ‘Un sognatore è un vincitore che non si è mai arreso’ e dunque caro Gianluca non arrenderti che ‘il futuro appartiene a chi crede nelle bellezza dei propri sogni’.

A cura di Simone Brianti