Torna la Coppa Italia: dieci anni fa il primo show di Insigne
Molti di voi ricorderanno il Foggia della stagione 10/11. Allenatore Zeman e una squadra con diversi talenti che oggi calcano i campi della Serie A. Il nome di spicco è quello di Lorenzo Insigne: alla prima vera stagione tra i professionisti dopo l’exploit con la Primavera del Napoli.
Insigne, il diavolo delle difese avversarie capocannoniere dei satanelli
La stagione con il Foggia è il preludio ad una carriera che noi tutti conosciamo. I tifosi dei rossoneri ricorderanno quell’annata, seppur si concluse con un sesto posto in campionato ad un passo dai playoff. La coppia d’attacco era formata da Insigne e Sau capaci di realizzare 39 gol in due nel calcio offensivo del Boemo. Un gioco esaltante che ha fatto innamorare tifosi, appassionati e non. Di quella stagione vogliamo, però, soffermarci su Lorenzo, capocannoniere anche nella Coppa Italia di quell’anno: 7 le reti in altrettante partite, in una formula molto diversa da quella attuale.
Nella prima fase a gironi è stato letteralmente devastante: in gol contro L’Aquila e Giulianova, realizza la doppietta decisiva per il passaggio del turno contro il Fano. Sotto 1-0 nel finale di partita due gol che fecero impazzire i satanelli. Il Foggia riuscì a passare anche i due turni successivi: il primo con tripletta del ‘Magnifico’ capace di strapazzare il Sorrento e regalarsi la vetta dalla classifica cannonieri. Fu l’ultimo exploit di Coppa per Lorenzo con il Foggia che poi dovette cedere il passo nel gironcino contro Cosenza e Juve Stabia (vincitrice poi di quell’edizione). Sono passati dieci anni da questo show, ma ancora oggi si ricordano le gesta di Lorenzo.
Dal Foggia al Pescara realizzando il capolavoro più bello
Dopo la stagione di Foggia Insigne passò al Pescara sempre con Zeman in panchina. Annata che difficilmente gli amanti del calcio dimenticheranno. Una favola quella del Delfino capace di riscrivere la storia e conquistare meritatamente la promozione in B. Insigne si confermò come uno dei migliori nel suo ruolo, realizzando anche in quella stagione ben 18 reti e guadagnandosi poi l’occasione Napoli. Un capolavoro destinato a restare nella mente e negli album di storia del calcio.
A cura di Brianti Simone