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Coppa Italia Serie C, cosa succede alla vincitrice della competizione? Ecco il regolamento

Coppa Italia Serie C, Credit: lega-pro.com | lacasadic.com

Coppa Italia Serie C, Credit: lega-pro.com | lacasadic.com

Il Rimini batte la Giana Erminio. I lombardi non vanno oltre lo 0-0 nel ritorno e consentono al club romagnolo di alzare il trofeo.

Basta il successo per 0-1 sul campo della Giana Erminio per consentire al Rimini di aggiudicarsi la 52esima edizione della Coppa Italia Serie C. Un gol di Cioffi al 81′ nella gara d’andata ha permesso alla squadra di Buscé di ottenere il primo titolo in questa competizione.

I romagnoli, però, non possono concedersi distrazioni. In generale è il secondo trofeo della storia del club, che, esattamente venti anni fa, aveva messo a segno il doblete: la promozione dalla C alla B e la vittoria nella Supercoppa Serie C.

Per la Giana Erminio invece, vincitrice due stagioni fa nel Girone D di Serie D, sfuma il primo storico trofeo nel calcio professionistico italiano. La formazione di Chiappella ci ha provato ma è stata beffata dall’unica vera grande disattenzione della doppia sfida.

Ma la finale di Coppa Italia è questo e molto altro: c’è infatti un altro importante vantaggio che potrà assicurarsi la formazione di Buscè.

Coppa Italia Serie C, cosa succede alla vincente?

Il Rimini potrà infatti accedere di diritto al primo turno della fase playoff nazionale al termine del campionato di Serie C 2024-25. Un traguardo importante per le due squadre che, attualmente, sono già in zona playoff ma che potrebbero strappare un pass che, al termine della Regual Season, è di norma attribuito solamente alla terza classificata di ogni girone.

Lo scorso anno fu il Catania ad alzare il trofeo proprio al Massimino, con l’allora squadra di Zeoli che poté accedere alla fase nazionale dei playoff solo dopo essersi assicurata la salvezza senza passare dai più temuti playout.

catania interna
Emanuele Cicerelli festeggia insieme a Cianci e Chiricò dopo la vittoria della Coppa Italia / Credit: Catania FC / www.lacasadic.com

Tutto quello che c’è da sapere sulla finale

Dopo la gara di andata, vinta 0-1 dal Rimini, il match di ritorno disputato martedì 8 aprile allo stadio Romeo Neri di Rimini è terminato 0-0. In Romagna le due squadre si sono contese l’ambito trofeo. L’organizzazione della doppia finale è stata riservata alla Lega Italiana Calcio Professionistico, che ha opertato attraverso il proprio staff e/o con propri delegati.

Lega Pro, inoltre, ha potuto avvalersi della collaborazione delle società sportive finaliste che hanno avuto l’obbligo di prestare assistenza ai suddetti soggetti incaricati. Le società finaliste hanno inoltre consentito la voltura a Lega Pro di tutti i contratti per i servizi necessari e/o indispensabili all’organizzazione dell’evento.