Coppa Italia, l’Avellino cade ad Udine a testa alta: la partita dei Lupi
Buona la partita degli irpini nonostante l’eliminazione
L’Avellino impatta sull’Udinese per 4-0 e deve dire “addio” alla Coppa Italia. Un risultato duro, ma che rispecchia la netta differenza di categoria tra irpini e friulani. La sfida dei trentaduesimi della competizione nazionale è stata importante per Michele Pazienza, una partita dalla quale trarre aspetti molto positivi.
Nessun tifoso irpino avrebbe pronosticato una vittoria biancoverde alla Dacia Arena, tantomeno il più sfegatato dei tantissimi presenti ad Udine nella giornata di ieri. Nonostante gli sfavori del pronostico fossero evidenti, la formazione di Pazienza era sostenuta da un grande numero di appassionati (circa 350).
Il risultato, pesante, non dà la giusta riconoscenza ad una squadra, quella biancoverde, che non ha mai rinunciato al possesso palla e alla manovra dal basso, rendendosi pericolosa in più di qualche occasione. Ideale l’occasione per Pazienza di ultimare schemi e rotazioni, in vista dell’esordio stagionale in Serie C Now, in programma contro l’AZ Picerno, allo stadio “Donato Curcio“.
Udinese che invece si vede ai sedicesimi, grazie ad una buona prestazione. Sugli scudi Florian Thauvin, neocapitano e campione del mondo, che decide di essere il mattatore della gara con gol ed assist, e Lorenzo Lucca. Bene anche la punta Brenner e Bijol in retroguardia. Runjaić che si può ritenere soddisfatto, in attesa della fine del calciomercato.
Udinese – Avellino: le parole di Pazienza
Pazienza, di ritorno ad Udine ma da avversario, ha analizzato in conferenza stampa la gara dei suoi, ammettendo errori e punti da analizzare per migliorare: “Nel primo tempo abbiamo chiuso bene gli spazi, concedendo poco all’Udinese. In alcune situazioni potevamo fare meglio. Dobbiamo migliorare nel possesso e crescere velocemente per farci trovare pronti a inizio campionato.”
Un Avellino che si era guadagnato il pass per Udine dopo aver obliterato la Juve Stabia, grazie alla doppietta di Tribuzzi: “È un bene aver disputato queste prime partite. Prima di Crotone avevo detto che era qualcosa che cercavamo, le indicazioni importanti arrivano da queste gare”.
Avellino eliminato, ma chi degli irpini si è messo in mostra?
Un Avellino che durante il viaggio di ritorno avrà sicuramente potuto sorridere. La vetrina nazionale è stata di quelle importanti, così come la risposta del tifo irpino a questa lunga trasferta. Un clima disteso e di sostegno, in una gara vissuta con grande rispetto da ambo le societàUn voto ai tifosi? 10.
Irpini che possono inoltre contare su convincenti prestazioni individuali. Primo su tutti Russo, il più pericoloso dei biancoverdi e il più vicino ad una rete. Le sue sgroppate sulle fascia nel secondo tempo sono state il guizzo mancato all’Avellino nella prima frazione di gioco. Instancabile davanti il solito Patierno, leader dell’alta linea di pressing voluta da Pazienza. Un’Avellino quindi, che esce dalla Dacia Arena, a testa altissima. Un commento? DURI A MORIRE.