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Serie C, il calcio non è razzismo: la posizione del Pescara

Sono passati quasi due mesi da quando, l’ormai ex presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli rilasciò un comunicato in cui si batteva per prevenire gli episodi di violenza. Il 9 novembre, a causa dei disordini nel match tra Catanzaro e Crotone di pochi giorni prima, venne pubblicato un comunicato che respingeva la violenza in ogni sua forma.

Seppur per motivi ben diversi è bene tenere a mente lo scopo di questo comunicato. Nella giornata del 4 gennaio, in occasione del match di Serie A tra Lecce e Lazio Samuel Umtiti e Lameck Banda, sono stati oggetto di insulti razzisti da parte della tifoseria laziale, ospite al Via del Mare. Purtroppo non è la prima volta che, in tema calcio, si verifichino queste dinamiche.

“Ci ispiriamo ai più rigorosi valori di uguaglianza e rispetto reciproco”. Queste la parole del presidente dell’Associazione Italiana Calciatori che ha poi aggiunto: “Condanniamo da sempre ogni forma di discriminazione razziale. Questi sedicenti ‘tifosi’ nulla hanno a che vedere con milioni di appassionati che seguono lealmente il nostro sport”.

La vicinanza del Pescara e l’impegno del club contro il razzismo

Proprio perchè il calcio dovrebbe essere unione e, come tale, non dovrebbe avere barriere, il Pescara tramite un post su twitter, ha voluto esprimere vicinanza e solidarietà per l’accaduto. Non è la prima volta che il club abruzzese, esprime il proprio disdegno per questo tipo di dinamiche.

Basti ripensare al 14 febbraio 2020 quando, tramite i propri social, il Pescara ha fatto i complimenti al Cagliari per aver allontanato – a vita – tre tifosi rossoblu che in occasione di Cagliari-Inter hanno rivolto cori razzisti nei confronti di Lukaku.

L’impegno contro il razzismo, ormai, è una lotta che dura da tanti anni, forse troppi. Quando, finalmente, questa brutta tendenza sarà debellata, allora sì che il calcio potrà finalmente aspirare all’inclusione.