A tutto Corrent: “Felice per la Carrarese. Futuro? Aspetto il progetto giusto”
L’allenatore è intervenuto a LaCasadiC.com tra passato nella “sua” Carrara, futuro e voglia di ripartire.
Studio, passione e coraggio. La carriera di Nicola Corrent inizia presto quando, giovanissimo, entra a far parte delle giovanili del Milan. Da lì parte poi un lungo viaggio tra Serie A e B prima di approdare, quasi in ultima battuta, a Carrara: “È un posto che mi è rimasto nel cuore, hanno fatto un percorso strepitoso. Lì ho ancora tanti amici”.
Un’esperienza segnata da gol decisivi, come il rigore nella finale playoff con il Prato o la rete nel derby con lo Spezia: “Sono due grandi ricordi per me. Soprattutto il gol contro i liguri, partita molto sentita da tutto il popolo gialloblù. È un pubblico che va coinvolto, ho vista grande passione allo stadio”.
Tra passato e presente, Corrent, ricorda ancora i primi momenti in maglia Carrarese: “Ero a Lecco quando mi contattò il direttore Nelso Ricci. Si percepiva sin da subito che sarebbe stata una stagione importante e, infatti, arrivò la promozione in C1”.
Pochi giorni fa, invece, la formazione guidata da Antonio Calabro è riuscita a centrare qualcosa di straordinario, la promozione in Serie B dopo 76 anni di attesa: “Sono stato al “Menti” per la gara d’andata della finale playoff con il Vicenza, la promozione è assolutamente meritata”.
Corrent sulla Carrarese: “Ho visto grande competenza”
Una stagione storica, terminata con l’impresa finale. Sul protagonista però, Nicola Corrent, non ha dubbi: “Da ex centrocampista dico assolutamente Nicolas Schiavi, ha disputato un campionato di altissimo livello”. Un successo partito da lontano e arrivato quasi a sorpresa: “Sinceramente non mi sarei mai aspettato un percorso simile vista anche la presenza di squadre come Vicenza e Avellino. Durante i playoff era però evidente che la Carrarese stesse davvero bene, poi la voglia di centrare un grande obiettivo ha fatto il resto. Nelle due partite con il Vicenza è stata superiore in tutto”.
Grande agonismo in campo ma anche tanto fair play, come racconta l’abbraccio tra Coppolaro e Costa a fine partita: “È stato bello, un confronto leale sia in campo che fuori. Faccio un grande applauso alle due società”. Adesso, in casa Carrarese, ci sarà da programmare il prossimo campionato di Serie B: “È una categoria diversa, difficile. Nell’ultima stagione due neo promosse sono subito retrocesse, alla Carrarese però ho visto grande competenza. La società ha sempre avuto il desiderio di provare a vincere, li vedo molto preparati e gli auguro di fare bene anche in Serie B”.
“Costruire e condividere, questo è il mio calcio”
L’ultima esperienza in panchina di Nicola Corrent è stata quella nello staff di Pippo Inzaghi alla Salernitana: “Sono stato bene, è stata un’avventura nata quasi per caso. Io avevo iniziato un percorso da solo, con Mantova e Verona, e vorrei ripartire da lì. Sto aspettando la chiamata giusta e spero possa arrivare presto, ho voglia di rimettermi in gioco“.
“Programmare è difficile, purtroppo i risultati condizionano tutto. Qualche contatto c’è stato, mi piacerebbe poter condividere un progetto. Condivisione è il termine che più mi identifica.” Sul ritorno nel settore giovanile la pensa così: “Ogni allenatore segue una strada, oggi ho bisogno di un posto che abbia voglia di costruire, resta la mia priorità. Non faccio differenze tra professionisti o settore giovanile“.
“Con Udogie rapporto speciale, felice anche per Coppola e Cancellieri”
Spazio poi ai ricordi legati al settore giovanile, dove Nicola Corrent ha avuto modo di lavorare con tanti giovani talenti: “Per me è una grande gratificazione vedere dove sono arrivati tanti miei ex calciatori. Con Udogie ho un legame particolare, sono stato a Londra da lui pochi mesi fa. Ha doti straordinarie, gli ho dato tutto quello che potevo. Contento anche per Coppola e Cancellieri, mi fa piacere aver lasciato qualcosa a tutti loro”.
Studio e passione, dicevamo: “Mi piacciono gli allenatori propositivi, seguo con ammirazione De Zerbi e Gasperini e quanto hanno costruito. È un’idea di calcio simile alla mia, cerco sempre di trasmetterla ai miei calciatori”. Il saluto finale è dedicato, invece, alla Carrarese: “Se la seguirò? Spero di no perché vorrà dire che sarò impegnato (ride, ndr), ovviamente nutro grande affetto per loro”. Passato e presente, ricordi e nuovi progetti, idee e tanta passione. Nel frattempo, Nicola Corrent, sta già aspettando la prossima fermata di un lungo viaggio all’insegna del calcio.