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Cottafava: “Dobbiamo puntare sulle seconde squadre. La Juve U23 ha aperto una strada”

Cottafava

Credit Foto: Gandolfi

Strutture, giovani e riforme. Questi i tre aspetti di cui si è parlato di più dopo l’eliminazione dell’Italia per mano della Macedonia. Tre argomenti importanti e che non sono slegati fra loro. Il problema è complesso e non è soltanto univoco. C’è sempre un insieme di situazioni dove si può lavorare e migliorare affinché tutto possa quadrare al meglio”. Così risponde Marcello Cottafava, ex giocatore e ora allenatore, ai nostri microfoni. Nel suo passato da calciatore sono ben tre i campionati di Serie C vinti e vanta anche diverse presenze in Serie A con il Treviso. Da allenatore, invece, è partito dai giovani: Torino, Sampdoria e Spal in Primavera, prima di prendersi un anno per continuare a studiare per il patentino UEFA Pro. Una panoramica a 360° non per offrire soluzioni, ma per provare a dare qualche idea per il futuro del calcio italiano.

Giovani e strutture 

Partiamo dai giovani: “Credo che si debba accelerare e accorciare il gap tra il calcio giovanile e le prime squadre”. Cottafava non ha dubbi: Giocatori italiani bravi ce ne sono in tutte le categorie, bisogna creare una situazione tale che il giovane abbia i mezzi per confrontarsi in categorie importanti”. Dai giovani alle strutture, altro aspetto dove in Italia la situazione sembra non essere abbastanza innovata: Quelle di molte società non sono adeguate. Questa mancata qualificazione ha messo a nudo diversi problemi dei settori giovanili”

Problemi che non si trovano in tutte le realtà e alle quali Cottafava aggiunge anche un discorso relativo ai numeri e agli stranieri: I numeri fanno la differenza, nonostante siamo in un mondo dove è aperta la globalizzazione mettere una limitazione degli stranieri potrebbe aiutare, perché logicamente più italiani giocano e più c’è la possibilità di vederne di bravi”

Squadre B e l’esempio Juve U23

Il bicchiere è senza dubbio mezzo vuoto quando si parla di questi argomenti, ma qualcosa da salvare c’è: “Credo sia importante la costruzione delle seconde squadre, come sta facendo la Juventus. In questa situazione ci hanno visto lungo. Una via che bisogna assolutamente percorrere per Cottafava. Ma la vera domanda è: perché solo la Juventus ha creato l’Under 23? “Sicuramente non è facile trovare risorse e non sono io che devo dare soluzioni. Le istituzioni sono le prime a dover incentivare il movimento. Questo lavoro, se fatto bene, può giovare a tutti”

Juventus Soulé

La Juventus ha aperto una strada per cercare di raggiungere chi in Europa è più avanti delle italiane. La dimostrazione sono i giovani che stanno venendo fuori anno dopo anno: Soulé è un giocatore talentuoso e moderno. Poi ci sono anche Miretti e De Winter molto interessanti. Tutti affrontati da Cottafava nel suo recente passato al Torino Primavera. Li ha osservati da vicino e ne ha colto le caratteristiche, ma si potrebbe fare anche un doppio salto indietro: “Potremmo fare altri nomi e che ora stanno facendo bene in B come Fagioli, Zanimacchia e Di Pardo“. Questi solo alcuni dei ragazzi che stanno facendo un percorso importante per Cottafava. Dai giovani alla Serie C, un campionato che sta crescendo. 

Cottafava: “Lotta promozione e sorprese: ecco la mia idea”

La Serie C sta facendo vivere un’annata ricca di emozioni a tutti gli appassionati e tifosi delle varie squadre. Una lotta serrata e aperta fino alla fine in tutti i gironi tra promozioni, playoff e playout. “Questo va dato merito al movimento che sta crescendo” su questo non ha dubbi Cottafava, meno sicuro sull’esito delle vincitrici: “Tolto il C dove il Bari ha avuto l’allungo decisivo e mi ha impressionato per giocatori e valori, gli altri due gironi sono aperti. Difficile dire chi possa andare su, meriterebbero tutte e quattro (Sudtirol, Padova, Modena e Reggiana n.d.r.), ma qualcuna dovrà passare dai playoff”

Cottafava sta osservando bene la Serie C, diverse le partite che ha visto dal vivo e tolte le big ce ne è una che più l’ha colpito. “Sorpresa? Senza dubbio dico il Fiorenzuola. Da neo promossa sta facendo un percorso fantastico raggiungendo la salvezza ed è ancora in lotta per i playoff. Oltre a loro anche il Lecco e il Renate sono squadre che stanno trovando una loro identità negli anni”

Futuro, UEFA PRO e idee, Cottafava: “La mia idea di calcio”

Dopo l’esonero dal Torino Primavera, Marcello Cottafava si è preso consciamente un anno sabbatico. Il nostro è un lavoro bellissimo e ogni giorno si può migliorare, penso che si possa lavorare per crescere sotto tanti aspetti. Io mi sono concentrato in questo anno a fare il corso per il patentino UEFA Pro e sullo studio delle lingue, aspetto che noi dobbiamo curare assolutamente”. Migliorarsi per crescere, è questo che devono fare anche gli allenatori. “Bisogna essere bravi a conoscere subito le caratteristiche dei suoi giocatori per poi mettere in campo le sue competenze”

Cottafava ha le sue idee di calcio: A me personalmente piace costruire con i tre difensori e avere tre giocatori offensivi. I numero sono solo un punto di partenza per dare identità alla squadra: “Poi dentro a tutti piacerebbe portare mentalità e bel gioco”. Aspetto importante per Cottafava è la comunicazione: “Io sono attento a questo punto, da questo punto di vista si può tirare fuori tanto. Testa, gruppo e qualità, serve il giusto mix: “Le componenti qualitative e caratteriali devono essere pari per raggiungere un equilibrio e lottare per l’obiettivo”. Chiosa finale sul futuro, con la voglia di tornare sul campo: Partire anche da una C come percorso di crescita è fondamentale dal mio punto di vista. Importante è la realtà e le persone con cui vai a lavorare”

A cura di Simone Brianti

Credit foto copertina: Gandolfi