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Cristian Cauz, il gigante buono di Diana che fa volare la Reggiana

La Reggiana non si ferma. La squadra di Aimo Diana è un’orchestra perfetta. Tutti gli strumenti suonano all’unisono, senza sbavature. Oggi è arrivata l’ennesima sinfonia che ha strappato ancora una volta gli applausi del proprio pubblico. E come ogni grande orchestra che si rispetti, il grande protagonista è sempre il collettivo. E così è stato (quasi) sempre. Ma se in qualche occasione a rubare la scena sono state le prestazioni di Lanini e Zamparo (giusto per citarne un paio), oggi il centro del palco se l’è preso un protagonista inaspettato. Il suo nome è Cristian Cauz, il gigante buono, che con una doppietta ha permesso ai propri compagni di continuare il concerto perfetto.

Dallo Spezia alla crescita in Serie D

La storia del match-winner del Mapei inizia nel suo paese natale, Pordenone. Ma il suo primo impatto in una squadra professionistica arriva a La Spezia. Cauz approda in Liguria nel 2013 dove inizia a giocare per la Primavera. La crescita del ragazzo è solo agli inizi. Ovviamente solo quella calcistica, perchè la stazza di Cristian è già imponente. A La Spezia ha la possibilità di affinare tecnica, tattica e soprattutto carattere, un elemento fondamentale per un difensore. In Primavera ha la possibilità di giocare con molti ragazzi di talento. Due su tutti: Simone Bastoni, con cui condivide il piede mancino, e Patrick Ciurria, il più talentuoso di quella primavera. Dopo due stagioni e 50 presenze con la maglia dei liguri, per Cauz arriva il momento del salto in una prima squadra. La prima occasione arriva alla Pro Piacenza in Serie C, ma nella prima parte di stagione le partite sono solo tre. Troppo poche per un ragazzo che ha bisogno di continuità per crescere. Sceglie quindi di scendere di categoria. La prossima tappa è la Massese che gli concede la possibilità di giocare. Ma la prima vera esplosione arriva la stagione successiva con il Real Forte Querceta in Serie D. Un colpo di fulmine, inizialmente. Ma che diventa poi un amore duraturo. Il talento di Cristian si manifesta in tutto il suo splendore e la crescita si completa con il passare del tempo. 62 presenze in due stagioni. Alla seconda segna pure 4 gol. Niente male per un difensore centrale.

La chiamata del Parma e la gavetta in Serie C

Le sue prestazione non passano inosservate. Le voci a Forte dei Marmi si fanno sempre più insistenti e alla fine trovano conferma. Il Parma ha scelto di puntare su Cauz. Una scommessa per il futuro. Un investimento, e un’investitura, nel presente. L’Emilia Romagna è nel suo destino e per tenerlo d’occhio il Parma lo manda in prestito il più vicino possibile. Lo aspetta il Piacenza in Serie C, dove il ragazzo fa un’ottima stagione. Talmente buona che l’anno successivo arriva il salto in Serie B. Ma questa volta il viaggio è decisamente più lungo. E la stagione molto più complessa. Inizia a Trapani ma non riesce a mettersi in mostra con solo 7 presenze, di cui 5 nelle prime altrettante partite. Torna nella regione in cui ormai è di casa e precisamente a Ravenna. La situazione non migliora e a fine stagione ci sono solo due presenze in più rispetto a Trapani. La crescita sembra interrotta, ma a sbloccarla ci pensa il Lecco, con cui vive una stagione da protagonista. 26 presenze, 1 gol e 4 assist e sconfitta alla prima partita dei playoff.

La Reggiana è l’occasione per rilanciarsi

In estate il destino fa il suo corso e arriva la chiamata della Reggiana. Diana lo vuole per completare il suo reparto difensivo. Il ritorno in Emilia lo affascina e la risposta è affermativa. Il suo inizio è subito forte ma un infortunio limita il suo utilizzo nelle partite successive. Ma Diana, da buon direttore d’orchestra, lo aspetta, sa che su di lui potrà contare solo quando sarà pronto. Arriva quindi la partita con la Lucchese. Diana gli dà fiducia e lo schiera titolare dopo due mesi. La risposta di Cristian? Gol e assist. Da lì ha sempre guidato la difesa della Reggiana (tranne in due occasioni).

Anno nuovo, vita nuova? Non per la Reggiana. E a quanto pare nemmeno per Cristian Cauz. Doppietta alla prima partita del 2022 e altra prestazione sontuosa. L’orchestra di Diana continua a suonare. E lo strumento di Cristian Cauz continua ad emettere suoni meravigliosi. In perfetta armonia con i suoi compagni. Un concerto che gli uomini di Diana non vogliono interrompere e non lo vuole nemmeno Cristian. Questa volta, se vita nuova deve essere, che sia meglio di quella precedente. E come si suol dire “chi ben comincia, è a metà dell’opera”.

A cura di Filippo De Gradi. 

Filippo De Gradi

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