Da vice ad unico comandante. Il salto di grado di Cristian Stellini è diventato realtà dal momento in cui Antonio Conte ha rescisso il suo contratto con il Tottenham in Premier League. Niente rivoluzioni: la soluzione è arrivata dall’interno. Per la prima volta da “solo” a guidare un club. Tutta farina del suo sacco, dopo anni passati ad essere il braccio destro del suo grande amico. Unico comune denominatore con l’ex allenatore di Juventus e Inter? Il Bari. Piazza in cui ha messo un punto alla sua carriera da calciatore e da cui è ripartito nelle vesti di “uomo dello staff”. Unica definizione possibile almeno fino a quando non è diventato allenatore in prima del club inglese. Ma se vi dicessimo che una delle sue prime avventure su una panchina è stata in Serie C? Immergiamoci nel suo viaggio. Nella sua storia.
Leggi il duo Conte-Stellini e pensi subito al concetto di vittoria. L’inizio del viaggio? Nella stagione 2008-2009: Antonio allenatore, Cristian giocatore. La penultima annata con gli scarpini indossati. La migliore in assoluto. Non potrebbe essere diversamente se il risultato finale è stato il raggiungimento della promozione in Serie B. Era il Bari di Bonucci e di Conte, appunto. Nel 2010, il suo amico non è più su quella panchina. Lui, si appresta a dire basta, concludendo con il primo gol, proprio nell’ultima giornata di Serie A, contro la Fiorentina e all’età di 36 anni.
Scarpe al chiodo, ma non ci sono dubbi sul futuro: ancora in campo. Su una panchina, e sempre al fianco dell’allenatore che gli fece vincere la Serie B nel 2008. Nel 2010, a pochi mesi dal suo ritiro, entrò nello staff di Conte nelle vesti di collaboratore tecnico. Ricoprendo lo stesso ruolo entrò nello spogliatoio della Juventus nella stagione 2011-2012, sempre al fianco dell’allenatore leccese. Il 26 giugno 2017, ecco l’arrivo nel mondo della Serie C, destinazione Alessandria. Che corrispose anche alla sua prima esperienza da allenatore in carriera. L’avventura proseguì fino al 20 novembre, quando dopo una sconfitta casalinga contro la Viterbese venne sollevato dall’incarico.
Sembrava una battura d’arresto irreversibile. E invece, il vecchio detto è tornato di moda: “L’amico si vede nel momento del bisogno”. Detto, fatto: nel 2019 è ancora una volta Conte a chiamarlo all’Inter. Insieme vincono il campionato, così come avevano fatto a Torino sulla panchina della Juventus. Nel 2021, arriva la risoluzione di contratto con i nerazzurri.
Il gatto e la volpe. Praticamente inseparabili. A novembre dello stesso anno Stellini segue ancora Conte, ma questa volta al Tottenham. Nel 2023 il suo compagno di viaggio viene operato alla cistifellea e guida “in solitaria” Kane e compagni. Senza Antonio, il suo score è invidiabile: 8 vittorie in 9 partite. Unica sconfitta proprio in Inghilterra contro lo Sheffield United in FA Cup, il 23 marzo. Il 26, tre giorni più tardi, Conte rescinde, ma Stellini non lo segue. Questa volta l’allenatore di Cuggiono (Milano), resta in panchina. Pronto a telecomandare la sua squadra fino a fine stagione. Con un solo obiettivo: la qualificazione in Champions League.
A cura di Manuele Nasca
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