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Nel segno di Pietro: il cuore giallorosso di Iemmello e il derby col Crotone

Iemmello Catanzaro

16 ottobre 2016. Il Sassuolo batte il Crotone in quella che è l’ottava giornata del campionato di Serie A. A decidere la sfida ci pensa un calabrese doc, anzi un catanzarese per l’esattezza. Anticipo secco sul primo palo e palla alle spalle di Cordaz: primo gol in Serie A. Non una rete qualsiasi: ecco, quel qualcuno in questione è Pietro Iemmello. 13 marzo 2023. È in programma Crotone-Catanzaro: no, neanche in questo caso è una partita come le altre.

Non lo sarà mai per un cuore giallorosso come quello di Pietro. Chiamato a lasciare la sua casa in direzione Firenze, sponda Fiorentina, a soli 13 anni. Tornato quasi 20 anni dopo, per riportarla la sua squadra del cuore lì dove l’aveva lasciata. “Tu non sai quanto ti amo”. Quando si alza il coro nella curva Massimo Capraro, siamo certi che il 9 giallorosso vive un insieme assoluto di emozioni.

Pietro Iemmello Catanzaro
Credit: Andrea Rosito

Catanzaro come Casa

Catanzaro per Pietro è sempre stata la casa in cui diventare grande. Da quel Piè con cui tutti lo chiamano, per diventare Pietro. Non può essere un caso, non lo sarà assolutamente. Dal Crotone, al Crotone. Come una ruota che gira. E questa volta si fermerà allo Scida. La partita è decisiva per il suo Catanzaro. Una vittoria certificherebbe la Serie B. Un suo gol, probabilmente, l’ennesima numero da record di una stagione incredibile. Così come fu decisivo all’andata, facendo perdonare l’errore dal dischetto al 96’ contro l’Avellino di 7 giorni prima.

Fulignati Catanzaro

Ora può regalare un sogno alla sua città, alla sua gente. Catanzaro lo aspetta, è il suo momento. E lo sarà sempre fin quando indosserà la maglia della sua squadra del cuore. Quella passione viscerale che trasmetta ad ogni gol, ad ogni esultanza. Lo stesso pronto ad emozionarsi al grido “Serie B” del Ceravolo. Quello in lacrime dopo la rifinitura pre semifinale playoff contro Padova la scorsa stagione.

Da un Re. Fino allo Zar.
Da Piè, a Pietro.

A cura di Francesco Marra Cutrupi