Crotone e Catanzaro, una poltrona per due: il duello dai grandi numeri
Una corsa a due, un inizio di campionato in linea con le aspettative. Crotone e Catanzaro stanno proseguendo la loro personalissima sfida nel Girone C di Serie C. E lo fanno, tenendo fede alla “legge dei grandi numeri”. La 7° giornata che si avvicina, non è altro che l’ennesimo tassello di un puzzle che sarà completo solo a fine stagione. E che regalerà incastri tutti da vivere. Rotture, e “immagini” da brivido sulla schiena. Il campionato è lungo, certo, ma in Calabria c’è un vento sottilissimo che tiene uniti i due territori. Un vento ambizioso e un orizzonte in cui c’è scritto a caratteri cubitali “Serie B”. Unico vero obiettivo. Meta da raggiungere a tutti i costi.
Catanzaro e Crotone, due “manuali” diversi e lo stesso obiettivo: la Serie B
Offensiva, moderna, spettacolare l’una. Concreta, pragmatica e spietata l’altra. Crotone e Catanzaro sono gli opposti che si attraggono e che lottano, per un unico comune denominatore: la promozione. I calabresi hanno segnato 21 gol in campionato (miglior attacco dell’intera Lega Pro). 2 i gol subiti, 5 le vittorie e 1 solo pareggio. Numeri da capogiro che spiegano tanto, forse tutto, della macchina quasi perfetta costruita dal direttore sportivo Giuseppe Magalini. Alla 6° giornata uno 0-4 sonoro, senza appello, contro la Turris, a Torre del Greco.
Prima ancora, il 3-0 contro il Messina. Solo l’Audace Cerignola, squadra neopromossa, è stata in grado di fermare quello che, al momento, sembra essere un motore inesauribile. 8 marcatori diversi in stagione; un dato che conferma il gioco di squadra. L’empatia tecnico-tattica, prima ancora che umana, di spogliatoio. Una squadra “zamaniana” per certi versi, arrembante, dominante. In una sola parola: moderna. Tutti ad attaccare e tutti a difendere, una condizione fisica da invidiare.
Nella legge dei grandi numeri, entra di diritto però anche il Crotone. Il pragmatismo alla base della nuova idea di Lerda. “Lezione numero 1”: colpire nel momento giusto e poi gestire. Un manuale del calcio di memoria allegriana. Di sicuro, però, una mentalità vincente. 10 gol fatti, ben 11 in meno del Catanzaro, e uno in più subito rispetto ai rivali (sono 3 le reti incassate dai rossblù). Una macchina in cui tutti giocano per i “top”. E un dato lo testimonia: sono 5 i marcatori diversi in stagione, con Chiricò e Golemic a dirigere l’orchestra.
3 reti per l’ex Padova, 2 per il serbo ex Pas Lamia. 2 reti poi anche per Guido Gomez e a seguire Awua, Kargbo e Tribuzzi a quota 1. Solidità difensiva e una capacità di capire i momenti della partita smisurata. L’ultimo match è stato sofferto ma vinto, grazie ad una fantastica punizione di Gomez, a 20′ circa dalla fine dell’incontro, contro la Juve Stabia. La 2° miglior difesa dietro soltanto a quella dei giallorossi. Un duello bellissimo. Sembra lo scontro tra Niki Lauda e James Hunt degli anni 70′ in Formula 1, ma proiettato nel Girone C di Serie C. Forse sarà punto a punto, giornata dopo giornata, con la sopresa Pescara.
I prossimi impegni e un mese di fuoco
Tasselli di un mosaico. Settimana dopo settimana. Nel Girone C l’unica certezza è che domina la Calabria. 5 partite, con un turno infrasettimanale nel mezzo. Avellino (casa), Foggia (trasferta), Virtus Francavilla ( casa), Turris (trasferta) e Picerno (casa) i prossimi avversari del Crotone. Dall’8 al 30 ottobre, con poche pause e con un ritmo serrato. Due match di assoluto valore (contro Avellino e Foggia) e 3 match, solo sulla carta, poco più semplici. Il Catanzaro, invece, se la vedrà con Fidelis Andria (trasferta), Viterbese (casa), Monopoli (trasferta), Juve Stabia (casa) e Avellino (trasferta). Due ostacoli complicati, 3 abbordabili, esattamente come in casa rossoblù. Un destino incrociato, un duello che farà divertire. Settimana dopo settimana, meglio non perdersi nulla di questa corsa a due con un solo finale possibile: la promozione Serie B.