Kargbo, l’eroe di Campobasso e Reggiana: in Coppa d’Africa sulle orme di Kallon
Il mondo del calcio ci regala sempre storie interessanti. Una di queste è quella di Augustus Kargbo. Partito dalla Sierra Leone, passato per la Guinea e approdato in Italia con un sogno. Quello di diventare calciatore. Ambientarsi non è stato facile, ma per Kargbo le difficoltà incontrate sono state meno del previsto. All’arrivo a Campobasso si è sentito subito a casa, poi l’annata in C alla Reggiana quello che lo ha fatto conoscere. Sempre con la supervisione del Crotone. Ora il ritorno a casa, ma non per fare le vacanze. È impegnato con i ‘Leones Star’ in Coppa d’Africa per difendere i colori della sua Nazionale.
Dal giocare scalzo a Freetown all’Italia: la storia di Kargbo inizia a Campobasso
La storia di Kargbo è di quelle che da raccontare. A volte si pensa che per arrivare ad essere un calciatore ti sia tutto dovuto, invece per Augustus è stato diverso. Si è dovuto guadagnare un futuro e lo ha fatto con talento e forza di volontà. Nel suo paese, Freetown, ha vissuto giocando a pallone scalzo. Un divertimento, un gioco per sognare e emulare i grandi campioni. Per chi è cresciuto in una situazione difficile, non c’è la paura di poter abbandonare la propria casa alla ricerca di un futuro migliore. Kargbo viene notato per le sue qualità, mentre gioca nei campetti in terra e viene portato in Italia.
Il Campobasso gli apre le porte e gli consente subito di giocare in Serie D. Appena 18 anni e in un Paese completamente diverso. Per tanti l’ambientamento non sarebbe stato semplice, ma non per Kargbo. In Molise si sente a casa e alla sua prima stagione fa già intuire il potenziale. 20 partite con 6 gol e 4 assist, artefice della salvezza dei Lupi e notato successivamente dal Crotone.
Da Crotone al gol promozione in B della Reggiana
Il Crotone lo nota a Campobasso e senza esitazioni lo mette sotto contratto. Subito il prestito al Rocella, dove Kargbo si presenta all’esordio con due gol e un assist. A metà stagione viene richiamato dai calabresi e ha l’occasione di giocare in B. L’esordio in casa contro il Cittadella il 19 gennaio. Cinque le presenze al termine della stagione. Il 19/20 è l’anno della crescita esponenziale. La Reggiana lo preleva in prestito e in C fa subito vedere le sue qualità Velocità, tecnica e letale sotto porta. Chiedere alla Triestina, prima vittima tra i professionisti di Kargbo con una doppietta e un assist.
La stagione continua al meglio, i gol arrivano uno dietro l’altro. 8 le reti e 7 gli assist nelle 21 partite prima dello stop forzato per il Covid. L’annata non è finita, si riparte e la Reggiana lo fa dai playoff. Decisivo in semifinale contro il Novara (gol e assist nel 2-1 finale) e poi la rete che fa gioire squadra e tifosi, quello al Bari. La finale è della Reggiana e Augustus si guadagna la Serie B sul campo.
Dalla Serie B alla Coppa d’Africa sulle orme dell’idolo Kallon
Dopo la promozione in B, Kargbo torna a Crotone e fa il suo esordio in Serie A contro il Genoa prima di essere nuovamente girato alla Reggiana. Tutta la stagione in cadetteria viene bloccato da una serie di infortuni che non gli consentono di esprimersi, nonostante alla fine registra 2 gol e 4 assist. Ora di nuovo a Crotone, sempre in cadetteria, con 2 gol e 3 assist fino ad oggi. Si perché per Augustus è tempo di andare in Nazionale. C’è la Coppa d’Africa. La Sierra Leone chiama e Kargbo risponde presente. Quando si pensa alla Sierra Leone è impossibile non pensare a Mohamed Kallon. Storia, voglia di arrivare e difendere i colori della propria Nazionale, ci sono tante assonanze con l’ex centravanti nerazzurro. Dai campetti in terra alla Coppa d’Africa sognando la Serie A: Kargbo vuole ripercorrere le orme del suo idolo.
A cura di Simone Brianti