L’esordio in serie A, gli infortuni al crociato e i gol a Crotone: a piccola passi, la rinascita di Tumminello
36 gol in 53 presenze con la primavera della Roma. A farlo esordire in Serie A, nell’esperienza giallorossa, ci penserà Rudi Garcia. Dall’under 15 all’under 21 con la maglia della nazionale italiana. Prove tangibili di come Marco Tumminello fosse una delle promesse più importanti del nostro calcio. Tra la promessa e la consacrazione, però, si sono messi di mezzo gli infortuni. Tre operazioni ai legamenti in due anni: un futuro da rifare. Il primo treno della rinascita parte da Vallo della Lucania, con la Gelbison, e arriverà fino a Crotone. Media di un gol ogni due partite con i rossoblù, che vuol dire serenità ritrovata. La possibilità di godersi il presente e sperare ancora nel futuro. Stabilità. Quel ‘poco’ che prima sembrava così tanto. Marco Tumminello, a piccoli passi, si sta creando nuovi orizzonti. E sta tenendo acceso e vivo quel sogno: “Fin quando non smetterò di giocare, crederò sempre nella possibilità di ritornare in Serie A”.
Tumminello: dalle giovanili all’esordio in A con la Roma, fino all’incubo infortuni
Dalla città con la costa a ‘mezza luna’, Trapani, a quella eterna. La possibilità di vestire la maglia della Roma, per Marco, si presenta a soli 14 anni. Nemmeno il tempo di ambientarsi e il classe 1998 è già decisivo con i colori giallorossi. Un crescendo continuo di prestazioni e soprattutto gol, quelli che deve fare un attaccante come lui. 36 in 53 presenze con la primavera della Roma. E, per non farsi mancare nulla, arriveranno anche le prime reti con la maglia della nazionale giovanile. Dall’under 17 di Baronio all’under 21 di Nicolato, Tumminello riesce a trovare il gol in tutte le categorie. La strada sembra tracciata: ci sono tutti i presupposti per sperare in un futuro ad alti palcoscenici per l’attaccante siciliano. E a 18 anni arriva la conferma di questo assunto: Rudi Garcia lo fa esordire in Serie A. In un Chievo-Roma di inizio gennaio, Marco prende il posto di Alessandro Florenzi. Per trovare continuità, però, l’anno dopo Tumminello sposa il progetto del Crotone, rimanendo così in serie A. Davide Nicola decide da subito di puntare su di lui. L’attaccante classe 1998 ripaga con ciò che sa fare meglio: gol. E proprio all’Atalanta di Gomez e Ilicic. Ad interrompere il momento magico dell’attaccante, però, c’è un grave infortunio rimediato all’Ezio Scida contro il Benevento. La diagnosi? Rottura del crociato e 7 mesi fuori.
C’è da aspettare e lavorare per Marco, per tornare a dove aveva lasciato. Al ritorno in campo, nella stessa stagione con il Crotone segna a maggio con il Chievo e al San Paolo contro il Napoli. Il talento c’è. Se ne accorge anche l’Atalanta, infatti, che l’anno dopo decide di portarlo a Bergamo. Poche presenze, complice un nuovo infortunio (questa volta al gomito), ma in compenso arriva l’esordio in Europa League. La serie B, forse, è il contesto giusto per ritrovarsi e ripartire. E allora, dopo il Lecce, c’è il Pescara di Zauli. Prime 3 presenze e 2 gol per Marco. Un momento di felicità nel capoluogo abruzzese destinato a durare fino al 43’ del primo tempo della sfida contro il Cosenza. Il crociato fa crack, di nuovo, e i medici corrono a soccorre Marco: tutto già visto 2 anni fa. Ripiombare in un incubo che Tumminello sperava di aver scacciato. 3 mesi dopo la guarigione, nel ritiro estivo con il Pescara, l’attaccante siciliano si farà male di nuovo ai legamenti. 171 giorni fuori, un’altra stagione condizionata.
Tumminello, rinascere a Crotone
Non è facile mettersi alle spalle i ricordi degli infortuni. Ripartire, fermarsi per poi ripartire di nuovo. Marco è stato costretto a farlo per tre volte. Tante. Impossibile, poi, non chiedersi cosa sarebbe potuto succedere se non ci fossero state quelle tre operazioni ai legamenti. La forza per andare avanti, però, il classe 1998 non l’ha mai persa. Ha scelto di ripartire dalla Serie C, dalla Gelbison, per rimettere minuti nelle gambe. Questa occasione gli ha permesso di farsi trovare pronto per la sfida di quest’anno con il Crotone, e l’attaccante siciliano la sta vincendo.
Media di un gol ogni due partite, 7 in 14. E in tutti i modi: di testa come contro il Giugliano, fino all’ultima prodezza da fuori di sinistro contro il Potenza. Più di tutto il resto, però, il classe 1998 è contento di aver ritrovato la spensieratezza del ragazzino che lo ha portato ad esordire in Serie A con la maglia della Roma. Se adesso è cambiata la categoria, il sogno è quello di ritornarci: “Crederò sempre nella possibilità di ritornare in Serie A”. Vista la forza di volontà del ragazzo, non è uno scenario da escludere.