Vrenna chiama a raccolta la città: “Crotone deve restare unita, basta con le critiche”
Non un buon momento in casa Crotone. La formazione calabrese, infatti, ha collezionato quattro sconfitte e una sola vittoria nelle ultime cinque uscite. I risultati hanno portato alle dimissioni di Silvio Baldini, con Lamberto Zauli che è così stato richiamato sulla panchina rossoblù. Insieme all’ex Juventus, alla conferenza stampa di (ri)presentazione dell’allenatore era presente anche il direttore generale della società, Raffaele Vrenna.
Vrenna: “Difenderemo la squadra fino alla morte”
Il direttore generale, in primo luogo, ha voluto introdurre il ritorno di Zauli: “Mio padre non è presente per questioni extra-calcistiche. Ringrazio Silvio Baldini per il suo lavoro: è una persona vera, come lui ce ne sono pochi in questo mondo. Vanno affrontati alcuni problemi. Prima di tutto, sono molto contento del ritorno di Zauli, con cui abbiamo sempre lavorato in maniera ottimale, nonostante qualcuno ha avuto da ridire in passato. E’ sempre stata attaccata la società. Bisogna smetterla, ogni giorno sento critiche. Si è perso il romanticismo di questo sport. Negli ultimi anni abbiamo disputato tre stagioni di Serie A e quattro di Serie B”.
Proseguendo, Vrenna ha sottolineato alcuni dati: “Con la Juve Stabia ci sono stati 397 spettatori paganti, con l’Avellino c’erano 626 paganti, con il Benevento 547, con il Francavilla 94 (abbonati esclusi, ndr). Possiamo giocare anche a porte chiuse, non c’è problema. Sono rimaste poche partite, poi ci saranno i playoff. Cerchiamo di arrivarci tutti insieme. Noi siamo qua per difendere questa squadra, fino alla morte. Se vogliamo un capro espiatorio allora sì siamo colpevoli, anzi sono io il colpevole, ma cerchiamo di essere propositivi”.
“Gigliotti? La decisione della società rimane ferma”
Andando avanti, sui giocatori messi ai margini della rosa: “Gigliotti? Ha sbagliato e ha pagato. La decisione della società rimane ferma. D’errico è un punto interrogativo, Dini non è mai stato in discussione, si è trattato soltanto di scelte tecniche fatte dall’allenatore precedente”.