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Crotone, Vrenna: “Dovremo inevitabilmente sfoltire la rosa”

Dopo l’eliminazione dai playoff il Crotone pensa a programmare la prossima stagione di Lega Pro. A farlo è direttamente il presidente Giovanni Vrenna in conferenza stampa. Di seguito tutte le dichiarazioni rilasciate dal dirigente rossoblù.

Vrenna: “Si ripartirà dai giocatori che hanno un contratto adatto alla categoria”

Il presidente Vrenna inizia la conferenza stampa. “E’ stato un momento di riflessione. La Lega Pro purtroppo è l’inferno del calcio. Le regole non aiutano e sono fuori dal mondo. Una squadra non può stare ferma un mese intero”.

Sull’epilogo della stagione. Avevamo una squadra importante e non siamo riusciti a vincere. Sono qui per ripartire. Molti parlano di ridimensionamento, ma non sarà questo. Il Crotone continuerà a puntare sui giovani come sempre fatto”.

Cambierà la figura del direttore sportivo. “Volevo complimentarmi e ringraziare il direttore sportivo Conti perché non sarà più con noi nella prossima stagione. A breve arriverà qualcun altro”.

Il futuro. “La squadra per l’anno prossimo? Dovremo sfoltire inevitabilmente, ma non cambieremo tutti i giocatori”.

“Fallimento? Con una squadra così è ovvio che dispiace un risultato come il nostro. Ma questo non vuol dire rivoluzionare. Bisogna sempre salvaguardare l’azienda

Sull’allenatore: “Non abbiamo ancora parlato con nessuno. In una partita di calcio bisogna fare analisi a 360 gradi. Una giustificazione ce l’ho per la partita con il Foggia. Quando non hai novanta minuti nelle gambe e prendi gol nel recupero succede questo. Prendi paura e finisce così. Dimostrazione anche la semifinale Pescara Foggia. Ci sono squadre alle quali gira tutto bene a noi no”.

Sulla mancata qualificazione: Per come gioca il Foggia potevamo starci benissimo anche noi in finale. Quest’anno ci è andata male. Il calcio è questo. Nel momento in cui la squadra non gira la piazza rumoreggia e la società deve prendere delle decisioni. Soluzioni che possono fare male sotto tutti gli aspetti“.

Molte squadre di Serie C hanno cambiato allenatore nell’arco della regular season. “Ci sono queste variabili perchè se la società si rende conto che nello spogliatoio accade qualcosa di strano è normale prenda certe decisioni”.

Ha parlato anche del possibile nuovo direttore sportivo e sulla possibile rosa 2023-2024. “Sarà una persona esperta che conosca bene la categoria. Per quanto riguarda la squadra prima di tutto dobbiamo abbassare il monte ingaggi. 7 milioni e mezzo sono troppi per la Lega Pro. Alcuni calciatori dovranno andare via perchè non siamo in grado di sostenere certi stipendi. A breve sarete edotti su chi sarà il nuovo direttore sportivo. Siamo vicini alla chiusura”.

Regolamento della Lega Pro, problema salari e direttore sportivo, i temi trattati dal presidente

Ancora sui salari dei calciatori. “Dobbiamo tornare alla dimensione Crotone. Punteremo sui giovani perché poi sarà necessario tornare a fare delle plusvalenze. Dobbiamo tornare a quel Crotone perché quella attuale non è la dimensione di questa città. Bisogna entrare nell’ottica che per questo territorio la Lega Pro è già tanto. Questo, però, non vuol dire non avere ambizioni”.

Qualche considerazione sul regolamento dei playoff di Serie C. “L’ ho sempre detto. In tutte le salse. Questo tipo di format dei playoff penalizza le squadre che arrivano seconde o terze. Ci sono le statische a confermarlo. Chi ha vinto sono sempre state le quarte, le quinte e così via. Le seconde sono sempre, o quasi, uscite. Ma è la conseguenza dello stare fermo un mese. Arrivi a giocare ed esci per un gol stupido allo scadere. Questo è l’effetto del calo mentale e fisico inevitabile”.

Ancora sulla squadra. Se qualcuno dei giocatori che la società ritiene difficili da tenere è disposto a fare un sacrifico ben venga. Noi li terremo volentieri. Ma devono essere loro a scegliere perché la società ha intrapreso una determinata direzione”.

Non è escluso, quindi, che qualcuno possa rimanere in Calabria. “Io vi posso dire che una base dalla quale ripartire c’è”.

“Cosa mi aspetto dal nuovo Ds? Una persona che venga qui e che ci metta la faccia. Sempre. Nel bene o nel male. Si riparte con i giocatori che hanno un contratto abbordabile per la Lega Pro. Poi ci saranno i giovani che accoglieremo se decidessero di sposare la causa Crotone”.

Piccolo resoconto sull’andamento delle ultime annate.”In questi anni ci sono state varie dinamiche. O metti mano alla squadra o alla società. Le difficoltà ci sono. Mancano le strutture anche per le giovanili. A volte hai la possibilità di giocarti il campionato e ci provi. Noi non ci siamo riusciti nell’una né nell’altro caso. Vorremmo portare le giovanili a giocare a Crotone”.

Un bilancio sulla direzione generale della società. “E’ stato fatto un lavoro eccellente. Anche solo l’aspetto tecnico. Poi se ti ritrovi una squadra che fa 100 punti che vi devo dire. Gli 80 nostri sono un ottimo risultato”. Ancora sugli spareggi per la Serie B: “Il problema è il format di questi playoff. Finché sarà così ci saranno queste difficoltà”.

Catanzaro e Crotone le squadre calabresi in Lega Pro. “Due squadre calabresi in Serie C le avevamo. E anche con giocatori di categoria superiore. Bene, per tornare in Serie B ci ha messo 17 anni. Un particolare importante sul Catanzaro: l’anno scorso ha esonerato l’allenatore. Quest’anno l’ha riconfermato con lo e ha vinto il campionato in questa stagione. Ha messo due tasselli in squadra ed è ripartito. Il Crotone no. Quindi il Catanzaro i soldi che abbiamo speso noi non li ha versati. Ecco la differenza“.

Le idee per il futuro della categoria potrebbero partire dal presidente rossoblù. “Mi farò portavoce con altri presidenti. Per esempio Vigorito che ha speso più del Crotone. Poi parlerò con Pescara, Padova, Vicenza e altre, chiamerò i miei colleghi e chiederò se riusciremo a cambiare questo format. Certi soldi non sarebbero da spendere. Sia quello dei playoff che quello generale della Serie C. Succede di vedere squadre che accedono ai playoff che non sono in regola con i pagamenti e non è possibile. Il voto del Crotone vale quanto quello del Picerno, del Potenza, del Francavilla. Uno vale uno”.

Le ultime considerazioni sul regolamento della categoria. “La Lega Pro è l’inferno perché non ha senso avere tre gironi con sessanta squadre. Così come non ha senso la regola dei giovani perché se scendi nei dilettanti un anno e poi risali in Lega Pro per due anni non prendi il contributo”.

Alvise Gualtieri

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