È il 1992 e l’estate di quell’anno ha regalato al calcio l’ennesima storia fantastica da raccontare. La Danimarca, che neanche doveva esserci alla competizione, ha vinto gli Europei trascinata da Schmeichel e Larsen. Una storia indimenticabile fatta di cadute e rinascita, un po’ come quella di Michele Currarino, nato proprio sul finire di quell’estate. Il centrocampista del Fiorenzuola sta ritrovando la sua dimensione dopo un infortunio che avrebbe distrutto chiunque, ma non lui.
I rossoneri, dopo un inizio altalenante, hanno inanellato risultati positivi. Ad un solo punto dai playoff, sognare è lecito, ma Michele vola basso. “Il nostro obiettivo è raggiungere la salvezza e la vogliamo quanto prima. Voglio fare più gol possibili per aiutare la squadra a conquistare questo traguardo. Ora che mi sono sbloccato spero di dare continuità sotto porta”.
L’obiettivo playoff l’ha solo sfiorato lo scorso anno con il Monopoli. Anche se per cause di forza maggiore non è stato tra i protagonisti di quella stagione. “Ero appena arrivato e venivo da mezza stagione all’Entella dove avevo giocato poco. Volevo rilanciarmi in Puglia, ma dopo appena due settimane arriva l’infortunio. Una gomitata in faccia che ha provocato diverse fratture”.
Superarlo non è stato affatto facile come ci racconta lui. “Quell’infortunio è stata una mazzata. I primi tempi sono stati duri: chiamavo mia moglie e le dicevo che volevo smettere, non ce la facevo più. Poi grazie alla mia famiglia sono andato avanti, fino a non vedere l’ora di tornare in campo. Il calcio è sempre stato la mia passione, e tra cose belle e brutte non puoi farne a meno”.
Il giocatore ligure ne è venuto fuori più forte di prima, ed è tornato al gol proprio nell’ultima giornata. E non in una partita a caso. “Quello con il Piacenza è un derby che non c’era mai stato, ma è comunque molto sentito dalla gente di Fiorenzuola”. Si dice che il Comunale di Fiorenzuola non sia mai stato così pieno. “Con il mio gol avevamo preso in mano la situazione. Poi purtroppo c’è stata l’espulsione e l’episodio del rigore, a mio avviso abbastanza dubbio”.
Ma la corsa alla permanenza in C continua e a guidare dalla panchina c’è una sua vecchia conoscenza. “Tabbiani è colui che ha contribuito fortemente a farmi tornare all’Entella dopo l’esperienza con lui alla Lavagnese”. Con lui 14 gol in una stagione da mezzala; resta ancora il suo record personale. “Se ho fatto questo salto nei professionisti, è anche grazie a lui”.
In tempi recenti il vivaio della Virtus Entella è diventato uno dei più importanti in Italia, ma non è sempre stato così. “Quando ero io all’Entella era semisconosciuta”. La prima squadra era appena salita in D dall’Eccellenza. “Però quando sono arrivato mi sono trovato subito bene. Al mio primo anno abbiamo vinto il campionato Juniores nazionale, e l’anno successivo anche quello Berretti”. Da lì si è aperto il ciclo giovanile dei biancazzurri, e se Zaniolo è diventato il giocatore che è oggi, in parte lo deve anche a Currarino e compagni.
Tra fila dei liguri ben figurava anche Mattia Aramu, con l’Entella nella stagione 2017/2018. Difficile dimenticare il suo mancino. “Era arrivato molto giovane, ma già si vedeva che era un ottimo giocatore, aveva un sinistro incantevole. Se avesse continuato in quel modo, avrebbe fatto strada”. Ed evidentemente ha continuato proprio su quello stile.
Però sarà la stagione seguente quella della svolta per Currarino. In gergo cestistico diremmo “Currarino to Mancosu, up for the layup”, ma facciamocelo raccontare dal protagonista. “Venivo da un infortunio al collaterale, per i medici dovevo aspettare ancora un mese, ma il mister mi ha buttato dentro”. La partita in questione è Carrarese-Virtus Entella, se i liguri vincono tornano in B. Si arriva all’ultimo minuto con un solo gol di vantaggio per gli ospiti. “L’assist al 90esimo per Mancosu è stato speciale. Quel gol ci ha permesso di vincere il campionato e di salire direttamente in Serie B”.
Ma dietro al calciatore c’è sempre un grande uomo. “Ora che ho famiglia mi piace molto trascorrere il tempo con loro. Però qui a Fiorenzuola son da solo perché loro sono rimasti a casa”. E la signora Currarino troverà una grande sorpresa quando si rincontreranno. “Sto scoprendo che mi piace cucinare e mi riesce anche abbastanza bene”. Cavallo di battaglia? risotto con i funghi, o un bell’arrosto. “L’unica cosa che patisco è che stai un’ora a preparare e poi finisce tutto in dieci minuti, non so se ne vale la pena [ride].
A cura di Filippo Rocchi
Credit Photo: Quotidiano Libertà
Union Clodiense Vicenza, Serie C 2023/24: tutti gli aggiornamenti sulla partita del girone A in…
Perugia Arezzo, Serie C 2023/24: tutti gli aggiornamenti sulla partita del girone B in tempo…
Tutto pronto per la sedicesima del girone A tra Union Clodiense e Vicenza, match è…
Tutti i dettagli Continua a tenere banco in casa Taranto la situazione allenatore (LEGGI QUI).…
Le combinazioni affinché Max Verstappen diventi campione del Mondo. A tre gare dal traguardo, Max…
Siglato il preliminare di vendita con AAD Invest Group: il comunicato ufficiale del club giallorosso…