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D’Errico gol o non gol? Il Bari ci scherza su: “Cheddira toglie ogni dubbio”

Questa volta i dubbi su un possibile gol fantasma sono stati cancellati dal tocco di un compagno ma nelle ultime settimane il rapporto tra Andrea D’Errico e i legni non è dei migliori. La conferma è arrivata sabato sera nel derby di Foggia, dove il centrocampista del Bari ha calciato forte e preciso dai 25 metri: il suo destro ha superato Dalmasso ma si è infranto sulla traversa prima di rimbalzare nei pressi della linea – le immagini non dicono con chiarezza se il pallone fosse entrato – ed essere ribadito in rete da Walid Cheddira (la cui posizione di partenza era stata contestata nel postpartita da Zdenek Zeman, ndr). Il Bari ha scherzato sul tema sui social: “Questa volta ci ha pensato Cheddira a togliere ogni dubbio su un altro possibile gol/non gol di D’Errico” il pensiero ironico del club nel riproporre il gol dell’italo-marocchino, valso l’1-1.

D’Errico e il gol fantasma: le proteste del Bari contro il Picerno

Questa volta allo Zaccheria non ci sono state le polemiche di quattro giorni prima, quando a D’Errico non era stato assegnato un gol confermato dalle telecamere contro il Picerno. Con il risultato di 1-0 per i padroni di casa, D’Errico aveva calciato a giro dai 25 metri: il pallone ha toccato il palo alla sinistra di Viscovo e ha superato la linea di porta prima di toccare l’altro montante e uscire. L’assistente Grasso non aveva segnalato il gol. Proteste furiose del San Nicola, del Bari e di D’Errico e risultato fissato sull’1-0, realizzato da Antenucci al 2′ del secondo tempo.

Di quell’episodio aveva parlato sui social anche il presidente del Bari, Luigi De Laurentiis, pubblicando nelle sue Instagram stories due scatti che sembrerebbero confermare la svista arbitrale sul tiro: “Non è gol parte prima e parte seconda” aveva scritto ironicamente il presidente biancorosso.

D’Errico, piede caldo

I gol stagionali di D’Errico restano così 3. Una quota raggiunta tre turni fa contro il Campobasso. Gli indizi arrivati contro Picerno e Foggia confermano però che il piede del numero 14 biancorosso è caldo. E vuole convertire l’amarezza per un gol fantasma e un legno che gli ha detto di no in gioia. Quella vissuta con un altro biancorosso sulle spalle: quello del Monza.