L’Ajax, l’Inghilterra con il Chelsea e ora la prima tripletta in Italia: la storia di Daishawn Redan
L’ha fatto ancora. Redan ha segnato di nuovo con la sua Triestina. Questa volta con una tripletta in casa dell’Alessandria. Settimo gol stagionale, vittoria e primo posto momentaneo a pari punti con il Mantova (che deve ancora giocare), per la squadra di Tesser. L’ultima volta a segno, fu nella decima giornata del girone A di Serie C. In quell’occasione ad aprire le danze con una doppietta per la Triestina nel 1-3 sul Legnago, fu proprio Daishawn Redan, punta centrale classe 2001 con un passato tra Ajax e Chelsea oltre ad aver esordito in Bundesliga.
Redan e il “Plan Cruijf” per girare il mondo
Daishawn Redan è cresciuto nell’Academy dell’Ajax entrandone a far parte all’età di otto anni. Ha impressionato sin da subito per le sue qualità e per il grandissimo numero di goal messi a segno. Nella squadra olandese è stato aggregato con i più grandi facendo comunque la differenza ed esordendo anche prima del tempo in UEFA Youth League. Ha così attirato su di se gli occhi di mezza Europa. Piccola curiosità, Redan ha fatto parte del cosiddetto “Plan Cruijf” dell’Academy dell’Ajax. Infatti, oltre all’olandese il ragazzo parla anche inglese, spagnolo, tedesco ed italiano. Questo programma essenzialmente prevede l’insegnamento delle lingue straniere ai ragazzi del vivaio per permettere loro di avere un futuro inserimento all’estero in modo più agevole.
L’approdo al Chelsea e l’esordio tra i grandi in Bundesliga
Alla fine è stato il Chelsea ad aggiudicarsi le prestazioni del giocatore classe 2001. Redan, con i blues, dopo un solo anno in Under 18, è passato alla formazione Primavera. Qui in 34 presenze è andato in rete ben 14 volte tra Youth League e Premier League 2. Le sue giocate ed i suoi gol hanno convinto l’Herta Berlino a puntare sul giovane attaccante. Dopo un breve prestito in Olanda al Groening dove ha esordito in Eredivise a gennaio 2020 ha fatto ritorno in Germania. L’Herta gli ha dato così la possibilità di fare il suo esordio anche in Bundesliga. Nel massimo campionato tedesco l’anno successivo a soli 19 anni ha collezionato 7 presenze. Le prestazioni però non valgono la riconferma.
L’idolo Kluivert e l’Italia per ritrovare il suo talento
Niente conferma in Germania e allora è tornato ancora una volta a casa, in Olanda. Più precisamente tra le fila dello Zwolle. Lì ha ritrovato gol, minutaggio e prestazioni. Tutto ciò gli è valsa la chiamata dell’Utrecht con il quale ha passato un solo anno prima di essere chiamato in Serie B dal Venezia. Con la formazione lagunare non ha esordito nel campionato cadetto italiano. Allora la scelta è ricaduta sul prestito. In estate l’approdo a Trieste. La Serie C può essere il campionato giusto per consacrare il talento olandese che come idolo non ha Messi, che considera il migliore trequartista del mondo, non Cristiano Ronaldo, ma Patrick Kluivert, il terzo marcatore di sempre della storia dell’Olanda. La Triestina per rilanciarsi. L’inizio, è dei migliori.