È figlio di un portiere ma gli piace fare gol: il Gubbio si gode Daniel Frey, lui sogna la Serie A
Nella seconda giornata di Serie C, il Gubbio ha vinto per 2-1 in rimonta sul difficile campo dell’Ancona. Se fino a qua non c’è niente di strano, può fare effetto a prima vista vedere che la rimonta è stata aperta da un gol di Frey. Chi ha seguito il calcio italiano negli anni 2000 non è abituato a trovare questo cognome nel tabellino marcatori. Infatti, questo viene naturalmente associato a un portiere, il grande Sèbastien, ma i tempi stanno cambiando. Il Frey in questione è Daniel, classe 2002 figlio proprio dell’ex numero 1 francese, che ha scelto il Gubbio per provare a ripercorrere le orme del padre, anche se in un ruolo diverso.
Portiere? No, grazie. Daniel Frey si ispira allo zio
Il giocatore del Gubbio non era ancora nato quando suo padre arrivò in Italia nel 1998. Da quel momento non lasciò più la Serie A, in cui si è distinto soprattutto con le maglie di Inter, Parma e Fiorentina. Il modello calcistico di suo figlio sembra però essere stato un altro in famiglia, quello dello zio Nicolas, fratello minore di Seba. E non solo perchè il giovane ne condivide il nome, chiamandosi Daniel Nicolas, ma anche per un percorso che è già molto simile. Infatti, il classe 2002 è cresciuto nelle giovanili del Chievo Verona, squadra di cui Nicolas è diventato una bandiera nei suoi anni in Italia e con cui si è ritirato nel 2020 dopo 236 partite in gialloblù. Inoltre, anche la posizione in campo del ragazzo ha molto in comune con quello dello zio. Entrambi condividono il ruolo di terzino destro, anche se Daniel sta interpretando in maniera diversa questa posizione, molto più a proiezione offensiva rispetto allo zio che era difensore a tutto tondo. Altra cosa che accomuna i due è poi la Serie C. Mentre Seba Frey partì dall’Inter e in Italia conobbe solo la Serie A, al fratello toccò invece la gavetta, partendo dal Legnano in Serie C2 e arrivando fino in Serie A. Lo stesso percorso spera di farlo Daniel, che è già alla sua seconda stagione in Lega Pro, dopo la prima dello scorso anno con la Carrarese. Se nome, squadra e ruolo li accomunano già, chissà se anche il talento del Gubbio riuscirà ad arrivare in massima serie.
Daniel Frey, il Gubbio per sognare in grande
Il cognome che il giovane Daniel porta sulla maglia è sicuramente pesante, ma allo stesso tempo è un motivo in più per credere di arrivare in alto. E il bello deve ancora venire, ora che dopo il primo gol in Serie C contro l’Ancona sembra aver trovato grande confidenza con la categoria. Lega Pro dove è tornato in prestito per la seconda volta dalla Cremonese, squadra che lo ha messo sotto contratto dopo che il fallimento del Chievo lo ha fatto diventare una delle tante occasioni a paramentro zero. I grigiorossi l’anno scorso lo girarono alla Carrarese. In Toscana non ha lasciato il segno, giocando 15 partite senza distinguersi in maniera particolare. La prima esperienza tra i grandi sembra comunque avergli fatto bene, come sta facendo vedere in questo avvio del campionato. Con la squadra umbra potrebbe aver trovato anche la sua dimensione in campo. Braglia lo ha infatti proposto come quinto di centrocampo nel suo 3-5-2, lasciandogli anche più campo per rendersi pericoloso in fase offensiva. Non a caso il suo primo gol è arrivato così, con un grande strappo con cui è entrato nell’area avversaria prima di sorprendere Perucchini sul suo palo. Un gol voluto, che probabilmente un portiere del livello del padre avrebbe sventato, ma che resta il primo della sua carriera. Il suo cartellino appartiene alla Cremonese, con cui spera di potersi giocare le proprie carte in futuro, ma il suo futuro passa da Gubbio. Agli sprazzi di talento che ha fatto vedere ora dovrà dare continuità e in famiglia ha sicuramente dei buoni consiglieri per poterlo fare.
A cura di Simone Solenghi